PASSO DI FOSCAGNO, 2291m (Sondrio)



Accesso da Bormio per strada statale 24,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bormio(1201)-Ponte dei Bagni(1301) 
3,5

100

2,86

Ponte dei Bagni(1301)-Fior d'Alpe(1310)
1,4

9

0,64

Fior d'Alpe(1310)-Piandelvino(1317)
2,0

7

0,35

Piandelvino(1317)-Isolaccia rotonda(1346)
2,5

29

1,16

Isolaccia rotonda(1346)-Semogo(1468)
1,9

122

6,42

Semogo(1468)-San Carlo(1586)  
2,0

118

5,90

San Carlo(1586)-1° tornante(1690)
1,6

104

6,50

1° tornante(1690)-Arnoga(1885) 
2,9

195

6,72

Arnoga(1885)-Passo di Foscagno(2291) 
6,9

406

5,88





Accesso da Livigno 13 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Livigno(1816)-3° tornante(2019)
3,0

203

6,77

3° tornante(2019)-Passo d'Eira(2208)
3,0

189

6,30

Passo d'Eira(2208)-Trepalle(2085)

1,7

-123

-7,24

Trepalle(2085)-ponte del Rezz(2021) 

1,2

-64

-5,33

ponte del Rezz(2021)-Passo di Foscagno(2291)

4,1

270

6,59





Accesso da Bormio-Santa Lucia usando piste ciclabili 24,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Santa Lucia(1170)-Fior d'Alpe(1310)
4,5

140

3,11

Fior d'Alpe(1310)-Piandelvino(1317)
2,0

7

0,35

Piandelvino(1317)-Isolaccia ponte(1340)
2,2

23

1,05

Isolaccia ponte(1340)-Semogo bassa(1468)
3,0

128

4,27

Semogo bassa(1468)-San Carlo(1586)  
1,7

118

6,94

San Carlo(1586)-1° tornante(1690)
1,6

104

6,50

1° tornante(1690)-Arnoga(1885) 
2,9

195

6,72

Arnoga(1885)-Passo di Foscagno(2291) 
6,9

406

5,88




Il valico collega, insieme al Passo d'Eira (2208m), la conca di Bormio e la Valtellina con la Valle di Livigno che, pur essendo politicamente italiana, è posta a nord dello spartiacque alpino e appartiene idrograficamente del bacino dell'Inn e quindi del Danubio.
Il tracciato è il principale accesso a Livigno e risulta percorribile per tutto l'anno nonostante l'alta quota e l'abbondante innevamento invernale, anche grazie alle numerose gallerie artificiali paravalanghe; la strada è buona ed interamente asfaltata, le pendenze impegnative ma non proibitive; purtroppo il traffico è piuttosto intenso perchè Livigno è meta di notevole interesse sia per la bellezza e le qualità turistiche del luogo sia per il privilegio di risultare zona extradoganale.
Il percorso da Bormio a Livigno presenta due passi: il Passo di Foscagno consente di transitare nella Valle di Vallaccia, laterale della Valle di Livigno, ed il Passo d'Eira conduce infine in quest'ultima; per mantenere l'unità di trattazione del tracciato si descrive l'intero percorso in questo paragrafo.
Mentre da Livigno non ci sono alternative sul versante orientale è possibile sfruttare due lunghi tratti di pista ciclabile nella parte bassa del percorso per evitare quanto più possibile l'intenso traffico motorizzato.

