Il paese si
trova alla testata della Valle Argentina in splendida posizione
panoramica ai piedi della grandiosa parete meridionale del Monte
Saccarello (2200m), la cima più elevata della Liguria e
punto di incontro dei confini fra le province di Imperia e Cuneo
ed il dipartimento francese delle Alpi Marittime. Considerando
che da Arma di Taggia, sulla costa ligure, a Molini di Triora ci
sono solo 24 Km di facile fondovalle, risulta possibile in circa
40 Km passare dalla riviera all'alta montagna attraverso continui
cambiamenti ambientali di grande interesse percorrendo una buona
strada asfaltata.
Dal quadrivio (456m) all'ingresso del
paese di Molini di Triora si procede diritti attraversando il
centro abitato e si entra in forte ascesa su strada asfaltata
nella laterale valle di Capriola; dopo il ponte (489m) sul
torrente ed il bivio (540m) per Corte la pendenza diventa
moderata, ma dopo aver riattraversato il torrente sul ponte
(572m) presso il Molino Colombera la salita diventa più
impegnativa ed affronta il 1° tornante (610m) ed il 2°
tornante (622m); si aggira lo sperone dove sorge Triora e con
ripida pendenza si raggiunge l'incrocio (776m) ove si abbandona
la strada per il centro del paese dirigendosi verso l'alta Valle
Argentina con un tratto di forte discesa su strada tortuosa con
molte curve anche insidiose. In località Loreto (642m)
presso il piccolo santuario dedicato alla Madonna di Loreto si
lascia la strada per Cetta (774m), che percorre l'ardito ponte
sospeso (644m), e si scende brevemente fino ad un ponticello
(627m), poi si riprende a salire con impegnativa pendenza in una
gola con grandiose pareti rocciose; si compie una diversione in
falsopiano nella valletta laterale del Rio Bregalla fino al ponte
(696m) poi si riprende in forte salita fino all'incrocio (783m)
dove si lascia a destra una diramazione per Bregalla; in leggera
discesa si raggiunge la base (785m) delle poche case di Creppo
(806m), frazione già con caratteristiche di borgo alpino,
poi si continua irregolarmente fino a quando si inizia a salire
moderatamente; la valle si restringe e la strada a tratti è
tagliata nella viva roccia. La salita diventa molto
impegnativa ed appare Realdo, in suggestiva posizione in cima ad
un roccione col Monte Saccarello (2200m) sullo sfondo; dopo un
breve falsopiano ed un ponte si sale ripidamente nel bosco al
Ponte della Pace (1008m); all'incrocio (1010m) subito dopo il
ponte si svolta a destra, lasciando a sinistra la strada
asfaltata di 1,2 Km per Realdo (1037m), dove si trova una fontana
nella piazzetta del paese; da Realdo la strada continua a fondo
naturale fino alla Colla
di Sanson (1707m), valico di confine sullo spartiacque tra la
Valle Argentina ad est e la francese Valle del Roia ad ovest. Si
affrontano due duri tornanti che consentono di superare una
strettoia e con pendenza meno ripida si raggiunge il piazzale
(1097m) alla base del centro abitato di Verdeggia, dove le case
mostrano connotati tipicamente alpini; vicino alla chiesa si
trova una fontana.
(Itinerario percorso il 24 agosto 2007)
|