Il
Passo del San Gottardo rappresenta una delle principali vie di
comunicazione europee ed è sicuramente il più
importante valico della Svizzera, vera porta di transito tra il
Ticino e l'Italia a sud ed il centro della Confederazione e la
Germania a nord. Il colle risulta privo di storia in epoca
romana a causa delle insormontabili difficoltà presentate
dalle gole della Reuss e dalle sponde a picco del lago di
Lucerna; nel corso del Medioevo cominciò ad assumere
un'importanza sempre crescente fino a diventare una delle vie di
comunicazione più frequentate delle Alpi. Nel corso dei
secoli furono continuamente apportate modifiche e miglioramenti
al percorso; nel 1830 fu infine conclusa la costruzione della
carrozzabile sul tracciato ancor oggi seguito. Fra il 1872 ed
il 1880 fu scavata la galleria ferroviaria a doppio binario fra
Airolo e Goschenen, lunga 15 Km, e nel 2016 è stato
inaugurato il traforo di base lungo 57 Km tra Bodio ed
Erstfeld. In anni recenti è stata costruita la nuova
strada che sul versante sud affianca il vecchio tracciato della
Val Tremola assumendo carattere di autostrada da Airolo al Motto
Bartola per diventare poi strada ordinaria con alcune lunghe
gallerie; poco dopo il valico, sul versante nord, la vecchia e la
nuova strada confluiscono in un'unica moderna arteria; il vecchio
tracciato, senza gallerie e con il fondo in gran parte in pavè
(12 Km complessivi tra salita e conca del valico) è
obbligatorio per i ciclisti. Nel 1981 infine è stato
aperto al traffico il traforo automobilistico fra Airolo e
Goschenen, lungo 16918 metri, che consente un completo e rapido
collegamento autostradale tra nord e sud.
Sul versante
meridionale da Biasca (301m), alla confluenza della strada del
Passo del
Lucomagno (1916m), si procede quasi in piano superando
Pasquerio, Pollegio (296m) e Bodio (321m) ed in leggera ascesa si
raggiunge Giornico (391m), storico paese con notevoli monumenti,
famoso per la battaglia del 1478, quando la sconfitta dei
Milanesi valse agli Svizzeri la conquista del Ticino. Dopo
Giornico lla valle si restringe e la strada sale moderatamente
fino al 1° tornante, poi si supera la località
Biaschina e dopo il 2° tornante la salita diventa ripida
(pendenza fino al 10%) e sfiora la ferrovia che presenta diversi
viadotti ed alcune gallerie elicoidali; si percorre una gola
rocciosa dove il Ticino scorre tra massi ciclopici. Dopo aver
sottopassato l'autostrada la salita diventa moderata e si
percorre un tratto affiancati alla ferrovia che si sottopassa
appena prima di entrare in Lavorgo dove la strada diventa quasi
piana; si passa davanti alla stazione ferroviaria (615m) e si
procede senza difficoltà nella valle piuttosto chiusa;
quando la valle si riapre nell'ampia conca di Faido si supera lo
svincolo autostradale (661m) e si lascia sulla destra il paese di
Chiggiogna, si affronta una breve ripida rampa, si procede
tranquillamente fino a Faido e si arriva in centro (711m) al
paese con una leggera discesa. Si sale sensibilmente passando
davanti alla chiesa parrocchiale e tra gli edifici della parte
settentrionale del centro abitato ma davanti ad una casa di
riposo la salita si interrompe e si prosegue in falsopiano fino a
Polmengo (754m). Dopo aver sottopassato (785m) la ferrovia il
tracciato si impenna con una ripida rampa dalla pendenza prossima
al 10% fino al ponte sul Ticino (793m), poi si penetra in
impegnativa salita nelle gole del Dazio Grande o di Piottino:
dopo aver riattraversato il fiume (865m) il percorso presenta due
tornanti seguiti da una galleria di 200 metri, in curva ma ben
illuminata, ed una ripida rampa che raggiunge l'edificio del
Dazio Grande (949m) dove si sbuca nella conca di Rodi Fiesso
(942m). Si procede in falsopiano nella valle ampia e verde
attraversando gli abitati sparsi di Ambrì (980m) e Piotta
(1006) fra i quali si trova la stazione ferroviaria (987m); dopo
aver costeggiato l'ampio autogrill “San Gottardo Sud”
si sovrappassa l'autostrada e si comincia a salire moderatamente
lungo il versante orientale della valle; si percorre una galleria
(1107m) di 150 metri in corrispondenza di una breve gola rocciosa
ed in sensibile salita si arriva ad Airolo (1173m nella piazza
del municipio), importante centro di comunicazioni posto alla
testata della Val Leventina, dove si trovano le imboccature
meridionali dei trafori ferroviario ed automobilistico del San
Gottardo; ad ovest si apre la Val Bedretto che si può
risalire fino al Passo
di Novena (2478m); nella strada principale poco prima della
chiesa si trova una fontana. Dopo Airolo si sale moderatamente
per alcune centinaia di metri costeggiando l'autostrada che sale
al passo; in corrispondenza del primo tornante (1257m) si trova
uno svincolo che permette l'accesso in autostrada ed i ciclisti
devono fare attenzione a non imboccarlo. Si continua con
impegnativa pendenza e strada ben asfaltata e con due ampi
tornanti ravvicinati si raggiungono una caserma e la locanda
"Fondo del bosco"; in corrispondenza del 5°
tornante si incontra il Forte Foppa (1340m); dal 6° al 10°
tornante si incontra un fondo in pavè interrotto da brevi
tratti asfaltati; tra il 7° tornante (1423m) e l'ottavo
tornante (1460m) si transita con un ponte sopra