Sul versante orientale si parte da Bormio (1201m) seguendo per breve tratto in sensibile salita la strada che conduce al Passo dello Stelvio (2758m); dopo due tornanti si svolta a sinistra in corrispondenza del 3° tornante (1297m), si imbocca la strada per Livigno e si procede quasi in piano con una strettoia in un gruppo di case fino a varcare l'Adda sul Ponte dei Bagni (1301m).
Si continua senza difficoltà passando alti sopra Premadio (1255m) e si lascia sulla destra il seicentesco Santuario della Madonna della Pietà (1317m) presso il piccolo nucleo di case denominate Fior d'Alpe dove si raggiunge un incrocio (1310m) dove a sinistra sbuca la strada asfaltata Bormio-Premadio ed a destra si lascia la bella strada asfaltata per il Passo delle Torri di Fraele (1941m) ed in seguito non asfaltata per i laghi di Cancano ed il Passo di Fraele (1952).
Si procede in falsopiano attraversando con restringimenti della carreggiata la piccola frazione di Torripiano dove si incontrano una fontana ed una breve e facile discesa.
Si raggiunge senza difficoltà Piandelvino, si attraversa il torrente Viola in località Pradelle (1324m) e si procede senza difficoltà nell'ampio fondovalle lasciando a sinistra gli impianti di risalita di Valdidentro; sulla destra si gode una bella vista sulle Torri di Fraele e sugli spettacolari tornanti che le raggiungono (le cosiddette Scale di Fraele).
Si riattraversa il torrente entrando in Isolaccia, capoluogo del comune di Valdidentro; dopo la rotonda (1346m) davanti alla chiesa si inizia a salire moderatamente su tracciato a senso unico; all'uscita del paese la strada si impenna e si affronta il tratto più duro della salita con pendenze che raggiungono l'11%; con minore difficoltà si raggiunge Semogo (1468m), dove si trovano due fontane.
Si continua in severa ascesa e si arriva a San Carlo (1586m), l'ultima frazione di Valdidentro; la strada si snoda con pendenze impegnative e visione grandiosa sulla vicina Cima de'Piazzi (3439m) con il suo scintillante ghiacciaio.

Varianti su pista ciclabile:.
Ci sono 2 tratti di piste ciclabili che consentono nella fase iniziale del percorso di evitare alcuni tratti della strada statale 301 e che risultano fortemente consigliati ai ciclisti.

1) Da Santa Lucia a Fior d'Alpe.
Al ponte di Santa Lucia (1170m) all'inizio della conca di Bormio si imbocca la pista ciclabile che costeggia l'Adda in leggera ascesa; questo tratto è molto frequentato dai pedoni e bisogna procedere a bassa velocità.
Il tracciato percorre poi una stretta gola ed arriva ad un incrocio; a sinistra il tracciato attraversa il ponte sul fiume ma poi diventa sterrato ed adatto solo per le mountain-bike; a destra il percorso asfaltato sale con un duro tornante e sbuca presso la chiesa di San Gallo (1238m) sulla provinciale che a sinistra raggiunge in falsopiano Premadio il cui attraversamento è regolato a senso unico alternato mediante un semaforo.
Subito dopo il semaforo la strada si impenna e con due ripidi tornanti raggiunge la chiesa parrocchiale; dopo un tratto a senso unico si svolta a sinistra, si oltrepassa una fontana e si sale sensibilmente all'incrocio (1310m) sulla statale in località Fior d'Alpe ai piedi del Santuario della Madonna della Pietà (1317m).
All'incrocio si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Livigno e si procede lungo la strada statale 301.

2) Da Piandelvino a San Carlo.
Ad un incrocio (1317m) all'inizio del centro abitato di Piandelvino-Pradelle si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per “Sentiero Viola” e si segue la viabilità locale con una curva a destra; subito dopo si svolta a sinistra imboccando la pista ciclabile e si attraversa il torrente Viola con un ponte dal fondo di assi in legno; alla fine della discesa si svolta a destra con una stretta curva e si prosegue lungo il torrente sottopassando la statale 301 nel punto in cui questa attraversa il torrente Viola (1324m).
Si raggiunge Isolaccia in sede propria costeggiando il torrente che si attraversa con un ponte (1340m) cambiando sponda; si sottopassa nuovamente la statale 301 mentre entra in paese per raggiungere la rotonda davanti alla chiesa e si continua lungo il torrente fino al successivo ponte (1357m) che non si attraversa.
Si prosegue lungo una tranquilla stradina di viabilità locale che continua costeggiando il torrente Viola e dopo le ultime case ridiventa (1371m) pista ciclabile che prosegue in una stretta gola verdeggiante.
Dopo un ponticello si comincia a salire con pendenza progressivamente più dura e dopo il successivo ponte si procede su viabilità promiscua e si sale decisamente con 2 tornanti al cimitero di Semogo (1440m); si entra nella parte bassa del paese e si arriva ad un incrocio (1453m) con uno “stop”; prendendo a destra si attraversa il paese di Semogo sbucando sulla statale 301 (1471m).
Svoltando invece a sinistra si scende leggermente per 150 metri percorrendo senza difficoltà due ponticelli su torrenti laterali e si comincia a salire duramente lungo la Via Le Ponti; con 2 tornanti si raggiunge la parte bassa del paese di San Carlo e dopo un altro tornante tra le case si arriva facilmente all'incrocio (1567m) dove si sbuca sulla statale 301; dopo 270 metri si raggiunge la chiesa parrocchiale di San Carlo (1586m).

