La
località si trova alla testata della Val Grosina
Occidentale e risulta raggiungibile mediante la strada che sale
interamente asfaltata da Grosio (656m) a Fusino (1203m) e Sacco
(1617m); dopo Sacco il tracciato è stato recentemente
asfaltato fino quasi a Malghera però rimane un breve
tratto di ottimo sterrato.
A Grosio (656m) si lascia il
tracciato della vecchia statale dello Stelvio pochi metri a nord
della piazza centrale con il monumento ai caduti seguendo le
indicazioni stradali per Ravoledo e la Val Grosina. Si sale
con forte pendenza e si guadagna subito quota con due tornanti
che dominano l'esteso abitato di Grosio; si raggiungono presto le
prime case della vasta frazione di Ravoledo e si passa in
moderata ascesa ai piedi della rupe sopra la quale sorge la
chiesa. Poco dopo si incontra un incrocio dove si svolta a
sinistra seguendo le indicazioni per Fusino e si lascia a destra
la strada che attraversa il centro del paese ed in 360 metri
raggiunge la piazza della chiesa di Ravoledo (864m); in forte
salita si procede attraverso le case della parte alta di Ravoledo
e si esce dall'abitato percorrendo in costa il versante
occidentale della Valtellina. Dopo un tratto facile si
affronta un tornante e si ritorna verso sud con bella vista sulle
montagne valtellinesi ed il Passo del Mortirolo. La salita
ridiventa molto impegnativa e con due tornanti si raggiunge il
piccolo borgo di San Giacomo (1054m); la strada entra in Val
Grosina e si snoda in costa a grande altezza rispetto al
torrente. In forte salita si raggiunge Calandela (1104m), poi
si alternano tratti di salita moderata e rampe molto impegnative;
con bella vista frontale sul Monte Alpisella (2756m) e sul
roccioso fondovalle si raggiunge la chiesa di Fusino (1203m),
località posta alla confluenza dei due rami della Val
Grosina, il ramo occidentale che volge ad ovest verso il confine
con la Svizzera ed il ramo orientale che in realtà volge a
nord. Davanti alla chiesa si svolta a sinistra abbandonando la
strada per Eita, il Passo
di Verva (2301m) e l'Alpe
Redasco (2168m) e si scende con forti pendenze per alcune
centinaia di metri fino al ponticello sul torrente Roasco. Si
risale ripidamente sull'altro versante della valle; ad un
incrocio si lascia sulla destra la micidiale stradina a fondo
naturale per Biancadino (2257m) e Pra Nuovo (2064m); si continua
in ripida ascesa passando presso alcune baite fino ad entrare
nella Valle Grosina Occidentale. Si procede alternando tratti
di salita moderata a ripide rampe; la valle risulta molto amena,
punteggiata di baite sparse tra i pascoli ed i boschi. Con due
ripidi tornanti ed una durissima rampa si supera la località
di Dosa (1417m), poi si continua irregolarmente prima di
affrontare la ripidissima ascesa che conduce alle case sparse di
Sacco (1617m). Dopo un tratto di falsopiano e leggera salita
si effettua una curva secca presso una casa e si scende
decisamente per pochi metri; si continua in moderata ascesa su
asfalto nel bosco; è l'unico tratto di salita veramente
ombreggiato. Dopo essere usciti dal bosco si passa presso le
poche case di Campo Pedruna (1703m) e si scende brevemente su
sterrato per attraversare il torrente Roasco Occidentale su un
ponticello; si ritrova l'asfalto e si affronta una rampa
ripidissima ma fortunatamente breve; si lascia sulla sinistra la
carreggiabile per le Baite Grasse di Pedruna (1917m) e si
attraversa il ruscello che scende dalla Valle di Pedruna, che
volge verso sud. Dopo una ripida rampa con fondo in cemento
con due duri tornanti si raggiungono le Baite della Pirla (1850m)
presso la bella cascata formata dal torrente per superare il
ripido gradino che sbarra la valle. Si continua in ripida
ascesa e con altri tornanti ed un pezzo ripidissimo si raggiunge
la conca di Malghera; dopo un ponticello ed un breve falsopiano
si raggiungono le baite di Malghera (1937m) che si aggirano con
un paio di ripide rampe; con buon fondo naturale si arriva al
rifugio e con un centinaio di metri pianeggianti si raggiunge il
Santuario della Madre della Misericordia o Madonna del Muschio o
Madonna della Neve (1964m), una bella chiesa che non ci si
aspetterebbe di incontrare a questa quota. Si imbocca la valle
di Sacco, che volge verso nord dominata dalla Cima di Saoseo
(3265m) e, superato il cancello con il divieto di transito per i
veicoli a motore, si procede in forte salita per 500 metri fino
alla Casera di Sacco, alpeggio dove termina il percorso
ciclabile; sentieri pedonali risalgono la bella
vallata.
(Itinerario percorso il 27/09/1997)
|