Il
passo collega Susa e la sua valle a nord con la valle del Chisone
a sud mediante una strada che è stata asfaltata solo sul
versante meridionale con l'accesso da Pourrières, mentre
restano a fondo naturale gli ultimi 8,2 Km del versante
settentrionale da Susa ed il tratto mediano tra Pra Catinat e
Pian dell'Alpe da Dépot. Il tracciato Susa-Dépot
è sempre stato il classico tracciato del Colle delle
Finestre ed è tuttora in parte a fondo naturale ma
l'asfaltatura del versante di Pourrières per il transito
del Giro d'Italia 2005 ha reso accessibile il passo anche per
strada asfaltata. I tratti non asfaltati presentano un
discreto fondo stradale, adatto alle mountain-bike ed alle
automobili normali e, in condizioni favorevoli, percorribile in
salita anche in bicicletta da corsa. L'itinerario è molto
ben segnalato fino dal fondovalle; lungo il percorso si trovano
le vecchie pietre miliari risalenti alla costruzione della strada
militare, oggi diventata strada provinciale. Le pendenze sono
molto ripide su entrambi i versanti: da Susa la salita è
molto continua e non vi è un solo metro pianeggiante,
mentre da Dépot si incontrano nella parte centrale due
lunghi tratti di falsopiano; da Pourrières il dislivello è
inferiore e la salita è interrotta da un falsopiano
centrale.
A)
Accesso NON ASFALTATO da Susa Sul
versante settentrionale da Susa (493m alla stazione ferroviaria)
si segue in leggera discesa per quasi un chilometro la statale N.
24, del Monginevro, in direzione Torino, poi ad un incrocio
(484m) si svolta su una strada asfaltata e si incontra subito un
cartello che indica la pendenza del 14%: la salita diventa subito
molto ripida, si supera la borgata di Bassa Meana, si sottopassa
la ferrovia svoltando subito dopo a sinistra e si continua con
pendenze effettivamente al 14%; fortunatamente questo tratto
risulta il più ripido dell'intero percorso. La pendenza
diminuisce e con salita moderata si raggiunge Campo del Carro
(691m), capoluogo del comune sparso di Meana di Susa; nel paese
si incontra una ripida rampa, ma davanti al municipio la strada
diventa quasi piana per 100 metri per poi riprendere a salire
moderatamente. Si esce dal paese e si svolta a destra seguendo
le indicazioni su strada che si restringe e diventa molto
tranquilla e solitaria; si entra nel bosco e si affrontano il 1°
ed il 2° tornante distanziati; con strada ancora asfaltata si
affronta una lunga serie di 29 stretti tornanti nel bosco così
fitto da formare in certi punti un'autentica galleria vegetale; i
primi tornanti sono più intervallati e più ripidi,
gli ultimi sono molto ravvicinati ma leggermente meno duri; in
discesa occorre fare attenzione ad alcune grosse buche formatesi
in mezzo all'asfalto. Numerosi tornanti sono quotati: il 3°
tornante (881m), il 4° tornante (909m), il 6° tornente
(951m), il 7° tornante (988m), il 13° tornante (1023m),
il 16° tornante (1051m), il 20° tornante (1076m), il 26°
tornante (1119m), il 27° tornante (1137m), il 31°
tornante (1185m), ultimo di questa serie. Dopo una casa
isolata si prosegue con pendenza molto dura per un lungo tratto
in costa con alcuni notevoli squarci panoramici fino al 32°
tornante (1311m), poi si ritorna verso ovest con salita
leggermente meno ripida passando ai piedi di un'impressionante
parete rocciosa, si aggira il costone del Monte Fasolino (1510m)
e si raggiunge il Colletto di Meana (1455m), dove si trova una
fontana presso una casa isolata ed ha termine il tratto
asfaltato. Su strada a buon fondo naturale si entra nella
valletta del Rio Arneirone, si affrontano due impegnativi
tornanti e si procede in moderata salita passando ai piedi della
cappella della Madonna della Neve (1602m). Si aggira la
testata della valle attraversando un ponticello e si sale con tre
ripidi ed ampi tornanti, il 35° tornante (1638m), il 36°
tornante (1707m) ed il 37° tornante (1769m) sul versante
orientale; in corrispondenza del 37° tornante sorge la
Bergerie la Casette (1771m); si procede in costa tra i pascoli
fino a sbucare nel Piano del Tiraculo, che di piano ha soltanto
il nome, perchè è un ripido vallone prativo ai
piedi del colle; si ritorna sul lato occidentale della valle
affrontando il 38° tornante (1940m), primo di una serie di 5
ripidi tornanti tra i prati ormai in vista del valico e del forte
che lo presidiava; sulla sinistra si apre la valletta dei Gran
Piani dominata dall'impressionante versante nord del Monte
Français Pelouxe (2736m). Dopo il 42° ed ultimo
tornante (2080m) di questa serie si ripassa sul lato orientale
per superare il 43° tornante (2126m), primo degli ultimi tre
durissimi tornanti che conducono al solitario valico in uno
splendido panorama: a nord domina il Rocciamelone (3538m), a sud
si apre la valle del Chisone; un cartello ed un cippo di pietra
segnalano il passo.
