Il
valico è situato sullo spartiacque tra due vallette
laterali della Val di Susa, quelle del rio Chartelombe e del rio
Seguret, ed è raggiunto da una strada non asfaltata che
abbandona la strada statale N. 24, del Monginevro, in località
Serre la Voute alla sommità del costone che sbarra la
valle della Dora Riparia fra Exilles e Salbertrand. Dal passo
una carreggiabile sale procedendo presso il crinale della
montagna fino a raggiungere la sommità del Monte
Jafferau (2785m). Sul Monte Pramand, a sud del valico,
sorgono i resti dell'imponente Forte Pramand (2162m), un tempo
importante piazzaforte per il controllo strategico della media
valle. Il tratto asfaltato risulta quasi interamente esposto
al sole, mentre la parte di strada a fondo naturale si svolge
alternativamente tra i boschi ed allo scoperto.
Da Susa si
raggiunge Exilles seguendo la strada statale 24 del Colle
del Monginevro (1854m) e poi deviando a sinistra per il paese
che sorge ai piedi dell'imponente omonimo forte. Da Exilles
(870m) si segue una stradina asfaltata che procede quasi
pianeggiante fino al bivio per Champbons, dove si tiene a destra
e si sale molto ripidamente fino a sbucare (969m) sulla strada
statale del Monginevro; dopo il bivio (997m) per la sovrastante
Deveys (1036m) si sale con 2 impegnativi tornanti fino a Serre la
Voute (1087m). Alla sommità della salita si svolta
imboccando una stradina ben segnalata che sale ancora asfaltata
affrontando i ripidi 3°, 4° e 5° tornante (1146m)
fino alle poche case che sorgono presso l'abbandonata batteria di
Fenil (1180m); la strada si snoda tra i prati con forti pendenze
e raggiunge un bivio (1249m) dove si lascia a destra la strada
per Eclause (1383m), Grange della Valle (1780m) ed il Rifugio
Levi-Molinari (1849m); in breve si raggiungono le poche case
della borgata rurale Moncellier di Sopra (1332m). Proprio in
corrispondenza della cappella della borgata ha termine il tratto
asfaltato e si continua su una ripida strada con discreto fondo
naturale affrontando i panoramici 6° tornante (1381m) e 7°
tornante (1408m) ed una discesa di circa 150 metri, molto
sassosa, fino al ponticello sul Rio Geronda (1439m). Si
riprende a salire lasciando a sinistra una deviazione per Frénèe
(1390m) ed affrontando l'ottavo tornante (1510m) ed il 9°
tornante (1543m); si effettua una diversione nella valletta del
rio Secco con una rampa ripidissima che conduce al ponticello
(1645m) sull'impetuoso torrente che scende da un vallone dominato
da grandiose cime dentate. Dopo una ripida rampa ed un breve
falsopiano si affronta un tratto in costa, molto duro e
panoramico; intorno alla pietra miliare indicante l'ottavo
chilometro si apre infatti una splendida vista sulla conca di
Oulx, dominata a sud-ovest dall'imponente Monte Chaberton (3130m)
ed ad est dai monti del crinale che divide la valle di Susa e la
valle del Chisone, dietro ai quali spunta il Monte Albergian
(3041m); a sud risulta visibile in lontananza anche l'elegante
piramide del Monviso (3841m). Al termine del lungo e ripido
tratto si affrontano i più pedalabili 10° tornante
(1808m) ed undicesimo tornante (1847m) e si attraversa la
brevissima galleria al fondo della valletta del Rio Chartelombe;
dopo un ripido tratto in costa si affrontano gli ultimi tre
tornanti, dei quali l'ultimo (2038m) a ridosso della
strapiombante parete orientale del Monte Pramand. Con un bel
tratto nel bosco si raggiunge il colle, aperto tra il Monte
Seguret (2925m) a nord ed il Monte Pramand (2162m) a sud; una
carreggiabile sale in breve al forte Pramand; oltre il valico la
strada continua fino a raggiungere la vetta del Monte Jafferau
(2785m) però presenta una lunga e buia galleria in curva
molto antipatica per i ciclisti. NOTA
: dal 2013 la galleria è stata chiusa al transito perché
ritenuta troppo pericolosa.
(Itinerario
percorso il 12/07/1997)
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