Il
valico è situato sullo spartiacque tra il Vallone di
Casterino ed il Vallone di Caramagna, entrambi laterali della
valle del Roia, e si configura come un'ampia sella aperta tra la
Cime de Bersenzane (2410m) a nord-ovest ed il Mont Chajol (2294m)
a sud-est. L'accesso risulta possibile tramite strade non
asfaltate ex-militari, facenti parte del sistema di percorsi
colleganti le numerose fortificazioni, ormai completamente
abbandonate, dell'alta valle del Roia, appartenente all'Italia
fino al 1947. Tutto il percorso è aperto al traffico
automobilistico, che può risultare sensibile nei giorni
festivi estivi. Sul versante meridionale l'itinerario di
accesso sale da San Dalmazzo a Casterino lungo la valle e
raggiunge il valico sul versante sud; sul versante nord invece la
strada parte dal Colle di Tenda ed aggira in costa la testata del
Vallone di Caramagna per raggiungere il passo.
ATTENZIONE
: A SEGUITO DELLA TREMENDA ALLUVIONE DEL 3 OTTOBRE 2020 NELLA
ZONA DEL COLLE DI TENDA BISOGNA VERIFICARE LA PRATICABILITA' DEI
PERCORSI DI ACCESSO.
Sul
versante meridionale a San Dalmazzo di Tenda (696m) si lascia la
strada nazionale N204, che percorre il fondovalle del Roia,
presso una bella fontana, ultima possibilità per il
rifornimento, e si procede in leggera salita per 600 metri
passando di fronte al grandioso fabbricato della stazione
ferroviaria. Dopo un ponticello sul rio de Bieugne la strada
asfaltata diventa piuttosto stretta e ripida, entra nel bosco ed
affronta due tornanti; al secondo tornante si trova l'incrocio
con la strada che conduce a Granile (1051m); si continua in
salita moderata con poche centinaia di metri poi la strada si
impenna ed affronta 6 tornanti ravvicinati e molto duri. Si
continua nella valle stretta, boscosa e spopolata con ripide
pendenze percorrendo un tratto in costa intervallato da due
tornanti (il secondo a quota 909m); in discesa occorre essere
molto prudenti e moderare la velocità per la ristrettezza
della sede stradale e la difficoltà di capire in anticipo
il raggio di curvatura di tornanti e curve, stretti e nascosti
nella vegetazione. Dopo una serie di 4 tornanti (il terzo a
quota 1035m) si passa presso le case diroccate in località
Conventi (1160m) incontrando un breve tratto di salita moderata,
poi si riprende in forte ascesa affrontando 2 tornanti
ravvicinati ed un terzo tornante (1215m) mentre comincia ad
essere visibile la diga; dopo un breve falsopiano ed un ultimo
tornante (il 18° della salita) si procede in ripida ascesa
fino alla diga; dopo un breve falsopiano ed un ultimo tornante
(il 18° della salita) si procede in ripida ascesa fino alla
diga e si costeggia in piano il Lac des Mesces (1370m), punto di
parcheggio e base per le escursioni a piedi alla celebre Valle
delle Meraviglie, dove si ammirano le famose incisioni
rupestri. Si riprende a salire con 4 duri tornanti lungo la
parete che chiude ad occidente la conca del lago, poi si imbocca
il vallone di Casterino in forte salita; dopo 1 km dalla ripresa
della salita alla fine del lago si incontra un tratto di facile
salita per attraversare una stretta gola (1461m). Con una
ripida rampa si raggiunge il piccolo lago di Casterino, che si
costeggia con percorso pianeggiante, e si procede senza
difficoltà nell'amena vallata per raggiungere i ristoranti
e le altre poche costruzioni che formano la località di
Casterino (1543m), meta di molti turisti soprattutto nei giorni
festivi estivi. Dopo aver attraversato un ponticello si
continua su strada molto stretta, ma ancora asfaltata, anche se
il fondo risulta irregolare e frequentemente ricoperto da ghiaia
