La
località rappresenta la base degli impianti sciistici di
Teglio e risulta raggiungibile mediante una strada asfaltata
molto impegnativa con pendenze durissime e stato del fondo
mediocre nel tratto conclusivo; la strada di salita più
diretta è quella che sale da San Giacomo di Teglio, ma
esistono alternative nella salita a Teglio con partenza sia da
Tresenda che da Chiuro; tutti i punti di partenza distano pochi
chilometri di fondovalle tra loro.
A San Giacomo (365m) si
abbandona la strada che percorre il fondovalle valtellinese ad un
incrocio ben segnalato e si sale con pendenza subito molto
impegnativa; si lascia a sinistra una breve diramazione per la
chiesa parrocchiale, si costeggia il cimitero e si raggiungono le
case in località Pila (404m) dove si affronta il 1°
tornante; si prosegue in salita moderata fino al 2° tornante
e poi ancora in severa ascesa con un panoramico tratto in
costa. Si arriva all'incrocio con la strada più
importante che sale da Tresenda (375m), paese del fondovalle che
si trova a pochi chilometri a monte di San Giacomo, e si sbuca su
questo tracciato compiendo un tornante; si prosegue con pendenza
leggermente meno dura fino al 4° tornante che si trova in
località Castelvetro (600m). Si prosegue con un
impegnativo e lungo tratto in costa passando per Ca Branchi, che
si trova alla base della torre medievale di Teglio, e si
raggiunge il 5° tornante in località Cordini; si
arriva nella parte bassa di Teglio (851m), storicamente uno dei
maggiori centri della Valtellina tanto da risultare proprio il
paese che ha fornito il nome alla valle, situato in ottima
posizione su un terrazzo naturale ben esposto al sole. Dopo
due ampi tornanti si arriva in centro al paese; subito dopo
l'antica chiesetta di San Pietro, e prima di arrivare nella
piazza principale dove sorge la chiesa parrocchiale di
Sant'Eufemia, occorre svoltare a destra facendo attenzione perché
il cartello con l'indicazione per "Prato Valentino" è
posizionato in modo da essere visibile solo in fase di discesa
! Si sale decisamente fino alla caserma dei Carabinieri dove
si tiene a sinistra passando fra le case; presso una fontana
occorre scegliere se seguire a sinistra la strada più
comoda ed ampia che segue inizialmente il percorso per
Castionetto, Chiuro e Sondrio oppure imboccare la stradina che
sale diritta, effettua un tornante fra le vecchie case e subito
dopo effettua il nono tornante presso una fontana; salendo tra i
prati si raggiunge l'itinerario alternativo al quale occorre dare
la precedenza effettuando un vero e proprio tornante. Si sale
decisamente e si raggiunge un altro tornante presso alcuni
fabbricati rurali in località Gema, poi si entra nel bosco
con impegnative e costanti pendenze e si superano i ravvicinati
12° e 13° tornante in prossimità delle baite di
Pragianello (1250m); poco dopo si affrontano altri 3 tornanti
ravvicinati; dopo il 16° tornante la pendenza diventa più
dura e l'ombreggiatura più fitta. In ripida ascesa si
raggiungono le Baite Bollone (1446m) ed il 17° tornante e si
continua in una zona di pascoli alternati al bosco; dopo il 18°
tornante si respira brevemente ma il 19° tornante introduce
un lungo e ripido tratto nel bosco con fondo rovinato e ghiaioso;
al 20° tornante, quando mancano 800 metri alla fine della
salita, si lascia a sinistra la strada non asfaltata per
Verdomana (1539m) e si incontra una bella fontana. Si continua
faticosamente con pendenze molto dure e finalmente si vedono le
prime costruzioni di Prato Valentino; dopo la cappella dedicata a
San Valentino a sinistra e la stazione di partenza della
seggiovia in alto si affronta il 21° ed ultimo tornante e
subito la strada asfaltata termina di fronte al rifugio Baita del
Sole (1730m). Si gode un panorama molto bello ed ampio: verso
sud le vette delle Alpi Orobie, la Val Belviso, le montagne del
Passo dell'Aprica; verso est l'Adamello, verso nord-est il
fondovalle con Tirano, le montagne dell'alta Valtellina ed il
Passo del Mortirolo. Una carreggiabile ciclabile solo nel
primo tratto si inerpica lungo le piste da sci di fianco alla
seggiovia.
(Itinerario percorso il 04/06/2010).
|