La
località turistica si trova in bella posizione tra i
boschi alle pendici settentrionali del Monte San Primo (1686m),
la montagna più elevata ed imponente del triangolo
lariano, e risulta accessibile mediante due strade asfaltate
molto impegnative. I percorsi sono molto stretti ed il fondo a
tratti rovinato per cui è necessaria la massima attenzione
e prudenza soprattutto in fase di discesa.
Il percorso più
ripido è sul versante nord ed inizia a Bellagio (212m),
amena località al centro del Lago di Como. Si segue la
strada per Lecco ed in sensibile salita si perviene al bivio
(274m) presso Visgnola (298m) in cui si lascia a sinistra il
percorso che costeggia il lago fino a Lecco per imboccare la
mitica strada del Ghisallo: si sale con forte pendenza passando
presso la chiesa di Visgnola. Dopo 250 meno duri nei quali è
possibile rifiatare si affronta il tratto più duro, con
pendenza segnalata al 14%, che raggiunge i Mulini del Perlo
(367m). La salita continua ripida senza soste nel bosco con il
primo tornante (382m) ed il secondo tornante (402m) seguiti da
altri due tornanti ravvicinati; dopo un breve tratto in costa si
affrontano il 5° tornante (477m) ed il 6° tornante
(491m); in diversi punti si aprono splendidi squarci panoramici
sul Lario e le montagne che lo circondano. Dopo il settimo e
l'ottavo tornante (578m) si lascia a sinistra ad un incrocio
(603m) una breve deviazione per Makallé (579m) ed il suo
belvedere; la salita diventa leggermente meno impegnativa e si
raggiungono le prime case di Guello (650m); in falsopiano si
raggiunge un incrocio (636m) presso una cappella al termine di un
lungo rettilineo. Seguendo la strada principale che effettua
una curva a sinistra si potrebbe raggiungere senza difficoltà
Civenna e con dure pendenze il passo della Madonna del
Ghisallo. Si prosegue invece diritti imboccando una stradina
stretta che sale ripida per 350 metri con strette curve fino
all'incrocio (684m) presso la cappella “Regina Pacis”
per poi continuare in facile falsopiano tra le case rurali e le
villette sparse nell'ampia conca in cui si apre la valle del
torrente Perlo. Dopo un lungo tratto di falsopiano la strada
arriva in località Cernobbio (695m) e riprende a salire
ripida passando tra le case prima di entrare nel bosco ed
affrontare alcuni tornanti: il primo tornante (724m) ed il
secondo tornante (768m) sono distanziati ma il 3° tornante
(794m) ed il 4° tornante sono ravvicinati in una radura e
collegati da un tratto facile; si superano subito dopo i
ravvicinati e duri 5° tornante (810m) e 6° tornante
(819m) ed un brevissimo pezzo di moderata ascesa presso le case
sparse di Pra Filippo (883m); in forte salita si affrontano 4
ampi tornanti e si rientra nel bosco dove si supera anche
l'ultimo tornante (921m). Si aggira un costone boscoso, si
lascia a sinistra l'Alpe Sasso Lentino e dopo essere passati di
fianco ad un grosso masso si incontra una salita più
pedalabile che conduce all'incrocio di Piano Rancio (971m),
indicato da una stele in mezzo alla strada. Si svolta a destra
e si affronta un tratto di salita moderata per 150 metri fino ad
uno spiazzo davanti ad un ristorante (984m), dove la strada si
impenna in una rampa molto ripida; la pendenza diminuisce in un
punto particolarmente panoramico dove si apre una splendida vista
sull'Alto Lario, il Monte Legnone e le altre montagne sullo
spartiacque con la Valtellina, poi passando davanti ad una
cappelletta (1002m) si scende brevemente; si riprende a salire
con pendenze progressivamente più dure nel fitto bosco e
si arriva al cartello di “Monte San Primo”; si
superano alcune case ed un ristorante (1072m) e si arriva ad uno
spiazzo. La strada di fronte per la Baita Martina diventa a
fondo naturale, ma si può svoltare a sinistra e percorrere
su ripida strada dall'asfalto dissestato gli ultimi metri che
conducono all'ampio piazzale alle spalle del ristorante “La
Baita” dove termina la strada asfaltata. Parco Monte San
Primo è una località turistica immersa nel verde
con alcuni impianti di risalita ormai difficilmente utilizzabili
ed alcune buone strutture ricettive.