B)
Accesso NON ASFALTATO da Dépot Il
percorso classico che sale dal versante della Val Chisone,
classificato come strada provinciale 172, lascia la strada di
fondovalle che conduce al Colle
di Sestriere a Dépot (1078m) e sale ripido ed
asfaltato con un lungo traversone in gran parte esposto al
sole. Dopo il primo spazioso tornante si transita ai piedi
della borgata di Fondufaux (1251m); dopo il 2° tornante ed il
3° tornante si ignora a destra la diramazione sterrata per
Latta e si entra nel bosco. Il tracciato oltrepassa l'incrocio
con la pista a fondo naturale a destra per Saretto e si avvicina
allo sperone roccioso dove sorge l'imponente dispositivo dei
forti di Fenestrelle, costruiti allo scopo di bloccare la Val
Chisone nel suo punto più stretto. Si affrontano con
ripide pendenze in rapida successione il 4° tornante (1501m),
il 5° tornante (1515m), il 6° tornante (1529m), il 7°
tornante (1580m) e l'ottavo tornante sotto i piloni della funivia
ormai inattiva. Si giunge al Centro di soggiorno
Orsiera-Rocciavré (1659m), che riutilizza gli edifici
dell'ex Sanatorio Agnelli per la sede del parco e per il centro
di ricerca ambientale della regione Piemonte. La strada sale
ancora ripida per un chilometro affrontando nel bosco il 9°
tornante (1688m) fino al punto (1745m) in cui ai piedi di un
traliccio si aggira il costone poco sopra il più alto dei
forti di Fenestrelle; subito dopo si ignora a sinistra la
carreggiabile per la borgata Puy. Si continua in moderata
ascesa nel bosco fino al Pra Catinat (1785m), splendido altopiano
di pascoli, che prende il nome dal generale francese Catinat che
vi si accampò nel 1693; vi si incontra una bella fontana,
ultima possibilità di fare rifornimento d'acqua. La
strada prosegue sterrata quasi pianeggiante in costa nella bella
conca, dominata dal Monte Pelvo (2711m), in cui si trovano i
nuclei rurali di Puy e Pequerel. Dopo il bivio (1834m) per
Pequerel ed un tratto ancora facile una ripida rampa sterrata di
500 metri conduce con panorami da brivido su Fenestrelle,
visibile nel fondovalle, al forte Serre Marie (1892m); si
continua su fondo sterrato in moderata ascesa fino all'incrocio
(1954m), dove si incontra il bivio con la strada asfaltata che
sale da Pourrières nel punto in cui questa effettua il
penultimo tornante (1954m). Si sale con ripida pendenza in
costa tra i prati fino ad un tornante (2114m); poco dopo si
lascia a sinistra (2152m) la carreggiabile che si snoda sul
crinale fino a raggiungere quota 2785 ai piedi della Cima
Ciantiplagna (2849m) e discendere poi al Colle del Gran Serin
ed in breve si raggiunge il valico.
C)
Accesso ASFALTATO da Pourrières L'itinerario
asfaltato sul versante del Chisone inizia a Pourrières
(1418m), dove si lascia la strada per il Colle di Sestriere e si
imbocca la strada asfaltata che attraversa il torrente Assietta e
sale dapprima in costa e poi con alcuni tornanti. In
corrispondenza del 3° tornante si lascia a destra una strada
asfaltata per Usseaux (1416m), capoluogo comunale raggiungibile
anche con una strada che si distacca dalla strada del Sestriere 2
Km prima di Pourrières e che può fungere da
alternativa in questo primo breve tratto. Dopo il 4°
tornante si arriva tra i prati a Balboutet, la cui piazzetta con
fontana viene lasciata a destra in corrispondenza del 5°
tornante (1567m); dopo il successivo 6° tornante (1582m) si
affronta un lungo tratto in costa tra i prati con pendenze
irregolari ma sempre molto impegnative. Si entra nel bosco e,
dopo un brevissimo falsopiano, si affronta l'ampio e ripido 7°
tornante (1766m) seguito da un tratto pedalabile; la salita
ridiventa dura e supera l'ottavo tornante; 4 Km dopo Balboutet si
esce dal bosco nella grande conca di Pian dell'Alpe e si incontra
un breve falsopiano, ma subito si riprende a salire duramente
fino all'incrocio (1911m) con la strada a fondo naturale che
conduce al Colle
dell'Assietta (2472m). Si prosegue in falsopiano per 1150
metri presso l'Alpe Pintas lasciando a destra una diramazione che
conduce all'Istituto Don Bosco (1847m); dopo un ponticello
(1893m) si sale fortemente per 850 metri fino all'incrocio in
corrispondenza del 9° tornante (1954m), dove si incontra il
bivio con la strada a fondo naturale che sale da Dépot; si
tiene a sinistra e si affronta quindi l'ultimo ripido tratto
asfaltato in comune che conduce al mitico Colle delle
Finestre.
(Itinerario percorso il 31/08/1996 salendo da
Susa)
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