Il
passo si trova sullo spartiacque tra il Vallone di Sant'Anna,
laterale della valle della Stura di Demonte, affluente del
Tanaro, ed il Vallon de Chastillon, laterale della valle della
Tinèe, affluente del Var; esso è accessibile solo
dal vallone di Sant'Anna seguendo la strada asfaltata che
raggiunge il Santuario
di Sant'Anna, frequentata meta di pellegrinaggi, ed in
seguito una ripida stradina non asfaltata che risulta in buona
parte ciclabile ma in alcuni punti troppo dissestati richiede di
procedere a piedi. Il percorso si snoda in una valle stretta e
poco popolata, la strada risulta molto impegnativa per la
lunghezza e le considerevoli pendenze e richiede grande
attenzione perché stretta e tortuosa; nelle belle giornate
estive il traffico sul tratto asfaltato risulta
considerevole.
Il tracciato inizia a Vinadio (904m)
seguendo per 1 chilometro la strada del Colle
della Maddalena (1996m), prima di svoltare a sinistra ad un
incrocio ben segnalato (880m) per attraversare il torrente Stura
di Demonte e la vallata ed iniziare a salire tra le case della
frazione di Pratolungo (910m). Al termine del paese si
affrontano 13 ripidi e stretti tornanti nel bosco con presenza di
ghiaietto e sassolini sulla sede stradale. Dopo aver superato
un gruppo di case in località Puà, la sbarra che
indica l'inizio del tratto soggetto a chiusura invernale e
l'incrocio (1044m) con la diramazione a sinistra per il Vallone
di Rio Freddo si penetra in continua e severa ascesa nello
stretto e disabitato vallone di Sant'Anna, dove boschi e pascoli
si alternano a pietraie che scendono dai fianchi dirupati; in
questo tratto il percorso risulta ben ombreggiato. Ad un
incrocio (1116m) si lascia a destra la stradina di accesso a
fondo chiuso per la località Aie. Dopo il 14° ed il
15° tornante ed un tratto rimodernato ed allargato si
incontrano il 16° tornante ed il 17° tornante (1359m),
poi si attraversa il torrente e si superano 4 tornanti lungo
l'assolato e scoperto versante occidentale della valle. Dopo
un brevissimo falsopiano si percorre una stretta gola e si supera
un rifugio in località Baraccone (1533m). Si affrontano
i duri 22°, 23°, 24° e 25° tornante (1628m) per
sbucare in un'ampia conca circondata da boschi e dominata dal
Santuario di Sant'Anna; dopo un lungo falsopiano si attraversa il
torrente e si affrontano altri 3 ripidi tornanti prima che la
pendenza diminuisca; in moderata salita si raggiunge l'incrocio
(1818m) dove si lascia a sinistra la strada asfaltata per il
Colle
della Lombarda (2351m). Il tracciato continua in
falsopiano per alcune centinaia di metri fino al ponte sul
torrente, dopo il quale si affronta l'ultimo durissimo tratto:
dopo un tratto in costa si superano 3 ripidi tornanti ravvicinati
e si percorre un altro tratto in costa molto severo fino
all'ultimo tornante; all'uscita di questo la pendenza diminuisce
e senza difficoltà si raggiunge il Santuario ed il
complesso di edifici adiacenti con adeguata struttura
ricettiva. Il Santuario di Sant'Anna (2010m) è luogo di
culto e pellegrinaggio molto frequentato e suggestivo in
splendida posizione panoramica. All'arrivo presso il complesso
del santuario si imbocca a sinistra una stradina ancora asfaltata
che sale con pendenza sempre più impegnativa fino ad
arrivare al 18% prima di sbucare nella conca dove si trova la
suggestiva “Roccia dell'Apparizione” e dove termina
l'asfalto; si imbocca la strada a fondo naturale a destra
dell'edificio ivi presente che si presenta sassosa ma
ciclabile. Dopo una curva si risale con forti pendenze la
parete che chiude la conca ed il fondo diventa progressivamente
peggiore fino a diventare non ciclabile; si procede a piedi
lasciando a destra la mulattiera poco ciclabile per il lago di
Sant'Anna (2167m), poi si risale in bicicletta pedalando
faticosamente e mettendo spesso piede a terra; una breve
ripidissima rampa non ciclabile conduce al Lago Colle di
Sant'Anna (2156m). Si risale in sella tenendo a destra e si
affrontano due tornantini ravvicinati perfettamente ciclabili ed
un tratto con buon fondo, poi però il fondo peggiora e si
percorre un lungo ripido traverso lungo la parete che chiude la
conca del laghetto salendo e scendendo spesso dalla
bicicletta. Con un tratto difficilmente ciclabile si arriva ad
un tornante; da questo punto in poi il fondo consente una totale
ciclabilità; si attraversa la conca alla base della parete
terminale sotto il valico, già ben individuabile grazie
alla grande croce che vi sorge, e si affrontano gli ultimi 7
spettacolari tornanti ravvicinati che risalgono la parete; con
un'ampia curva a destra si arriva al passo. Uno stretto
intaglio tra le rocce conduce sul versante francese, dove si apre
un precipizio impressionante; un sentiero pedonale piuttosto
esposto consente di scendere alla strada del Colle della Lombarda
nel tratto tra Isola ed Isola2000 che si vede nel fondovalle; la
vecchia strada militare continua sul versante occidentale del
valico per raggiungere il Colle del Lausfer, ma dopo un centinaio
di metri non risulta più ciclabile; vale però la
pena di percorrerla per breve tratto per godere di un panorama
più vasto.
(Itinerario percorso il 26 agosto 2008)
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