Il Santuario
sorge in un'amena conca nella valle del torrente Pennavaira,
affluente del Neva, e risulta raggiungibile mediante una
tranquilla strada asfaltata; nonostante il Santuario sia a soli
30 Km da Albenga e dalla costa del Mar Ligure ed il tracciato
presenti i caratteri tipici dell'entroterra ligure la località
si trova in provincia di Cuneo. Per la sua esposizione al sole
il percorso è più consigliabile nelle belle
giornate primaverili ed autunnali che nei caldi periodi estivi;
il tracciato segue per buona parte il percorso che conduce al
Colle
Caprauna (1379m).
Da Albenga si segue la strada del
Colle San Bernardo (957m) in direzione di Garessio; a Leca (15m)
si lascia a sinistra la strada che risale la valle Arroscia sino
a Pieve di Teco e che consente attraverso il Colle di Nava (941m)
di ricollegarsi a Cantarana con l'itinerario del valico
effettuando così l'intero circuito. Dopo il casello
dell'autostrada dei Fiori si continua in falsopiano in mezzo a
numerosi capannoni e poi fra le coltivazioni di frutta ed ortaggi
caratteristiche della piana di Albenga; la valle si restringe nei
pressi di Cisano sul Neva (52m), che si lascia sulla sinistra
affrontando una facile rampetta. A Martinetto (73m) si
abbandona la strada che risale la valle del Neva in direzione di
Garessio e si imbocca la valle del rio Pennavaira con una strada
che percorre in falsopiano l'incassato fondovalle dove sono
frequenti le cave. Si superano le frazioni di fondovalle del
comune sparso di Castelbianco, noto per la produzione delle
ciliegie, e si affrontano tratti di moderata salita alternati a
falsopiani; ad un incrocio (178m) in località Magliocca si
lascia a destra la strada che sale a Veravo, capoluogo comunale
(321m). La salita diventa più continua ma risulta
sempre moderata; quando appare il nucleo di Borgo, una delle
frazioni di Nasino, disteso sul crinale si comincia a salire
sensibilmente in una stretta gola raggiungendo la frazione Mulino
(301m), il nucleo più basso di Nasino, dove si trova
l'ufficio postale. Dopo aver lasciato a destra la diramazione
per la frazione Chiesa, dove sorge la chiesa parrocchiale, si
percorre un breve falsopiano attraversando il ponte (300m) sl Rio
della Pianca; in località Beo (312m) si riprende a salire
con moderate pendenze e si lascia a destra la diramazione per il
municipio. Si raggiunge il bivio per Vignolo (481m), da dove
un tracciato a fondo naturale raggiunge il Colle
del Prione (1309m), che precede un ponte (383m); dopo essere
transitati davanti al Santuario della Natività di Maria
Santissima (385m), contornato da alcune case, si entra (418m)
nella provincia di Cuneo e si comincia a salire con impegnativa
pendenza fra i castagneti mentre il paesaggio assume connotati
più alpestri. Dopo il primo tornante si guadagna quota
salendo ripidamente in costa e ci si dirige verso nord con bella
vista sul Monte Galero (1708m), che chiude la valle a nord, e
dopo il 2° tornante si continua in severa ascesa per
raggiungere il paese di Alto (650m), situato in posizione
dominante su un crinale. Dopo un breve tratto facile si sfiora
il centro abitato lasciandolo sulla sinistra con una diramazione
che si distacca ad una rotonda in corrispondenza del 3°
tornante (644m) e si riprende a salire con dure pendenze
affrontano il vicino 4° tornante, il 5° tornante in
posizione panoramica sopra il centro abitato, il 6° tornante,
il 7° tornante (717m) presso alcune case e l'ottavo tornante
(751m). Dopo un lungo rettilineo, dove si incontra una bella
fontana di ottima acqua potabile, si svolta a destra abbandonando
la strada per Caprauna ed il Colle
Caprauna (1379m) e si imbocca una stradina stretta e ripida
ma sempre asfaltata che sale tra i prati; dopo un tornante si
effettua un lungo traversone tra cespugli e rado bosco fino ad un
secondo tornante. Si sale ripidamente tra i prati con ampio
panorama e bella vista sul centro abitato di Alto mentre per
breve tratto appare per la prima volta il Santuario; si entra nel
bosco e si affrontano gli ultimi 6 ripidi e stretti tornanti che
conducono al Santuario della Madonna del Lago ed al vicino
piazzale-parcheggio. La chiesa, costruita nel XIX secolo,
sorge sulla sponda meridionale di un minuscolo laghetto ai piedi
di alcuni impervi picchi rocciosi; l'area è attrezzata per
i turisti con panche e tavolini; presso il lato orientale del
laghetto si trova una bella fontana. Nel seguito una ripida e
dissestata carreggiabile si inerpica per raggiungere il Colle
di San Bartolomeo d'Ormea (1439m).
(Itinerario
percorso il 11/04/1999 ed il 24/06/2012)
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