Il
valico collega la valle di Giustenice e la riviera ligure con la
valle della Bormida di Millesimo mediante una strada non
asfaltata; il tracciato risulta lungo, molto ripido e disagevole
sul versante meridionale, mentre risulta più breve ma
comunque molto impegnativo sul versante settentrionale; benché
a ridosso della costa si tratta di un percorso di vera montagna
di grande impegno e soddisfazione per i ciclisti ben
allenati.
Sul versante meridionale a Pietra Ligure si
lascia la riviera ligure seguendo le indicazioni per Giustenice e
si imbocca la strada rettilinea che costeggia in piano la sponda
occidentale del torrente Marèmola; quando la valle del
Marèmola piega verso oriente si svolta a sinistra seguendo
sempre le indicazioni per Giustenice e si imbocca la stretta
apertura della laterale valle di Giustenice passando sotto il
viadotto dell'autostrada. La salita diventa impegnativa e si
affrontano i primi due tornanti del percorso; quando la valle si
allarga si raggiunge l'abitato di Serreti Inferiore e presso la
chiesa di Santa Libera e Sant'Antonio la pendenza diminuisce;
senza difficoltà si raggiunge Pianazzo dove si lascia a
sinistra la strada asfaltata per la frazione San Michele (207m);
si continua a salire, si attraversa il torrente, si supera il 3°
tornante e si raggiunge San Lorenzo (161m), capoluogo del comune
di Giustenice. Dopo il municipio si tiene a destra seguendo il
sistema di sensi unici che regola la circolazione nel nucleo
centrale del paese e si raggiunge una piazzetta ai piedi del
dosso dove troneggia la chiesa parrocchiale; si svolta a destra
seguendo il cartello "Monte Carmo" e si sale
ripidamente alla chiesa; subito dopo si svolta ancora a destra e
si affrontano 3 duri tornanti nel bosco prima di raggiungere il
gruppo di case più elevato del paese, presso le quali si
supera il 7° tornante. Si percorre un lungo tratto in
mezzo alla macchia mediterranea fino a portarsi sul crinale con
la valle del Marèmola con ampia vista verso il Colle di
Melogno ed il Monte Settepani e con una ripida rampa si raggiunge
l'ottavo tornante; la strada asfaltata continua con forti
pendenze fra coltivazioni e bosco rado che lascia sempre esposti
al sole; la pendenza diventa molto ripida e si lascia a sinistra
una diramazione per la Comunità Cenacolo dei frati di San
Giuseppe; sempre in dura ascesa si raggiunge la Cascina
Bacicciona (594m), presso la quale termina il tratto
asfaltato. Si continua nel bosco più fitto con sterrato
discreto ma con avvallamenti generati dall'acqua piovana che
richiedono sempre attenzione; dopo 2 tornanti e 700 metri di
sterrato si incontra un bivio dove occorre ignorare la
diramazione di sinistra e proseguire diritti affrontando altri
due tornanti; presso il 13° ampio tornante si lascia a destra
una carreggiabile e si continua in forte salita; nelle vicinanze
del 16° tornante il fondo si presenta più dissestato e
poco dopo, quando si sono percorsi 2,4 Km di sterrato, si
incontra una ripidissima rampa di 250 metri con fondo
fortunatamente cementato che conduce al 17° tornante. Subito
dopo il tornante si riprende a pedalare su uno sterrato in questo
tratto molto scorrevole e con pendenza moderata ci si dirige
verso ovest ignorando una diramazione a destra; con un lungo
tratto in costa il percorso si porta in corrispondenza del valico
e, dopo una breve rampetta cementata, imbocca la valletta alla
base del passo. Si sale con forti pendenze e fondo abbastanza
sconnesso, ma sempre ciclabile, nel bosco qui molto fitto e si
superano il 18° ed il 19° tornante, poi si risale a lungo
nel bosco osservando ogni tanto il crinale che sembra vicino ma
inarrivabile fino ad incontrare i 5 tornanti conclusivi;
all'uscita dell 24° tornante si affronta l'ultima ripida
rampa che conduce al valico. Il passo si apre sulla costiera
fra il Monte Carmo (1389m), la più importante ed elevata
cima della zona, ad ovest ed il Bric Agnellino (1335m) ad est; vi
si trovano il cartello di valico con diversi cartelli indicatori
ed un pannello informativo; vi transita il percorso dell'Alta Via
dei Monti Liguri.
Sul versante settentrionale si parte da
Bardineto (711m); ad una rotonda si imbocca la strada asfaltata
per il Giogo di Toirano (807m) e Loano, si passa per la parte
meridionale del paese e davanti allo stabilimento Frascheri, poi
si segue in moderata salita la bella strada fino alle Case
Giairolo (735m) dove si svolta a sinistra ad un incrocio ben
segnalato e si imbocca una strada stretta ma ancora asfaltata che
passa fra case sparse; ad un incrocio si ignora la strada a
sinistra che dopo un ponticello raggiunge le costruzioni di
località Principi e si tiene a destra continuando in
moderata salita fra i pascoli; ad un bivio ai margini del bosco
si tiene a sinistra e presso una grande casa termina il tratto
asfaltato. Si imbocca con buon fondo naturale tra i boschi la
valletta delle Giaire, si superano due ponticelli e si percorre
in ripida ascesa una gola stretta ed umida; dopo un altro
ponticello si affrontano i 13 ripidi e regolari tornanti che si
inerpicano nel bosco di castagni sul versante orientale della
valletta; il fondo è generalmente discreto tranne nel
tratto sconnesso tra il 6° e l'8° tornante; il tracciato
è solitario e si incontrano solo due solitarie case
rurali. In corrispondenza del 12° tornante si lascia a
sinistra (1057m) la strada per il Colle di Melogno e dopo
l'ultimo tornante si arriva su un crinale dove si lascia a
sinistra una carreggiabile; si affrontano gli ultimi 400 metri
dapprima con pendenza impegnativa e poi con una ripidissima rampa
che conduce alla sommità del passo.
La terza più
facile possibilità di accesso è dal Colle
di Melogno (1028m); al valico si imbocca una strada sterrata
che si dirige verso ovest nel bosco seguendo i segnali dell'Alta
Via dei Monti Liguri; si tralasciano 3 diramazioni a sinistra, si
supera una cava e si raggiungono la Conca dei Carbonari (1115m) e
le Case Catalano (1140m). Si scende brevemente sulla strada
più ampia ma sempre sterrata fino all'incrocio con il
tracciato proveniente da Bardineto; svoltando a sinistra si
affronta l'ultimo tratto e si perviene al passo.
(Itinerario
percorso il 19 ottobre 2008).
|