Il
rifugio sorge nella valle dei Carboneri, laterale della Val
Pellice, e risulta raggiungibile mediante una la strada asfaltata
ma molto ripida che parte da Villar Pellice o da Bobbio
Pellice. La salita asfaltata che conduce al rifugio Barbara
Lowrie rappresenta però una delle salite più
terribili d'Italia per le ripidissime pendenze (che in qualche
punto raggiungono il 22%), la ristrettezza della carreggiata ed
il cattivo stato dell'asfalto, specialmente nel tratto più
basso.
Da Villar Pellice (fontana nella piazza principale)
si segue la comoda e ben asfaltata strada di fondovalle che
conduce a Bobbio Pellice senza difficoltà; dopo 2 Km si
incontrano i cartelli per il rifugio Barbara e la Valle dei
Carboneri: si svolta a sinistra attraversando il Pellice su un
ponte e si procede in leggera salita su strada dall'asfalto molto
rovinato fino al bivio con la strada che perviene da Bobbio
Pellice in leggera discesa; questa strada rappresenta
un'alternativa se si vuole partire da Bobbio Pellice, ma non
risulta segnalata; davanti al municipio di Bobbio Pellice si
trova una fontana, ultima possibilità di rifornimento
d'acqua. Dal bivio si sale facilmente alle poche modeste case
di Perlà (723m), che si attraversa con fondo stradale
pessimo; nell'abitato la strada si impenna e sale molto ripida
per 300 metri fino ad imboccare la Valle dei Carboneri con una
leggera discesa; l'alternativa, obbligatoria per le autovetture e
segnalata dai cartelli, è rappresentata dalla strada
asfaltata che sale con due ripidi tornanti prima della frazione e
passa sopra le case in leggera salita riunendosi al vecchio
tracciato alla sommità della rampa. La strada segue il
fondo della valle, molto stretta, ripida e boscosa adeguando la
propria pendenza all'andamento dell'impetuoso torrente: di
conseguenza si alternano ripide rampe e brevi falsopiani; la sede
stradale è molto stretta e non c'è nessuna
protezione verso valle; l'asfalto è in genere molto
rovinato e solo in alcuni tratti è stato sistemato. Dopo
la borgata di Arbaud (818m) la rampe diventano più lunghe
e ripide ed i tratti di leggera ascesa più corti e radi;
si superano le poche case di Giraudin ed il vecchio edificio
dell'ex-scuola romana presso la deviazione per la borgata Raymond
(966m). Dopo aver superato la deviazione a fondo naturale per
la frazione Carboneri (1030m) ed una stradina sterrata che scende
a superare il torrente con un ponticello (1015m) si oltrepassa la
località Pautas (1020m) e si affronta un lungo tratto
ripidissimo con pendenze massime che arrivano al 22%. Presso
la località di Pralapia (1230m) si attraversa il torrente
su un ponticello e si risale con duri e stretti tornanti la
parete orientale della valle; con pendenza meno ripida si
attraversa una conca di pascoli ed in moderata ascesa si
raggiunge il ponte Selle (1432m). Dopo aver attraversato il
torrente si passa presso le Grange Cialancia e si riprende a
salire con pendenza molto dura percorrendo un lungo tratto in
costa tra i prati e due tornanti sul lato occidentale della
valle; in corrispondenza del primo tornante si distacca una
carreggiabile per le Grange Ponset (1491m). Si percorre un
ripidissimo tratto in costa molto alti rispetto alla stretta gola
in cui scorre il torrente; la mancanza di protezione verso il
profondo burrone rende questo pezzo di strada piuttosto
pericoloso e richiede la massima attenzione, soprattutto in
discesa. In mezzo al rado bosco si affrontano altri due
durissimi tornanti ed un altro tratto dalla pendenza ripidissima
che conduce al parcheggio del rifugio Barbara Lowrie (1753m),
dove termina la strada asfaltata; per accedere al rifugio occorre
percorrere alcuni metri di stradina dal fondo rovinato. Sulla
destra parte la ripida strada a fondo naturale per il Colle
Barant (2373m), vietata ai veicoli a motore; per percorrerla
occorre una mountain-bike.
(Itinerario percorso il
13/07/1996 ed il 13/09/2014)
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