Il
valico collega l'Oberland bernese e la valle dell'Aare con l'alto
Vallese mediante una bella strada asfaltata, molto frequentata,
che presenta bellissimi panorami passando tra il gruppo dello
Jungfrau-Finsteraarhorn ad ovest e del Dammastock ad est. Il
percorso risulta impegnativo sia per la lunghezza della salita
sia per le ripide pendenze che si incontrano su entrambi i
versanti.
Sul lungo versante settentrionale si parte da
Meiringen (595m) e si sale con moderata pendenza a superare il
bastione boscoso che sbarra la valle e che è attraversato
solo dalle strettissime gole in cui strepita tumultuosamente
l'Aare. Dopo l'incrocio (706m) con la strada che sale a
Rosenlaui, Schwarzwaldalp ed il valico della Grosse
Scheidegg (1962m) si attraversa il Col du Kirchet (710m) e
con 3 tornanti in impegnativa discesa ed un rettilineo in piano
tra i prati si raggiunge Innertkirchen, dove dopo il ponte sul
fiume Aare si svolta a destra lasciando a sinistra la strada per
il Sustenpass
(2224m) ad un incrocio (626m) presso la stazione ferroviaria. Si
procede in falsopiano per circa un chilometro e mezzo prima di
cominciare a salire in maniera non difficile mentre la valle si
restringe; dopo una galleria in leggera discesa si riprende a
salire con impegnativa pendenza presso un ristorante; con una
breve discesina si perviene al villaggio di Boden (870m), da cui
si procede con ripidi tornanti. Dopo una galleria (984m), in
curva ma illuminata, ed un impegnativo tratto tra i boschi, si
continua in leggera salita attraversando Guttannen (1057m); la
salita ridiventa impegnativa e, dopo una breve discesa ed un
ponte (1137m) sull'Aare, si attraversa un'altra galleria e si
passa presso le grandi centrali idroelettriche del Grimsel, le
più ampie d'Europa, per buona parte sotterranee
(1310m). Con un primo ed un secondo (1347m) tornante si supera
faticosamente una parete rocciosa per raggiungere il pianoro dove
sorge l'albergo di Handegg (1404m); alla fine del pianoro si
riprende a salire con pendenza molto dura (fino all' 11%); dopo
un tornante (1461m) la strada entra in una galleria lunga più
di un chilometro e molto ripida; per ciclisti e pedoni esiste (ed
è segnalata) la vecchia strada, tuttora ben tenuta, con un
breve tratto in pavè. Si pedala quindi tranquilli in
una stretta gola in dura salita; ci si ricongiunge alla nuova
strada all'uscita della galleria in località
Chuenxentennlen (1596m), base per numerose escursioni a piedi; si
prosegue con ripidi tornanti per raggiungere la diga del
Raterichsbodensee (1767m), laghetto dalla verde acqua glaciale
che si costeggia in piano. Alla fine del lago si lascia a
destra (1778m) una stradina che va a perdersi sotto le nevi che
in questa gola si conservano anche in piena estate; con altri due
duri tornanti si raggiunge la diga che genera il lago del Grimsel
(1912m); una strada corre sulla diga e con una ripida rampa sale
al nuovo ospizio che si erge in cima ad un roccione che domina il
lago (1980m); il vecchio ospizio giace ormai sul fondo del
bacino. Dopo 300 metri piani lungo il bordo del lago la strada
riprende a salire affrontando il primo (1968m) degli ultimi
quattro ripidi tornanti che consentono di superare la parete
rocciosa prima del valico; dopo l'ultimo tornante (2118m) si
arriva alla sommità; il passo si trova su una bella sella
dove sorgono alberghi e ristoranti con vasti parcheggi; la
cappella dedicata a San Cristoforo sorge su un dosso in posizione
dominante. Si gode una bella visione sulle montagne
circostanti, in particolare verso sud; una strada asfaltata sale
all' Oberaar-see
(2389m) a senso unico alternato regolato da una tabella
oraria.
Sul versante vallesano la salita ha inizio ad
Oberwald (1368m), centro turistico e stazione allo sbocco
occidentale del traforo ferroviario del Furka all'estremità
di un lungo altopiano nell'alto Vallese; la strada sale subito
nel bosco con pendenza dapprima moderata e poi più
impegnativa; dopo il 1° tornante si sottopassa il tracciato
della vecchia ferrovia a cremagliera del Furkapass e si affronta
il 2° tornante (1489m); dopo l'ampio 3° tornante si
incontra un albergo-ristorante, subito seguito dallo stretto 4°
tornante (1569m). In falsopiano si entra in una stretta gola
ma, dopo una breve galleria in pavè, si riprende a salire
duramente mentre di fronte appaiono i sei spettacolari tornanti
conclusivi del Grimselpass; si affrontano i ravvicinati 5°
tornante e 6° tornante (1689m) e si cambia versante
attraversando su un ponte (1713m) il Rodano che scorre in una
stretta e profonda gola con alcune cascatelle. Dopo il 7°
tornante si esce dalla gola e si entra nella conca di Gletsch, si
attraversano la ferrovia ed il Rodano (1755m) e con un breve
falsopiano si perviene al villaggio di Gletsch (1757m), nodo
stradale alla confluenza della strada del Furkapass
(2431m); un tempo l'abitato era sfiorato dal ghiacciaio, oggi
fortemente ritiratosi. Si svolta a sinistra e si sale con
forti pendenze su strada ampia e ben strutturata che guadagna
quota con 6 tornanti che presentano un panorama eccezionale sul
Dammastock (3630m) col ghiacciaio del Rodano e sul passo e la
strada del Furka che si snoda sull'opposto versante della
vallata; sono quotati l'ottavo tornante (1818m) ed il 12°
tornante (1991m); dopo il 13° tornante (2063m) si percorre un
lungo rettilineo, si incontra il cartello di valico, si piega a
destra, si superano alcuni bar e ristoranti, si costeggia in
piano un ameno laghetto, il Totensee, e si arriva al
Grimselpass.
(Itinerario percorso il 06/08/1986 salendo
dal versante nord e il 14/07/2007 salendo dal versante sud)
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