PARCO MONTE SAN PRIMO, 1114m (Como)



Accesso da Bellagio 12,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bellagio(212)-Visgnola(298)
1,4

86

6,14

Visgnola(298)-Guello(636) 

4,3

338

7,86

Guello(636)-Piano Rancio(971) 

5,2

335

6,44

Piano Rancio(971)-Parco Monte San Primo(1114) 

1,9

143

7,53




Accesso da Erba 22,4 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Erba(284)-Canzo(399) 
7,1

115

1,62

Canzo(399)-bivio Sormano(496) 

3,4

97

2,85

bivio Sormano(496)-Barni(634)

4,6

138

3,00

Barni(634)-Madonna del Ghisallo(754)  

2,2

120

5,45

Madonna del Ghisallo(754)-Piano Rancio(971) 

3,2

217

6,78

Piano Rancio(971)-Parco Monte San Primo(1114) 

1,9

143

7,53




La località turistica si trova in bella posizione tra i boschi alle pendici settentrionali del Monte San Primo (1686m), la montagna più elevata ed imponente del triangolo lariano, e risulta accessibile mediante due strade asfaltate molto impegnative.
I percorsi sono molto stretti ed il fondo a tratti rovinato per cui è necessaria la massima attenzione e prudenza soprattutto in fase di discesa.

Il percorso più ripido è sul versante nord ed inizia a Bellagio (212m), amena località al centro del Lago di Como.
Si segue la strada per Lecco ed in sensibile salita si perviene al bivio (274m) presso Visgnola (298m) in cui si lascia a sinistra il percorso che costeggia il lago fino a Lecco per imboccare la mitica strada del Ghisallo: si sale con forte pendenza passando presso la chiesa di Visgnola.
Dopo 250 meno duri nei quali è possibile rifiatare si affronta il tratto più duro, con pendenza segnalata al 14%, che raggiunge i Mulini del Perlo (367m).
La salita continua ripida senza soste nel bosco con il primo tornante (382m) ed il secondo tornante (402m) seguiti da altri due tornanti ravvicinati; dopo un breve tratto in costa si affrontano il 5° tornante (477m) ed il 6° tornante (491m); in diversi punti si aprono splendidi squarci panoramici sul Lario e le montagne che lo circondano.
Dopo il settimo e l'ottavo tornante (578m) si lascia a sinistra ad un incrocio (603m) una breve deviazione per Makallé (579m) ed il suo belvedere; la salita diventa leggermente meno impegnativa e si raggiungono le prime case di Guello (650m); in falsopiano si raggiunge un incrocio (636m) presso una cappella al termine di un lungo rettilineo.
Seguendo la strada principale che effettua una curva a sinistra si potrebbe raggiungere senza difficoltà Civenna e con dure pendenze il passo della Madonna del Ghisallo.
Si prosegue invece diritti imboccando una stradina stretta che sale ripida per 350 metri con strette curve fino all'incrocio (684m) presso la cappella “Regina Pacis” per poi continuare in facile falsopiano tra le case rurali e le villette sparse nell'ampia conca in cui si apre la valle del torrente Perlo.
Dopo un lungo tratto di falsopiano la strada arriva in località Cernobbio (695m) e riprende a salire ripida passando tra le case prima di entrare nel bosco ed affrontare alcuni tornanti: il primo tornante (724m) ed il secondo tornante (768m) sono distanziati ma il 3° tornante (794m) ed il 4° tornante sono ravvicinati in una radura e collegati da un tratto facile; si superano subito dopo i ravvicinati e duri 5° tornante (810m) e 6° tornante (819m) ed un brevissimo pezzo di moderata ascesa presso le case sparse di Pra Filippo (883m); in forte salita si affrontano 4 ampi tornanti e si rientra nel bosco dove si supera anche l'ultimo tornante (921m).
Si aggira un costone boscoso, si lascia a sinistra l'Alpe Sasso Lentino e dopo essere passati di fianco ad un grosso masso si incontra una salita più pedalabile che conduce all'incrocio di Piano Rancio (971m), indicato da una stele in mezzo alla strada.
Si svolta a destra e si affronta un tratto di salita moderata per 150 metri fino ad uno spiazzo davanti ad un ristorante (984m), dove la strada si impenna in una rampa molto ripida; la pendenza diminuisce in un punto particolarmente panoramico dove si apre una splendida vista sull'Alto Lario, il Monte Legnone e le altre montagne sullo spartiacque con la Valtellina, poi passando davanti ad una cappelletta (1002m) si scende brevemente; si riprende a salire con pendenze progressivamente più dure nel fitto bosco e si arriva al cartello di “Monte San Primo”; si superano alcune case ed un ristorante (1072m) e si arriva ad uno spiazzo.
La strada di fronte per la Baita Martina diventa a fondo naturale, ma si può svoltare a sinistra e percorrere su ripida strada dall'asfalto dissestato gli ultimi metri che conducono all'ampio piazzale alle spalle del ristorante “La Baita” dove termina la strada asfaltata.
Parco Monte San Primo è una località turistica immersa nel verde con alcuni impianti di risalita ormai difficilmente utilizzabili ed alcune buone strutture ricettive.