Sul versante
meridionale si parte da Erba (284m) alla grande rotonda sul
Lambro appena ad est del passaggio a livello sulla strada che
conduce al centro; si segue la strada per la Valassina ed il
Ghisallo, molto frequentata soprattutto nei giorni festivi; alla
successiva rotonda si tiene a sinistra cominciando a salire con
pendenza sensibile. Dopo la rotonda (306m) per Arcellasco si
affrontano gli ampi primo e secondo (336m) tornante che conducono
con moderata pendenza a Longone al Segrino; dopo una rotonda
(358m) il tracciato piega a destra evitando le strette vie del
paese vecchio, transita davanti al Santuario di Santa Maria della
Rosa o Santa Maria in Prato (375m) e dopo il cimitero supera un
dosso (386m) scendendo poi leggermente ad un incrocio (383m),
dove si lascia a destra la strada per Eupilio, prima di
costeggiare in piano il lago del Segrino (377m). In leggera
ascesa si perviene a Canzo, rinomata località turistica in
una bella conca; dopo una piazzetta (399m) si percorre a senso
unico la via principale passando presso la chiesa parrocchiale
(402m) e si scende leggermente all'incrocio (392m) dove la strada
ritorna a doppio senso, alla rotonda dove arriva a sinistra la
strada da Como ed alla stazione terminale delle Ferrovie Nord
Milano (387m). Si riprende a salire con qualche strappo ed una
serie di curve strette ed insidiose per raggiungere la rotonda
(413m) di Asso dove si può decidere se tenere a destra ed
aggirare il paese seguendo la moderna circonvallazione che sale
con sensibile pendenza; in alternativa si può svoltare a
sinistra ed attraversare il centro del paese con un tratto dal
fondo in pavè seguito da alcuni impegnativi tornanti che
conducono all'incrocio dove si ritorna sulla moderna
circonvallazione poco a monte della galleria di cui si accenna
nel seguito. Prendendo a destra la circonvallazione si
oltrepassa il bivio (444m) per Valbrona ed Onno e dopo una breve
galleria la salita diventa più facile fino al bivio (496m)
in località Maglio dove si lascia a sinistra il percorso
per Sormano e la Cima
Sormano o Colma del Piano (1124m). Si prosegue in moderata
ascesa lasciando a destra ad un incrocio (525m) una diramazione
per Lasnigo (569m) e passando presso la bella chiesa medievale di
Sant'Alessandro (556m), che sorge in mezzo alla valle con il suo
elegante campanile originale del XII secolo. Dopo aver
percorso una strettoia boscosa della valle del Lambro si entra
presso la Fonte San Luigi nell'ampia conca di Barni dove si deve
compiere una scelta ad un incrocio (606m): si può
proseguire diritti lungo la moderna circonvallazione che sale
ripida e rettilinea lungo il versante occidentale della conca
oppure passare presso una fontana e proseguire in piano fino al
paese ed attraversare il centro di Barni (634m) su strada stretta
e tortuosa prima di affrontare i 2 ripidi tornanti (il secondo a
quota 661m) che consentono di superare la parete montuosa alle
spalle dell'abitato. Dopo la riunificazione dell'itinerario
(690m) si raggiungono in moderata salita Magreglio (744m) e, con
un'ultima rampa, il Passo del Ghisallo (754m), dove sorge il
Santuario della Madonna del Ghisallo, protettrice dei ciclisti,
classica meta di pellegrinaggio per tutti gli amanti della
bicicletta; nel Santuario sono conservate biciclette e maglie di
numerosi campioni; presso la chiesa sorgono il monumento al
ciclista ed il museo del ciclismo Si imbocca in forte salita
la strada con fondo piuttosto rovinato che sale sul versante
occidentale e che percorre un lungo tratto in costa con brevi
scorci molto panoramici sulle Grigne ed il ramo lecchese del
Lario prima di affrontare il primo (854m) di quattro ampi
tornanti; con minore pendenza si percorre il pianoro dove sorge
il Villaggio Ambrosiano (953m) e con un breve strappo si
raggiunge l'incrocio (971m) di Piano Rancio, dove si incontra il
tracciato che sale da Bellagio e si svolta a sinistra per
affrontare l'ultimo tratto di salita descritto in
precedenza.
(Itinerario percorso il 12/05/2007)
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