Il
Passo di Pinei/Panider Sattel collega mediante una panoramica
strada asfaltata la Val Gardena con la parallela valle di
Castelrotto mediante una strada asfaltata e panoramica che
presenta tratti di salita molto dura.
A Ponte Gardena
(470m) si lascia la strada statale N. 12, del Brennero, per
attraversare il ponte sull'Isarco e raggiungere una rotonda sopra
la ferrovia dove si lascia a destra la strada per Castelrotto ed
a sinistra la strada per il centro del paese e si imbocca una
moderna galleria di 400 metri, illuminata che passa sotto il
Castel Trostburg che controlla l'accesso alla Val Gardena. La
vecchia strada che dopo il centro del paese percorreva lo stretto
imbocco della Val Gardena è stata ormai chiusa al traffico
ed abbandonata; in alternativa è possibile raggiungere il
centro del paese ed imboccare sulla sinistra della chiesa la
strada provinciale 82 che transita presso la stazione ferroviaria
e sale a tornanti fino a raggiungere la strada statale che sale
da Chiusa verso la Val Gardena e che incontra alla rotonda di
Pontives il tracciato diretto da Ponte Gardena. Dopo la
galleria si percorre la stretta e boscosa parte conclusiva della
Val Gardena salendo per 2 Km con pendenza sensibile ma costante;
dopo aver attraversato il torrente si incontrano strappi ripidi
(pendenza fino al 12%) alternati a tratti pedalabili. La valle
diventa più larga e popolata; dopo un albergo isolato al
Km 6 si incontra un tratto con pendenza al 14%; si continua con
severe pendenze fino alla frazione di San Pietro Valle/St Peter
Tal (969m); si prosegue ripidamente con pendenza segnalata al 13%
fino alla rotonda in località Pontives (1109m) con la
strada che sale da Chiusa e che risulta più frequentata
dal traffico automobilistico; in leggera ascesa si attraversa la
gola di Pontives, detta "Porta Ladina" perchè a
monte di essa viene parlato l'idioma ladino, e si sbuca
nell'ampia conca di Ortisei (1234m). Si costeggia il centro di
Roncadizza/Runggaditsch (1140), frazione di Castelrotto, si
lascia a sinistra una diramazione per Ortisei ovest e si arriva
prima di Ortisei ad un incrocio ben segnalato dove si svolta a
destra e si percorre subito una galleria lunga 100 metri; si sale
con pendenza impegnativa ma con qualche tratto che consente di
rifiatare; si incontra sulla destra una stradina alternativa che
sale asfaltata e molto ripida da Roncadizza. Si continua con
il passo ben visibile di fronte e si affrontano due duri tornanti
con ottimo panorama retrospettiva sulla conca di Ortisei e la Val
Gardena; dopo il bivio per Bulla/Pufels (1481m) si incontra una
brevissima contropendenza seguita da una ripida rampa di 200
metri con pendenza segnalata al 15% fino ad un lussuoso albergo;
la pendenza diminuisce e si affrontano nel bosco gli ultimi 500
metri che conducono al passo. La sommità del valico,
immersa nei boschi, risulta molto meno panoramica dei percorsi di
accesso; una stradina pianeggiante si dirige verso sud e
raggiunge in breve un albergo-ristorante a 4 stelle.
Anche
il tracciato dal versante di Castelrotto parte come il primo
dalla rotonda di Ponte Gardena (470m) ma imbocca la strada
provinciale 24 per Castelrotto che scende leggermente lungo la
ferrovia prima di imboccare in moderata ascesa una galleria
illuminata lunga 468 metri; dopo la galleria la salita diventa
progressivamente più impegnativa e dopo 2 Km dalla rotonda
decisamente dura mentre il tracciato si snoda sul versante
orientale della valle dell'Isarco con ampio panorama sul
fondovalle dove si vedono il fiume, la strada statale del
Brennero e l'autostrada. Si incontra un cartello “Castelrotto”
che non deve trarre in inganno perché indica l'inizio del
territorio comunale mentre siamo ancora all'inizio della salita e
bisogna affrontare la parte più difficile. Dopo 3 Km di
salita il percorso piega a sinistra entrando nell'ampia conca di
Sant'Osvaldo; dopo 2 brevi semigallerie paravalanghe di 50 e 150
metri si raggiunge l'incrocio dove si lascia a destra una
stradina asfaltata per Sant'Osvaldo/St.Oswald (743m) e San
Vigilio/St.Vigil e subito dopo si affrontano due tornanti
ravvicinati tra i quali è possibile rifiatare
brevemente. Dopo il 2° tornante però la pendenza
diventa ripida e si imbocca una galleria di 435 metri, scavata
nella roccia e leggermente in curva, ma ben illuminata, al cui
sbocco si transita su un ponticello all'inizio di una gola
strettissima, impervia e verdissima che si risale
faticosamente. Ad un incrocio si lascia a sinistra la
diramazione per Tisana/Tisens (925m) e Tagusa/Tagusens (932m) e
subito dopo si effettua un tornante dove la pendenza diminuisce
leggermente pur mantenendosi sempre molto impegnativa. Si
percorre una stretta valletta boscosa uscendo poi tra ampie
praterie; si superano un tornante e subito dopo un gruppo di case
un altro tornante dove si trova un incrocio: a sinistra si
raggiunge direttamente il centro di Castelrotto con una strada a
traffico limitato mentre la strada provinciale continua verso
Siusi al cospetto dello Sciliar e sfiorando le case sparse di
Telfen-Lanzin arriva alla rotonda (1082m) tra Siusi e Castelrotto
dove incontra il tracciato che sale da Prato all'Isarco a Fié
a Sciliar ed a Siusi; 250 metri a sud della rotonda verso Siusi
inizia la dura ascesa per l'Alpe di Siusi; questo tracciato,
anche se molto trafficato, può essere un'alternativa; per
la descrizione vedi Alpe
di Siusi (2014m). Alla rotonda si svolta a sinistra e si
scende leggermente fino a Castelrotto (1060m); nella piazza della
chiesa e del municipio si trova una bella fontana. Si continua
a scendere fino alla fine del paese e si riprende a salire
dapprima moderatamente e poi con una ripida rampa con pendenza
massima segnalata al 16% prima di incontrare un tratto facile; si
riprende a salire alle pendici della Bullaccia con tratti dalle
pendenze molto impegnative intervallati da qualche pezzo più
agevole in mezzo ad ampie praterie costellate di edifici. Si
raggiunge la località San Michele (1280m), da dove si gode
un panorama molto ampio sulla conca di Castelrotto e sulle
montagne che circondano Bolzano, ed in forte salita si entra nel
bosco; finalmente la pendenza diminuisce e costeggiando un prato
si raggiunge il passo.
(Itinerario percorso il giorno 8
settembre 2016 salendo da Castelrotto e scendendo dalla Val
Gardena)
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