Il più
alto paese della Valsesia si trova alla testata del ramo
occidentale della laterale Val Sermenza, percorsa dall'omonimo
torrente, in un severo cerchio di alte montagne e risulta
raggiungibile mediante una stretta ed impegnativa strada
asfaltata. Il paese è stato fondato nel XIV° secolo
da montanari Walser provenienti da Alagna Valsesia e conserva
molte testimonianze della sua storia. Comune autonomo fino al
2017 Rima San Giuseppe si è fuso con Rimasco con
decorrenza 01 gennaio 2018 formando la municipalità di
Alto Sermenza; la parte più elevata del territorio
comunale rientra nei confini del Parco naturale Alta
Valsesia.
Varallo (450m) è storicamente il
capoluogo della Valsesia ed il maggior centro economico e
culturale della vallata; la cittadina è dominata dal Sacro
Monte, uno dei più rinomati Santuari italiani, con la
Basilica dell'Assunta e le 44 cappelle affrescate ed ornate da
600 statue. Da Varallo si segue la strada di fondovalle della
Valsesia che senza difficoltà altimetriche supera gli
abitati di Valmaggia (472m) e Vocca (506m) ed arriva a
Balmuccia. Ad una grande rotonda (551m) si svolta abbandonando
il percorso per Alagna
Valsesia (1495m) ed imboccando la strada che si snoda senza
difficoltà tra le case della parte orientale di Balmuccia;
si lascia a sinistra presso una cappella ed una fontana il ponte
che conduce al centro del paese con la chiesa parrocchiale. La
strada provinciale 10 si inoltra poi con pendenza moderata nella
stretta gola terminale della Val Sermenza; subito dopo Cerva, la
frazione più bassa di Rossa, si lascia a destra ad un
incrocio (590m) la strada per il capoluogo Rossa e le altre
frazioni e si sale per 600 metri con pendenza molto impegnativa
fino al confine tra i territori dei comuni di Rossa e Boccioleto,
poi si procede in falsopiano fino a Boccioleto. Dopo una
fontana ed il ponte sul torrente Cavaione, affluente del torrente
Sermenza, si entra nel centro abitato e si incontrano tra le case
i primi due facili tornanti che conducono alla chiesa
parrocchiale (647m) ed al vicino municipio. Si procede in
sensibile salita per 500 metri transitando ai piedi del
caratteristico monolite denominato Torre delle Giavine e
raggiungendo un incrocio (673m) presso la cappella di San Marco
dove si lascia a destra la strada per le frazioni Oro, Mezzano e
Solivo; si procede in impegnativa ascesa con qualche rampa più
dura e si oltrepassa Piaggiogna (770m). In corrispondenza di
una strettoia della valle la salita si interrompe e si prosegue
in falsopiano fino al primo nucleo della frazione Fervento
(791m); di fronte alla chiesa si trova una fontana ed inizia una
sensibile discesa fino al secondo nucleo di Fervento presso il
ponte su un torrente laterale. Dopo un tratto di leggera
discesa e falsopiano si transita di fronte alla centrale
elettrica di Cunaccia dove si riprende a salire con pendenza
impegnativa entrando in una stretta gola dove si incontra una
breve semigalleria artificiale paravalanghe; si attraversa il
torrente su un ponte, si affronta lo stretto 3° tornante e si
sale duramente alla diga che genera il lago artificiale di
Rimasco. Senza difficoltà si costeggia per breve tratto
il piccolo bacino e si entra nel paese di Rimasco (906m) dove
davanti alla chiesa si tiene obbligatoriamente a destra seguendo
la strada a senso unico che conduce all'incrocio dove si tiene a
sinistra lasciando a destra il tracciato che risale la Val d'Egua
terminando a Carcoforo. In moderata ascesa si arriva ad un
ponte (908m) sul torrente Sermenza che si riattraversa poco dopo
il campo di calcio; si procede in decisa ascesa in una valle che
diventa sempre più alpestre e dopo una breve galleria
artificiale si arriva a San Giuseppe (1113m) dove si apre a
sinistra la impervia valle laterale percorsa dal torrente Nonai
che si attraversa su un ponte; subito dopo si trova una fontana
sulla sinistra. Il tracciato prosegue in impegnativa salita
seguendo il fondovalle ed oltrepassando le frazioni Piana e
Pietre Marce, dove si trova la chiesa di Sant'Anna, poi
attraversa il torrente al Ponte delle Quare (1272m) ed affronta 7
ravvicinati tornanti presso la chiesetta di San Nicolao. Dopo
i tornanti si percorre un tratto tra i prati con vista a tratti
sul borgo di Rima, le montagne che lo dominano e sulla sinistra
la cascata di Marànc; dopo un ponticello si affrontano due
tornanti; in corrispondenza del secondo si trova sulla destra
l'accesso all'area di parcheggio. Si transita davanti al
Santuario della Beata Vergine delle Grazie (festa il 15 agosto)
che sorge appena prima del paese e con gli ultimi 4 ravvicinati
tornanti si arriva al termine della strada asfaltata davanti alle
prime case del centro del paese; imboccando la stretta via
lastricata a traffico limitato a destra si arriva in breve alla
piazza principale dove sorge la chiesa parrocchiale di San
Giovanni Battista e si trovano una fontana ed un
bar.
(Itinerario percorso il 25/08/2022)
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