Il
valico è situato sullo spartiacque tra l'italiana Valle di
Upega, percorsa dal torrente Negrone, che unendosi al Tanarello
forma il Tanaro, ed il francese Vallon du Réfrei, laterale
della valle del Roia, tra la Cima del Vescovo (2241m) a sud e la
Cima di Pertegà (2404m) a nord; l'accesso è
possibile solo tramite strade non asfaltate ex-militari, facenti
parte del sistema di percorsi colleganti le numerose
fortificazioni, ormai completamente abbandonate, della zona di
confine che un tempo aveva un'importanza strategica. L'accesso
è possibile sul versante piemontese mediante una strada a
fondo naturale che sale da Monesi, sfiora il passo senza
attraversarlo, rimanendo quindi in territorio italiano, e
continua con un lungo e spettacolare giro fino al Colletto
Campanino (2189m) ed al Colle
di Tenda (1871m); il tracciato è caratterizzato da un
primo tratto di salita molto dura, da un lungo traversone a
saliscendi generalmente dolci e da una ripida ma breve salita
finale al passo e risulta interamente ciclabile .
Da
Monesi bassa, o Monesi di Mendatica (1310m), piccola località
turistica della provincia di Imperia, si scende leggermente fino
al bivio (1297m) per Piaggia, dove si svolta a sinistra e si
inizia a salire in un vallone; dopo il ponte sul torrente (1341m)
si affrontano gli stretti e ravvicinati 1° tornante (1344m) e
2° tornante e si raggiunge Monesi alta, o Monesi di Triora
(1375m), frazione turistica posta alla base delle piste di sci
dove si trova una fontana. Si continua su stretta strada
asfaltata che sale ripida nel bosco con 6 tornanti incrociando
più volte il tracciato degli impianti di risalita; si
affrontano il 3° tornante (1402m), il 4° tornante
(1443m), il 5° tornante (1473m), il 6° tornante (1496m),
il 7° tornante e l'ottavo tornante (1542m) dopo il quale
termina il tratto asfaltato e si procede con fondo cementato per
alcune centinaia di metri. La La pendenza diminuisce per breve
tratto e si procede su fondo naturale sempre ciclabile
affrontando poi altri 4 duri tornanti ancora nel bosco con
qualche rampa decisamente ripida, il 9° tornante (1589m), il
10° tornante (1594m), l'undicesimo tornante (1606m) ed il 12°
tornante (1619m). Si esce dal bosco, si percorre un ponte
(1670m) su un torrentello entrando in provincia di Cuneo e si
percorre un tratto in costa tra i pascoli su fondo cementato;
dopo due tornanti si attraversa il torrentello che scende dal
Monte Saccarello (2200m) e si continua a salire su fondo
cementato fino ad alcune costruzioni ad uso degli allevatori
presso le quali si incontra un bivio (1843m). Si prosegue
diritti tra i pascoli lasciando a sinistra la strada non
asfaltata che sale al Passo
di Tanarello (2042m) ed alla vetta del Monte
Saccarello (2200m); la strada passa di fronte alla Margheria
di Loxe (1893m) e scende dolcemente fra i pascoli fino a superare
il crinale che scende dalla Cima Ventosa (2136m) al Passo della
Porta (1823m). Si entra nel bosco e si procede senza
difficoltà, poi si riprende a salire in un ampio vallone
di boschi e pascoli che discende dalla Punta Farenga (2211m)
transitando alti sopra la Margheria Binda (1765m); dopo un tratto
facile si affronta una salita impegnativa fino ad una casa
isolata (1833m) e poi si scende decisamente, quindi si supera il
crinale che scende da quota 2273 passando dalla valle del
Tanarello in quello del Rio Negrone; si percorre un tratto
roccioso ed un po' esposto con bella vista verso nord sul passo,
la Cima di Pertegà ed il Marguareis (2651m) e si aggira la
testata della valletta alla base della Cima Missun (2356m). Si
continua nello splendido e fresco Bosco delle Navette con lunghi
falsopiani; presso uno spiazzo ai piedi del Monte Bertrand
(2482m) si lascia a destra (1902m) la carreggiabile che scende
alle Case dei Cacciatori (1841m) e dopo una malga si raggiunge la
località Poggio Lagone (1898m) dove si ignora una
carreggiabile che scende verso valle; si continua in leggera
ascesa con fondo che alterna tratti ottimi ad altri più
sassosi e si superano crinali ed aggirano vallette. Dopo un
tratto facile e dal buon fondo si arriva nella valletta che
scende dal Passo del Vescovo (2161m) e quando mancano 1,2 Km al
passo la salita diventa ripida e si inerpica faticosamente al
valico; la strada non raggiunge la sommità ma si mantiene
4/5 metri sotto il crinale rimanendo sul versante italiano;
occorre arrampicarsi a piedi su traccia di sentiero per arrivare
al cippo di confine ed al cartello da dove si gode un ampio
panorama sia sul versante italiano che su quello francese; in
fondo alla vallata è visibile il paesino di Upega
(1297m). Sul versante francese non esiste strada, mentre il
tracciato continua sul versante italiano e raggiunge il Colletto
Campanino (2189m) ed il Colle
di Tenda (1871m); per la descrizione vedi il paragrafo
dedicato al Colletto Campanino.
(Itinerario percorso il
20/08/2012)
|