Il
rifugio è situato alla testata della Val di Rhemes, una
delle principali valli del lato meridionale della Val d'Aosta, ed
risulta raggiungibile mediante una strada asfaltata fino alla
frazione Thumel (1879m) del comune di Rhemes-Notre-Dame e non
asfaltata nel seguito; il fondo risulta sempre buono e
perfettamente ciclabile. La Valle di Rhemes è stretta
tra grandiose pareti rocciose, dominata da montagne spettacolari
e molto alte, poco frequentata ed ignorata dal turismo di massa;
il tracciato presenta pendenze molto impegnative soprattutto nel
tratto centrale.
Dal centro di Villeneuve (670m) si segue
la vecchia strada che percorre in leggera salita l'ampia conca
alle spalle del paese oltrepassando l'incrocio (685m) a destra
con la strada di accesso alla zona artigianale ed arrivando alla
rotonda (692m) dove confluisce il raccordo che conduce alla
strada statale 26 del fondovalle valdostano. Il tracciato
passa sotto l'autostrada ed inizia a salire con pendenza
impegnativa entrando nel territorio del comune di Introd; si
superano le frazioni Junod (768m), Villes Dessous, dove si
affrontano il 1° tornante (788m) presso la cappella ed il 2°
tornante (794m), e Villes Dessus, dove si incontra lo stretto 3°
tornante (842m) presso il Parc Animalier d'Introd. Dopo la
frazione di Morat (857m) si scende brevemente e si supera il
torrente Dora di Rhemes su un ardito ponte che sovrasta una gola
impressionante e profondissima; si sale nell'abitato del
capoluogo di Introd fino ad un dosso (869m) tra la cappella del
Santo Sudario a sinistra ed una fontana a destra, dove si lascia
a sinistra la diramazione per la chiesa parrocchiale costruita in
punto panoramico (899m). Dopo una brevissima discesa si
affrontano gli impegnativi 4° tornante (869m), 5°
tornante (886m), 6° tornante, 7° tornante (904m) ed 8°
tornante (920m) che conducono all'incrocio (936m) in cui si tiene
a destra lasciando a sinistra la strada regionale 23 per la
Valsavarenche e Pont. Si
imbocca la strada regionale 24 che procede in moderata ascesa
entrando nella stretta Valle di Rhemes molto alta rispetto al
torrente; si percorre un tratto boscoso privo di abitazioni dove
al mattino si gode molta ombra. Dopo la breve galleria Tache
(lunga 116 metri) si supera la frazione Sarral (1104m) ed in
breve si raggiunge la parte bassa del capoluogo di
Rhemes-Saint-Georges; ad un incrocio (1169m) una breve
diramazione conduce al centro del paese (1218m), dominato dalla
parrocchiale di San Giorgio che sorge in posizione elevata. Si
continua tra i prati in mezzo alla valle con strada rettilinea e
pendenza che diventa sempre più dura iniziando così
il tratto più difficile del percorso; la ripida galleria
Proussaz (lunga 292 metri, ingresso 1368m, uscita 1403m) non
illuminata, ma con aperture verso valle, introduce le gole che
restringono la valle e che si percorrono faticosamente; poco dopo
la galleria ad un incrocio (1411m) si lascia a destra il ponte
che conduce al villaggio di Proussaz. Dopo la breve galleria
Creton (lunga 102 metri), si scende per pochi metri ad
attraversare il torrente; la strada regionale percorre una lunga
galleria illuminata ma i ciclisti potevano seguire il vecchio
percorso con asfalto più rovinato svoltando a sinistra
prima del nuovo ponte per scendere leggermente ad attraversare il
torrente sul vecchio ponte (1477m) e salire duramente lungo il
versante occidentale della valle prima di sbucare sulla strada
regionale (1531m); bisogna verificare al momento se la vecchia
strada risulta ancora percorribile. Si incontrano una
galleria, una semigalleria artificiale ed un'altra galleria breve
(lunga 79 metri); la valle si allarga e la pendenza si allenta
presso il villaggio di Melignon (1577m); si attraversa il
torrente con un moderno ponte (1582m) e si incontra la galleria
illuminata Melignon (lunga 568m, ingresso 1586m, uscita 1607m) in
mezzo alla valle in un punto particolarmente esposto alle
valanghe; i ciclisti in mountain-bike possono passare all'esterno
su strada non asfaltata che si snoda sopra la galleria stessa. Si
continua con pendenze moderate passando presso i villaggi di
Brenan (1623m) ed Artalle (1637m) e, dopo aver attraversato il
torrente su un ponte (1646m), si raggiunge Carrè (1647m);
si affronta una ripida rampa e si scende decisamente per arrivare
a Chanavey (1684m), dove sorgono alcune infrastrutture
turistiche. Con salita moderata in un grandioso scenario
alpestre si arriva a Bruil (1722m), capoluogo del comune di
Rhemes-Notre-Dame, dove sorge la bella chiesa parrocchiale della
Visitazione e dove si incontra una bella fontana presso il campo
giochi di fronte al municipio; si continua dapprima in moderata
salita e poi con una lunga rampa con pendenze segnalate fino al
14%. Quando la pendenza diminuisce si entra nel bosco
raggiungendo la frazione Pellaud (1810m) con la sua graziosa
cappella. Si procede senza difficoltà tra boschi e
prati lasciando sulla destra un piccolo laghetto; dopo un ampio
parcheggio sulla sinistra si percorre l'ultimo tratto che con una
ripida salita dal fondo sconnesso conduce al termine della strada
asfaltata (1890m) presso il villaggio di Thumel (1886m) sulla
sinistra, dove si trova un bar-trattoria; la località è
base per escursioni. La strada continua a fondo naturale in
forte ascesa superando con gli ampi 9° tornante (1904m) e 10°
tornante (1910m) un costone roccioso ed in falsopiano passa alta
sopra la località di Balmaverain (2037m) ed ai piedi
dell'alpeggio di Fos (2061m), raggiungibili con brevissime
diramazioni. Si riprende a salire moderatamente fra prati
popolati di marmotte e si effettua una breve diversione in una
valletta laterale superando con un ponte il rio che genera una
cascatella; si affrontano i ripidi e ravvicinati 11° tornante
(2066m), 12° tornante, 13° tornante e 14° tornante
(2088m), presso il quale si trova una costruzione. Si supera
un tratto esposto ma dotato di una ringhiera in legno di
protezione e si continua in moderata ascesa mentre di fronte si
apre la testata della valle ed appare il rifugio. Si scende
dolcemente per 700 metri superando con un ponte (2113m) la
grandiosa cascata del torrente Goletta e si raggiunge il ponte
sulla Dora di Rhemes per cambiare versante; si affrontano tre
duri tornanti seguiti da una rampa ripidissima e da un tratto
meno difficile che conduce all'alpeggio Lavassey (2229m) ai piedi
del dosso dove sorge il rifugio. Con gli ultimi tre
impegnativi tornanti si raggiunge il prato alle spalle del
rifugio ed attraversando il prato su carreggiabile inerbata si
raggiunge il rifugio Benevolo, del CAI di Torino, che sorge su un
dosso in mezzo alla valle. Di fronte svetta l'imponente mole
della Granta Parei (3387m) mentre a sud-est sono ben visibili i
ghiacciai di Lavassey e di Fond.
(Itinerario percorso il
03/09/2005)
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