La
località si trova alla testata della Valle dei Forni,
stretta e pittoresca valle laterale della Valfurva che si dirige
alle pendici del Monte Cevedale nel Parco Nazionale dello
Stelvio, e risulta raggiungibile mediante una stretta strada
asfaltata che presenta nel finale pendenze impressionanti al
limite della ciclabilità.
A Bormio (1201m) si
imbocca la Valfurva in moderata salita seguendo le indicazioni
per il Passo di Gavia; dopo il barocco santuario ottagonale della
Madonna della Misericordia si sale ripidamente al borgo di Uzza
(1307m); in leggera discesa e poi in falsopiano si attraversano
senza soluzione di continuità gli abitati di San Nicolò
(1319m) e Sant'Antonio (1339m), sede del comune di Valfurva, dove
si incontra un breve tratto di pavè; in tutte le tre
frazioni si trovano fontane utili per approvvigionarsi
d'acqua. Dopo un tratto di leggera ascesa la strada entra in
una gola boscosa in dura salita ma con tracciato largo, ben
asfaltato e senza curve difficili: è un tratto che si
presta a forti velocità in discesa; dopo una semigalleria
paravalanghe si procede con forte ascesa intervallata da brevi
tratti di falsopiano fino a Santa Caterina Valfurva (1738m),
località turistica in splendida posizione ai piedi del
Cevedale. All'inizio del paese si svolta a sinistra seguendo
le indicazioni per strada dei Forni e si abbandona la strada del
Passo di
Gavia; in alternativa solo in bicicletta si arriva nel
centro, si svolta a sinistra entrando nell'area pedonale, si
passa un ponte e si svolta a destra; si supera la stazione di
pagamento del pedaggio per i veicoli a motore e si percorrono
1500 metri in falsopiano superando un grosso campeggio ed
entrando nella Valle dei Forni. La strada diventa molto
stretta e si impenna con pendenze impressionanti (18/20%) per
circa un chilometro percorso interamente al sole tra i prati
superando la località Capucc (1799m). Presso una baita
in località Miravalle (1879m) la salita diventa più
ragionevole: benchè sia sempre molto impegnativa sembra
quasi facile rispetto al terribile tratto precedente. Si entra
nel bosco raggiungendo la località Molinelli (1943m), dove
si trova un'area attrezzata per pic-nic presso una cascata; dopo
un brevissimo tratto facile la salita ridiventa molto dura e si
affrontano due ripidi tornanti. Dopo un tratto di forte ascesa
si affronta una breve ma sensibile discesa seguita da una rampa
progressivamente più dura fino ad arrivare con pendenza
micidiale alla località Campec (2061m), dove sorge il
rifugio Stella Alpina di fronte al quale si può rifiatare
per brevissimo tratto. Si vede di fronte l'albergo dei Forni,
ma il tratto finale è terribile: dopo un tratto di salita
molto dura si affronta un micidiale rettilineo al sole e due
stretti e ripidissimi tornanti che conducono nella conca ai piedi
dell'albergo dove termina la strada asfaltata. Passando tra
due roccioni si scende brevemente su buon fondo naturale e si
arriva alla zona dei parcheggi; tenendo a sinistra si affronta la
ripida rampa che in 300 metri dalla fine dell'asfalto porta
all'ingresso dell'albergo. Il panorama è entusiasmante:
sulla destra si ammira la Vedretta dei Forni, il più
esteso ghiacciaio del gruppo Ortles-Cevedale, sulla sinistra la
cima innevata del Monte Cevedale (3769m). Dopo l'albergo due
stradine non asfaltate molto difficili conducono rispettivamente
in Val
Cedec (2832) ed al Rifugio
Branca (2487m).
(Itinerario percorso il 03/07/1999 ed
il 06/08/2015)
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