PASSO DI VERVA, 2301m (Sondrio)



Accesso da Grosio 20,1 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Grosio(656)-San Giacomo(1054)
A
5,5

398

7,24

San Giacomo(1054)-Fusino(1203) 
A

2,4

149

6,21

Fusino(1203)-Ponte del Guer(1545) 
A

5,8

342

5,90

Ponte del Guer(1545)-Eita(1703)  
A

1,6

158

9,87

Eita(1703)-Rifugio Falck(2005)
N A

1,6

302

18,87

Rifugio Falck(2005)-Passo di Verva(2301)
N A

3,2

296

9,25






Accesso da Bormio per strada statale 25,8 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bormio(1201)-Ponte dei Bagni(1301) 
A
3,5

100

2,86

Ponte dei Bagni(1301)-Fior d'Alpe(1310)

A

1,4

9

0,64

Fior d'Alpe(1310)-Piandelvino(1317)

A

2,0

7

0,35

Piandelvino(1317)-Isolaccia rotonda(1346)

A

2,5

29

1,16

Isolaccia rotonda(1346)-Semogo(1468)
A
1,9

122

6,42

Semogo(1468)-San Carlo(1586)  
A
2,0

118

5,90

San Carlo(1586)-1° tornante(1690)
A
1,6

104

6,50

1° tornante(1690)-Arnoga(1885) 

A

2,9

195

6,72

Arnoga(1885)-Passo di Verva(2301)

N A

8,0

416

5,20






Accesso da Bormio-Santa Lucia usando piste ciclabili 25,9 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Santa Lucia(1170)-Fior d'Alpe(1310)
A
4,5

140

3,11

Fior d'Alpe(1310)-Piandelvino(1317)

A

2,0

7

0,35

Piandelvino(1317)-Isolaccia ponte(1340)

A

2,2

23

1,05

Isolaccia ponte(1340)-Semogo bassa(1468)

A

3,0

128

4,27

Semogo bassa(1468)-San Carlo(1586)  
A
1,7

118

6,94

San Carlo(1586)-1° tornante(1690)
A
1,6

104

6,50

1° tornante(1690)-Arnoga(1885) 

A

2,9

195

6,72

Arnoga(1885)-Passo di Verva(2301)

N A

8,0

416

5,20




Il valico mette in comunicazione la Val Grosina e la Val Viola, entrambe laterali della Valtellina, ed è percorribile solo in mountain-bike; si tratta di una rotabile aperta dopo l'alluvione del 1987, seguendo il tracciato di una vecchia mulattiera, per garantire un collegamento d'emergenza con l'alta valle rimasta isolata a causa della grande frana di Sant'Antonio Morignone.
Il tracciato inizia sul versante meridionale a Grosio, nel fondovalle della Valtellina, e sul versante settentrionale ad Arnoga, dove la carreggiabile si distacca dalla strada che collega Bormio a Livigno attraverso il Passo di Foscagno (2291m) ed il Passo d'Eira (2208m); da Grosio ad Arnoga per strada di fondovalle ci sono solo 41,2 Km, per cui risulta possibile compiere l'intero itinerario circolare.

