Il
più alto valico interamente situato in territorio svizzero
collega il Ticino ed il Vallese attraverso la Val Bedretto,
laterale della Val Leventina, e l'Aeginatal, laterale della valle
del Rodano e si apre tra il Pizzo Gallina (3061m) a nord e il
Nufenenstock (2865m) a sud. La strada è stata
inaugurata nel 1969 e si presenta larga ed agevole, con un buon
fondo e poche curve, ma risulta caratterizzata da pendenze molto
dure su entrambi i versanti ed è percorsa da un traffico
considerevole, soprattutto nei giorni festivi; attraversa due
valli poco popolate in uno scenario di grandiosi panorami sulle
montagne ticinesi e sulle Alpi bernesi, a contatto di una natura
ancora in gran parte incontaminata. L'ampia sella di valico è
divisa in due da una piccola cima (2500m) e presenta due passi,
quello stradale (2478m) a nord ed il Passo Vecchio della Novena
(2440m) a sud dove transitava la vecchia mulattiera, già
utilizzata in epoca medievale, raggiungibile con un sentiero dal
passo stradale.
Sul versante ticinese appena prima del
centro di Airolo (1173m) si lascia la strada del Passo
del San Gottardo (2108m) e si scende fino alla stazione
ferroviaria (1141m), poi si effettua un ampio giro passando
presso l'imbocco del traforo automobilistico, si attraversa il
Ticino, si incrocia l'autostrada che sale al Passo del San
Gottardo, si affronta il 1° tornante, si passa davanti alla
stazione della funivia di Airolo e si oltrepassa l'accesso
all'autostrada. Si inizia a salire con pendenza moderata
oltrepassando i piccoli villaggi di Cioss di Fuori (1208m), Cioss
di Dentro (1256m), Fontana (1281m) ed Ossasco (1313m), mentre si
possono osservare sul versante settentrionale della valle gli
arditi viadotti dell'autostrada del San Gottardo; in mezzo alla
valle scorre il Ticino, limpido torrente gorgogliante, ben
diverso dal maestoso fiume padano. Una strada secondaria sulla
destra attraversa il fiume e raggiunge gli abitati di Villa
(1362m), Bedretto (1402m) e Ronco (1476m), mentre si affrontano i
primi duri strappi, sia pur intervallati da brevi tratti ancora
facili, e la vegetazione assume un aspetto sempre più di
alta montagna; dopo aver attraversato per la terza volta il fiume
il tracciato supera l'incrocio (1476m) con la strada che transita
da Ronco. Dopo All'Acqua (1613m), base per numerose escursioni
a piedi, la salita diventa costantemente molto dura; dopo due
tornanti molto ravvicinati si incontra l'unico breve falsopiano
in località Cantina di Cruina (1902m) mentre scompare la
vegetazione di alto fusto e restano solo prati e cespugli. Si
affrontano i duri 4° tornante (2002m) presso l'Alpe di Cruina
e 5° tornante (2098m) e si percorre un ripido traversone sul
versante settentrionale della valle ai piedi del Pizzo Nero
(2903m). Con pendenza sempre impegnativa si affrontano il 6°
tornante (2338m), il 7° tornante, l'ottavo tornante ed il 9°
tornante (2410m) ed infine con pendenza moderata si percorre
l'ultimo tratto che conduce al valico. Il passo è una
sella rocciosa dove si trovano due pescosi laghetti dai quali
nasce il Ticino; al centro gli stemmi di Ticino e Vallese
segnalano il confine fra i due cantoni; vi sorge un ristorante e
vi si trova ampio spazio per il parcheggio. Il panorama è
eccezionale: a nord vicinissimi il Pizzo Gallina (3061m), col suo
dente aguzzo, ed il Blasenhorn (2277m) col suo piccolo
ghiacciaio; a sud-est le vette della catena meridionale della Val
Bedretto; a sud la Punta di Valrossa (2969m); a sud-ovest il
Blinnenhorn (3374m) col suo grandioso ghiacciaio; ad ovest, più
lontano, il Finsteraarhorn (4275m) con le numerose vette e i
vasti ghiacciai del suo gruppo.
Sul versante vallesano il
tracciato parte da Ulrichen (1346m) attraversando in piano la
larga valle ove scorre il Rodano, dominata dalla mole del
Dammastock (3630m); dopo aver attraversato il passaggio a livello
della ferrovia Briga-Andermatt si raggiunge Zum Lock (1359m),
gruppo di caratteristiche case in legno, dove la strada inizia a
salire con due duri tornanti. Si penetra poi in ripida ascesa
nella stretta, boscosa e solitaria Aeginatal e si attraversa il
torrente al 1° ponte, il Kittbrucke (1536m), subito seguito
da un tornante. Dopo aver superato il cartello di quota 1603m
si esce dal bosco e si incontra un tratto di salita moderata con
strada rettilinea che costeggia in mezzo ai pascoli il torrente
che si riattraversa al 2° ponte (1759m). Si sale con
pendenza molto dura in costa mentre di fronte appare la grande
diga che genera il Lago di Gries; passando tra due roccioni
presso una baita si respira per pochi metri prima di riprendere
la ripida ascesa; in un ambiente ormai di alta montagna si passa
presso un'isolato edificio della società elettrica e si
affronta il primo (1995m) dei durissimi 10 tornanti con i quali
la strada si inerpica fino al Passo di Novena lungo una grandiosa
parete rocciosa. I primi tornanti sono distanziati mentre gli
ultimi sono ravvicinati; in corrispondenza del 9° tornante
(2303m), quando manca 1,9 Km al valico, si lascia a destra una
stradina asfaltata che in 1,7 Km conduce alla diga che genera il
Lago di Gries
(2387m) in uno splendido scenario. Dopo il bivio si continua
con pendenza sempre molto dura, si supera l'ultimo tornante e
finalmente si raggiunge il passo.
(Itinerario percorso il
07/08/1986)
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