Dopo San Carlo la salita continua meno dura con due ampi tornanti (1690m e 1748m); in corrispondenza del successivo tornante, in località Arnoga (1885m), si lascia a sinistra la strada che risale la Val Viola, nella quale si è rimasti fino a questo punto, asfaltata fino al Parcheggio Altumeira (2068m).
Il percorso prosegue con un lungo tratto in costa superando le baite sparse della località Preguzzon (1938m) ed aggira tra i boschi il costone del Monte Foscagno (3058m) per entrare nella valle di Foscagno con ampio panorama sulle montagne dello Stelvio.
Si incontra la prima (2090m) delle tre semigallerie paravalanghe che risultano ampie e chiare per cui non creano problemi al ciclista; comunque è opportuno essere dotati di uno strumento di illuminazione per essere ben visibili.
A metà della seconda galleria si incontra un tratto di falsopiano che termina nel tratto tra la seconda galleria ed il ponte (2176m) su un torrentello laterale che precede la terza galleria; al termine delle gallerie si entra nella parte terminale della Valle di Foscagno in un ambiente spoglio e grandioso di alta montagna.
Dopo essere passati presso i laghetti di Foscagno (2235m), presso i quali sorge un albergo-ristorante, in una posizione molto panoramica in cui la vista spazia dall'Ortles al ghiacciaio dei Forni, si percorre una brevissima semigalleria e si affronta il lungo rettilineo finale che conduce alla dogana italiana e subito dopo alla sommità del Passo di Foscagno.

Sul versante occidentale il percorso ha inizio a Livigno (1816m), località per la quale rappresenta il principale collegamento con il resto del mondo e l'unico che non richiede lo sconfinamento in Svizzera; infatti per lasciare Livigno esistono solo due altre strade; la prima conduce in Val Poschiavina ed a Tirano attraverso la Forcola di Livigno (2315m), l'altra è interdetta ai ciclisti perché porta in Engadina attraverso il ponte del Gallo ed una stretta galleria di 4 chilometri.
Dopo essere usciti dal centro del paese ed aver superato su un ponte (1818m) il torrente Spol si sale tra le case della parte orientale di Livigno raggiungendo il primo tornante dove si incontra una strada che proviene dalla zona meridionale di Livigno ed attraversa il fiume su un altro ponte (1850m).
Si transita presso la stazione di partenza di un impianto di risalita e si sale con forti pendenze affrontando gli ampi 2° tornante (1952m) e 3° tornante (2019m) tra boschi e prati che in inverno fungono da piste di sci; si gode una bella vista su Livigno, allungata nella sua ridente vallata, e le montagne circostanti; dopo aver incrociato la funivia del Mottolino il percorso piega versa est fino a raggiungere il Passo d'Eira (2208m), dove sorgono una cappella ed alcuni bar e ristoranti.
Si scende ripidamente con pendenza segnalata al 10% per 400 metri, poi la discesa diventa meno ripida mentre si apre un grande panorama soprattutto verso il Passo del Foscagno e la Cima Piazzi; si sfiorano le poche case di Gembre (2152m) e si attraversa Trepalle (2085m), il centro abitato permanente più alto d'Europa.
Dopo una semigalleria paravalanghe in leggera discesa si percorre il ponte del Rezz (2021m) sul torrente Vallaccia dove si riprende a salire sensibilmente con bella vista sul vallone di Trepalle e si supera la località Campaccio (2065m).
Si prosegue in forte ascesa imboccando un vallone incassato e dopo il tratto più duro con pendenza segnalata al 14% si oltrepassa l'Alpe Rocca sulla sinistra e si percorre il ponte (2188m) sul torrente Valle di Foscagno; dopo un tratto abbastanza scorrevole e rettilineo si affrontano un primo tornante ed un secondo tornante ravvicinato (2267m) e con l'ultima rampa di 400 metri si arriva al Passo di Foscagno sullo spartiacque principale.

(Itinerario percorso il 14/09/2002 da Bormio al Passo di Foscagno ed il 03/08/2019 da Bormio al Passo d'Eira)



Panorama dal Passo d'Eira sul Passo di Foscagno e la Cima Piazzi

Panorama dal Foscagno sul Passo di Eira e le montagne di Livigno

Panorama dai Laghi di Foscagno su Ortles e ghiacciaio dei Forni


Per vedere il video del Passo d'Eira clicca




Premi per tornare all'elenco dei passi o clicca per tornare alla HOME Page