Sul versante meridionale a Grosio (656m) si lascia il tracciato della vecchia statale dello Stelvio pochi metri a nord della piazza centrale con il monumento ai caduti seguendo le indicazioni stradali per Ravoledo e la Val Grosina.
Si sale con forte pendenza e si guadagna subito quota con due tornanti che dominano l'esteso abitato di Grosio; si raggiungono presto le prime case della vasta frazione di Ravoledo e si passa in moderata ascesa ai piedi della rupe sopra la quale sorge la chiesa.
Poco dopo si incontra un incrocio dove si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Fusino e si lascia a destra la strada che attraversa il centro del paese ed in 360 metri raggiunge la piazza della chiesa di Ravoledo (864m); in forte salita si procede attraverso le case della parte alta di Ravoledo e si esce dall'abitato percorrendo in costa il versante occidentale della Valtellina.
Dopo un tratto facile si affronta un tornante e si ritorna verso sud con bella vista sulle montagne valtellinesi ed il Passo del Mortirolo.
La salita ridiventa molto impegnativa e con due tornanti si raggiunge il piccolo borgo di San Giacomo (1054m); la strada entra in Val Grosina e si snoda in costa a grande altezza rispetto al torrente.
In forte salita si raggiunge Calandela (1104m), poi si alternano tratti di salita moderata e rampe molto impegnative; con bella vista frontale sul Monte Alpisella (2756m) e sul roccioso fondovalle si raggiunge la chiesa di Fusino (1203m), località posta alla confluenza dei due rami della Val Grosina, il ramo occidentale che volge ad ovest verso il confine con la Svizzera ed il ramo orientale che in realtà volge a nord.; si lascia a sinistra la strada per Malghera e la Casera di Sacco (2008m).
Si continua su strada ancora asfaltata in direzione nord con ripidi strappi alternati a tratti facili; si lascia a sinistra la strada che scende al Bacino Roasco (1213m) e si prosegue senza difficoltà alti rispetto al laghetto artificiale dell'Aem; al termine del lago si scende dolcemente fino ad un ponte su cui si attraversa il torrente Roasco.
La strada si impenna e sale con due ripidissimi tornanti poi si snoda fra boschetti alternando tratti molto ripidi ad altri con pendenza moderata; con una breve leggera discesa si raggiunge la stretta gola nel cui fondo strepita il torrente formando delle cascatelle.
Si entra nel grande bacino di Eita, ben riconoscibile in mezzo alla valle con il suo campanile separato dalla chiesetta; la conca è punteggiata di baite ed alpeggi e dominata dalle possenti pareti del Sasso di Conca (3150m); al Ponte del Guer (1545m) si attraversa il Rio Avedo che proviene dall'omonima valle che volge ad occidente.
Si affrontano una rampa ripidissima e 4 duri tornanti e con un impegnativo tratto in costa nel bosco si raggiunge Eita (1703m), dove si trova una fontana; vi sorge la bella chiesa dell'Immacolata.
Si abbandona la strada asfaltata che raggiunge le altre case di Eita e preocede per l'Alpe Redasco (2168m) e si imbocca a sinistra una strada non asfaltata molto ripida che dapprima sale in mezzo ai pascoli e poi nel bosco diventando più dissestata.
Le pendenze aumentano fino a raggiungere livelli quasi proibitivi; bisogna essere dei campioni e riuscire a trovare sempre la miglior traiettoria per non dovere mettere piede a terra; in alcuni punti bisogna anche essere attenti per l'esposizione del percorso; con un'ulteriore ripidissima rampa si raggiunge il bivio per il vicino Rifugio E.Falck (2005m), raggiungibile solo a piedi.
Si prosegue su strada sterrata meno ripida e con fondo discreto che supera una strettoia dove uno sbarramento forma un laghetto; sulla sinistra si vede la cappellina della Madonna del Lago.
La pendenza aumenta e si affrontano alcuni strappi molto ripidi mentre il fondo stradale peggiora; si attraversa la valle portandosi sopra l'alpeggio Le Crote (2175m); dopo un tornante si percorre un tratto molto ripido e dissestato ai piedi di una scoscesa parete.
Dopo un tratto facile in un pianoro si affrontano i ripidi e dissestati tornanti che conducono al valico, spoglio vallone prativo dominato da imponenti e selvagge montagne: il Pizzo di Dosdè (3280m) ad ovest e la Cima de' Piazzi (3439m) ad est, sulle cui pendici si vedono due minuscoli ghiacciai.

Sul versante settentrionale da Bormio (1217m) si segue la strada in direzione di Livigno fino al borgo di Arnoga (1874m), dove si abbandona la strada asfaltata che sale al Passo del Foscagno (2291m) per imboccare una stradina ancora asfaltata; subito si incontra un bivio dove si tiene a sinistra lasciando a destra la strada alta che conduce asfaltata al Parcheggio Altumeira (2068m) e prosegue a fondo naturale fino al Passo di Val Viola (2455m).
Si segue la strada sterrata fino ad un gruppo di baite dove si attraversa il torrente per risalire ripidamente alla Baite Paluetta di sopra (2110m); si imbocca quindi la stretta Val Verva che si risale su accidentata carreggiabile fino al passo.

(Itinerario percorso il 21/09/2003 da Grosio)



Fusino alla biforcazione della Val Grosina

Eita in bellissima posizione su un terrazzo naturale

Il Passo di Verva visto dall'Alpe Redasco

Il cartello di legno al Passo di Verva

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