e sassolini; dopo un tratto di moderata ascesa la pendenza
diventa molto dura e con strette curve si raggiunge la località
di Jas du Basto (1719m), al limite del Parco Nazionale del
Mercantour, dove si lasciano a sinistra due carreggiabili per i
valloni di Fontanalbe (percorribile) e Valmasque (interdetta
anche alle biciclette). Si scende ripidamente con due stretti
tornanti ed un tratto in costa fino ad attraversare il torrente
sul Pont de Valmasque (1676m) alla testata del Vallone di
Casterino in ambiente molto aspro e selvaggio. Dopo il ponte
si trova un fondo naturale abbastanza impegnativo per la presenza
di molti sassi, ma comunque sempre ciclabile con sicurezza; dopo
un tratto di salita moderata si entra nel bosco in forte
ascesa. Si incontra un breve tratto asfaltato appena prima di
percorrere una breve galleria; al suo sbocco si supera uno
scosceso ed impressionante canalone roccioso. Si continua nel
bosco su buon fondo naturale con molte curve e forte pendenza
fino ad affrontare un curvone che immette nel vallone prativo che
conduce al passo; su strada asfaltata si procede in ripida ascesa
in mezzo ai pascoli dominati dalle fortificazioni a presidio del
valico. Dopo l'incrocio con la strada per la Baisse
d'Ourne (2040m) e Tenda si continua con moderata pendenza su
strada a fondo naturale per 250 metri fino ad arrivare alla
sommità del passo. Il valico è un'ampia sella di
pascoli dove è difficile definire esattamente il punto più
elevato, tanto che esistono due diversi cartelli posti a un
centinaio di metri l'uno dall'altro. Per godere il miglior
panorama si può imboccare una carreggiabile erbosa
pienamente ciclabile che conduce ad un dosso in mezzo ai prati; a
nord si vedono il Colle di Tenda ed i suoi forti e, più ad
ovest, l'imponente e vicina Rocca dell'Abisso (2755m); a
nord-ovest le facili vette erbose della Cime de Gratin (2139m) ed
in secondo piano della Cime de Barsenzane (2410m); verso
sud-ovest si vede il Vallon de Fontanalbe dominato dal Monte Bego
(2872m).
Sul versante settentrionale dal Colle
di Tenda (1871m) si imbocca verso ovest la strada non
asfaltata che sale con un ripido tornante presso la stazione di
arrivo di una sciovia e continua con bel panorama sulla Val
Vermenagna lungo il crinale in leggera ascesa fino a quota 1901m,
dove si lascia a destra la carreggiabile chiusa al traffico
motorizzato che conduce alla Bassa
Sovrana di Margheria (2079m) ed alla Cima
di Forte Pernante (2117m). La strada si snoda in costa
lungo il versante della valle del Roia in discesa dapprima
sensibile, poi leggera ed infine ripida fino al Forte della
Margheria (1842m), uno dei 6 imponenti forti costruiti per
difendere l'importante valico ed oggi in stato di abbandono. La
strada continua senza difficoltà altimetriche aggirando
quasi pianeggiante la spoglia testata del Vallone di Caramagna;
dopo aver superato il costone che scende dalla cima dove sorge il
Forte Giaura si incontra il fondo asfaltato, benchè molto
rovinato, e si sale dapprima con una rampa molto impegnativa nel
bosco e poi moderatamente fino ad una fattoria presso la quale si
attraversa il torrente al Pont de Peirafica (1915m). Dopo il
ponte si sale con forti pendenze lungo la costa della montagna;
presso i ruderi della caserma di Peirafica (1974m) si lascia a
destra una ripida carreggiabile che va a perdersi lungo i pendii
della Cime de Barsenzane e si continua in dura ascesa nel bosco
fino a quando la pendenza si riduce e con fondo nuovamente in
terra battuta si raggiunge il valico.
(Itinerario percorso
il 12/08/1998)
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