l'autostrada. Dopo il 10° tornante si procede su asfalto e
si arriva alla conca del Motto Bartola (1532m), dove si trovano
una caserma ed un incrocio che consente di immettersi
sull'autostrada che qui diventa strada ordinaria; per imboccare
il vecchio percorso fortemente consigliato ai ciclisti occorre
seguire la freccia "Tremola – San Gottardo"
nonché le piccole indicazioni del tracciato per
biciclette". Si affrontano l'undicesimo tornante (1589m)
ed altri due duri tornanti col fondo a lastroni di cemento
rimanendo sul fianco della Val Leventina, poi si attraversa tutta
la conca e si raggiunge una costruzione in località Motto
di Dentro (1687m) dove inizia il tratto con fondo stradale sempre
in pavè per 5,4 Km fino all'ospizio che risulta molto
impegnativo sia in salita che in discesa. Si penetra nella
stretta Val Tremola, dove ampie masse nevose possono resistere
anche in piena estate, e si attraversa il torrente al Ponte di
Mezzo (1729m), poi si affrontano 24 stretti e continui tornanti
che consentono allo spettacolare tracciato di guadagnare quota;
sono quotati il 23° tornante (1837m) ed il 29° tornante
(1938m). Dopo il 37° ed ultimo tornante si percorre il
ponticello (2028m) sul torrente Sella e si raggiunge il Lago dei
Morti, il più basso dei laghetti del San Gottardo; si
entra nella conca del valico e con un'ultima dura rampa si
raggiunge l'ospizio (2091m) presso il quale sorgono il museo
storico del San Gottardo ed il monumento all'aviatore Guex e si
trova lo svincolo che consente di immettersi sulla nuova
strada. Si costeggia in piano il Lago della Piazza e con una
breve rampa ancora sul pavè si raggiunge la sommità
del passo a 2108 metri di quota presso il Lago di San Carlo. Il
valico è un'ampia sella, costellata di laghetti e
circondata da nude montagne, aperta tra il Monte Prosa (2737m) ad
est ed il Monte La Fibbia (2742m) ad ovest; sul versante
orientale si distacca la strada che conduce in breve al Passo
Scimfuss (2238m).
Sul versante settentrionale il
percorso inizia ad Altdorf (458m), capoluogo del cantone di Uri,
oppure, tre chilometri a nord, a Fluelen (436m), centro turistico
all'estremità meridionale del lago di Lucerna o dei
Quattro Cantoni. La strada si snoda nell'ampia vallata della
Reuss con aspetto tipico di fondovalle, quasi sempre in piano o
leggera salita, con due brevi contropendenze a Schattdorf (464m)
e Silenen (539m); dopo aver superato Amsteg (522m) si comincia a
salire con forti pendenze fino ad Intsch, poi si scende
leggermente ed in falsopiano si percorre una stretta gola che
precede la conca di Gurtnellen (741m). Si prosegue con salita
discontinua e valle che tende a restringersi; dopo Wiler si
raggiunge Wassen (916m), dove si incontra il bivio per il
Sustenpass
(2224m); la salita continua moderata con qualche contropendenza,
poi diventa decisamente impegnativa nella stretta e boscosa
vallata dove si costeggiano e si intersecano strada, autostrada e
ferrovia del San Gottardo; in forte salita si perviene a
Goschenen (1101m), estremità settentrionale dei
trafori. Si penetra nelle strette, rocciose e pittoresche gole
di Schollenen che si risalgono con ripidissimi tornanti correndo
spesso in semigallerie paravalanghe: dopo i ravvicinati 1 e 2°
tornante (1193m) si percorre una prima semigalleria, poi si
attraversa il fiume e si affronta il 3° tornante (1242m),
seguito da una lunga semigalleria paravalanghe; dopo il 4°
tornante (1327m) si superano altri 3 tornanti ravvicinati e si
entra in una semigalleria che al suo termine presenta una vera
breve galleria. Si attraversa il fiume su un ponte (1405m), si
percorre una breve galleria ed una lunga semigalleria
paravalanghe e si sbuca nella conca di Andermatt (1447m); prima
del centro abitato si devia a destra lasciando la strada che lo
attraversa e prosegue per l'Oberalp-pass
(2044m). Si procede in falsopiano in mezzo ai pascoli
incontrando la ferrovia Briga-Coira e si raggiunge Hospental
(1493m), dove si lascia verso ovest la strada del Furkapass
(2431m); la quota si riferisce all'incrocio tra le strade del
Passo del San Gottardo e del Furka, mentre il centro del paese
risulta quotato 1456m. Si s sale su strada larga e ben
strutturata con pendenze molto impegnative che effettua un ampio
tornante; con una breve galleria (1559m) si lascia la conca di
Andermatt imboccando la valle della Gotthardreuss e si continua
in impegnativa ascesa fino alla locanda di Matteli (1791m), dopo
la quale la salita diventa più ripida mantenendosi sempre
asfaltata. Al Bruggloch (1903m) occorre scegliere se seguire
la nuova strada in lastroni di cemento oppure la vecchia strada
in pavè, più stretta; la strada moderna , più
trafficata, si snoda lungo il versante orientale del vallone con
pendenze impegnative percorrendo lunghe gallerie paravalanghe
mentre la strada vecchia si snoda sempre con salita molto
impegnativa e supera la Cascina di Rodont (1969m) ed il Ponte di
Lucendro (2017m); quando i due tracciati si incontrano la
pendenza diventa facile ed in breve si raggiunge la sommità
del passo.
(Itinerario percorso il 30/07/1995 su entrambi
i versanti, il 01/10/2011 solo dal versante sud)
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