Sul versante meridionale si parte da Erba (284m) alla grande rotonda sul Lambro appena ad est del passaggio a livello sulla strada che conduce al centro; si segue la strada per la Valassina ed il Ghisallo, molto frequentata soprattutto nei giorni festivi; alla successiva rotonda si tiene a sinistra cominciando a salire con pendenza sensibile.
Dopo la rotonda (306m) per Arcellasco si affrontano gli ampi primo e secondo (336m) tornante che conducono con moderata pendenza a Longone al Segrino; dopo una rotonda (358m) il tracciato piega a destra evitando le strette vie del paese vecchio, transita davanti al Santuario di Santa Maria della Rosa o Santa Maria in Prato (375m) e dopo il cimitero supera un dosso (386m) scendendo poi leggermente ad un incrocio (383m), dove si lascia a destra la strada per Eupilio, prima di costeggiare in piano il lago del Segrino (377m).
In leggera ascesa si perviene a Canzo, rinomata località turistica in una bella conca; dopo una piazzetta (399m) si percorre a senso unico la via principale passando presso la chiesa parrocchiale (402m) e si scende leggermente all'incrocio (392m) dove la strada ritorna a doppio senso, alla rotonda dove arriva a sinistra la strada da Como ed alla stazione terminale delle Ferrovie Nord Milano (387m).
Si riprende a salire con qualche strappo ed una serie di curve strette ed insidiose per raggiungere la rotonda (413m) di Asso dove si può decidere se tenere a destra ed aggirare il paese seguendo la moderna circonvallazione che sale con sensibile pendenza; in alternativa si può svoltare a sinistra ed attraversare il centro del paese con un tratto dal fondo in pavè seguito da alcuni impegnativi tornanti che conducono all'incrocio dove si ritorna sulla moderna circonvallazione poco a monte della galleria di cui si accenna nel seguito.
Prendendo a destra la circonvallazione si oltrepassa il bivio (444m) per Valbrona ed Onno e dopo una breve galleria la salita diventa più facile fino al bivio (496m) in località Maglio dove si lascia a sinistra il percorso per Sormano e la Cima Sormano o Colma del Piano (1124m).
Si prosegue in moderata ascesa lasciando a destra ad un incrocio (525m) una diramazione per Lasnigo (569m) e passando presso la bella chiesa medievale di Sant'Alessandro (556m), che sorge in mezzo alla valle con il suo elegante campanile originale del XII secolo.
Dopo aver percorso una strettoia boscosa della valle del Lambro si entra presso la Fonte San Luigi nell'ampia conca di Barni dove si deve compiere una scelta ad un incrocio (606m): si può proseguire diritti lungo la moderna circonvallazione che sale ripida e rettilinea lungo il versante occidentale della conca oppure passare presso una fontana e proseguire in piano fino al paese ed attraversare il centro di Barni (634m) su strada stretta e tortuosa prima di affrontare i 2 ripidi tornanti (il secondo a quota 661m) che consentono di superare la parete montuosa alle spalle dell'abitato.
Dopo la riunificazione dell'itinerario (690m) si raggiungono in moderata salita Magreglio (744m) e, con un'ultima rampa, il Passo del Ghisallo (754m), dove sorge il Santuario della Madonna del Ghisallo, protettrice dei ciclisti, classica meta di pellegrinaggio per tutti gli amanti della bicicletta; nel Santuario sono conservate biciclette e maglie di numerosi campioni; presso la chiesa sorgono il monumento al ciclista ed il museo del ciclismo
Si imbocca in forte salita la strada con fondo piuttosto rovinato che sale sul versante occidentale e che percorre un lungo tratto in costa con brevi scorci molto panoramici sulle Grigne ed il ramo lecchese del Lario prima di affrontare il primo (854m) di quattro ampi tornanti; con minore pendenza si percorre il pianoro dove sorge il Villaggio Ambrosiano (953m) e con un breve strappo si raggiunge l'incrocio (971m) di Piano Rancio, dove si incontra il tracciato che sale da Bellagio e si svolta a sinistra per affrontare l'ultimo tratto di salita descritto in precedenza.

(Itinerario percorso il 12/05/2007)



Il Santuario della Beata Vergine del Ghisallo, patrona dei ciclisti



Il monumento al ciclista presso il Santuario della Beata Vergine del Ghisallo



La Grigna svetta sull'altra sponda del ramo di Lecco del Lario (foto M.C.)



Panorama sulle Grigne ed il ramo lecchese del Lario



Panorama sull'alto Lario poco dopo Piano Rancio



Panorama sul Monte Legnone con la prima neve autunnale poco dopo Piano Rancio



Fra i boschi di Parco Monte San Primo al termine del percorso



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