Il
valico è situato sul crinale tra la Valtellina e l'alta
Val Camonica ed è attraversato da una strada asfaltata,
seppur stretta e difficoltosa, che sale da Edolo attraverso la
valle del Mortirolo, laterale della Val Camonica, supera il passo
e corre a lungo in costa sul versante valtellinese per tornare
nella valle camuna di Corteno e scendere al Passo
dell'Aprica (1176m) attraverso il pianoro di Trivigno. La
salita da Edolo risulta costante e molto dura mentre dall'Aprica
si incontrano tratti ripidi alternati a considerevoli discese e
lunghi falsopiani; non sono pertanto da considerare come
indicative le pendenze medie sopra riportate per questo
versante. Il percorso si snoda in un ambiente bellissimo di
boschi e prati ancora incontaminati con splendidi panorami
sull'Adamello, le Alpi Orobie e le montagne valtellinesi
culminanti nel Bernina. La strada risulta interamente
asfaltata, ma risulta molto stretta ed in alcuni tratti priva di
protezione verso valle; il traffico automobilistico è
scarso, soprattutto nella parte più elevata. La
vicinanza di Edolo al Passo dell'Aprica consente al ciclista di
salire da un versante e scendere dall'altro completando
facilmente l'anello; per chi è bene allenato risulta di
maggiore soddisfazione la salita da Edolo con discesa
sull'Aprica. Una premessa toponomastica è
indispensabile: l'ampia sella del Mortirolo o della Foppa aperta
tra il Dosso Signeul (1954m) a nord e la Cima Verde (2410m) a sud
presenta due passi separati da una piccola altura; a nord
denominiamo Passo del Mortirolo (1852m) il valico che collega
direttamente le due valli mentre a sud denominiamo Passo della
Foppa (1889m) il valico che viene attraversato da una strada che
coincide quasi completamente con l'accesso al Passo del Mortirolo
sul versante bresciano ma sul versante valtellinese invece si
snoda stretta ed estremamente panoramica in costa e procede a
saliscendi fino alla conca di Trivigno, da dove si può
scendere a Tirano o al Passo dell'Aprica (1176m); questo percorso
è sicuramente consigliato per la discesa. A nord del
Dosso Signeul è segnalato dalle carte un Passo del
Mortirolo (1894m) percorso solo da sentieri pedonali.
Sul
versante camuno da Edolo (699m) si segue la frequentata strada
che conduce al Passo
del Tonale (1883m) con salita moderata ma costante; dopo due
ampi tornanti (783m e 787m) ed un albergo-ristorante isolato
(822m) si incontra l'incrocio ben segnalato (891m) per Monno ed
il Passo del Mortirolo dove si svolta a sinistra affrontando una
dura salita dapprima in costa; sulla sinistra si nota l'antico
Santuario di San Brizio, raggiungibile con un sentiero. Dopo
un chilometro si affronta il 1° tornante (972m) tra i prati
della bella conca di Monno e dopo il 2° tornante (987m) si
costeggia il cimitero e si raggiungono le prime case di Monno; in
corrispondenza del 3° tornante (1017m) si lascia a sinistra
un primo accesso al centro di Monno che viene evitato dalla
strada provinciale 81. Dal 4° tornante (1032m) si gode una
bella vista sul centro abitato di Monno, dominato dalla chiesa
parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (1063m) e, più in
alto, dalla chiesa di San Sebastiano (1117m); presso un
parcheggio si effettua il 5° tornante (1059m) lasciando a
sinistra il tracciato principale con diritto di precedenza che
entra nel centro del paese. Si affronta il 6° tornante
(1070m) e si transita nella parte alta del centro abitato uscendo
dal paese con una dura rampa seguita da un falsopiano tra i
prati. Con un tratto ripidissimo si entra nel bosco seguendo
la stretta valle del Mortirolo; dopo il 7° tornante (1227m),
in corrispondenza del quale si lascia a sinistra l'antica
mulattiera del Mortirolo, la salita ridiventa pedalabile e
ritorna verso la Val Camonica dominata dal massiccio
dell'Adamello; dopo l'ottavo tornante (1355m) la strada continua
molto dura con numerose curve nel bosco per un lungo tratto
finché non si ritorna alti in costa nella valle del
Mortirolo. Con salita moderata ed un tratto di falsopiano si
raggiunge la grande conca prativa del Mortirolo, costellata di
casolari e baite sparse. Si attraversa il torrente Ogliolo di
Monno al Ponte di Palu (1633m), dopo il quale sulla destra si
incontra una fontanella con acqua di sorgente; all'improvviso la
salita riprende terribile con una serie di stretti e continui
tornanti tra i prati: si affrontano ravvicinati il 9°
tornante (1651m), il 10° tornante, l'undicesimo tornante, il
12° tornante (1676m), il 13° tornante ed il 14°
tornante. Si incontra un bar-ristorante di fronte alla
cappella di San Giacomo (1710m) che sorge presso il 15°
tornante ed in corrispondenza del 16° tornante (1716m) si
lascia sulla destra la caserma del Mortirolo. Si affrontano i
ripidi 17°, 18° e 19° tornante (1758m) e subito dopo
si sfiora a sinistra il moderno bar-ristorante Belvedere. La
strada procede con altre dure rampe fino alla trattoria Mortirolo
(1812m); dopo 150 metri si raggiunge un incrocio (1823m) dove si
lascia a destra la strada per il Passo
Carette di Val Bighera (2087m). Si procede a strappi con
falsopiani e dure rampe oltrepassando l'incrocio (1824m) dove si
lascia a sinistra la pista a fondo naturale a traffico
regolamentato che scende al Lago del Mortirolo (1779m), sulle cui
sponde sorge un rifugio, e si raggiunge un bivio (1851m): si
lascia a destra la strada che in 200 metri raggiunge il Passo
del Mortirolo (1852m) e si tiene a sinistra. Con pendenza
moderata si raggiunge il Passo della Foppa (1889m), sella
solitaria con splendida vista sull'Adamello da una parte e sulle
Alpi Retiche dall'altra.
Dal Passo dell'Aprica si segue la
strada per Edolo in discesa per 1,4 Km fino all'incrocio a quota
1142m dove si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per
Trivigno e si sale con impegnativi tornanti e strada piuttosto
stretta fino a superare un crinale immettendosi in una valletta;
si procede in falsopiano per circa 700 metri fino ad un
ponticello (1353m) e si arriva a Pian di Gembro (1371m), dove si
trova un bar-ristorante. Si continua a salire moderatamente
fino ad un bivio (1427m) dove si lascia a sinistra la strada per
il Passo
di Santa Cristina (1405m) e si continua a lungo tra i boschi
alternando momenti di forte ascesa a tratti di falsopiano. Si
percorre una valletta boscosa e si aggira un costone e si
incontra una breve e moderata contropendenza che conduce
all'incrocio (1600m) dove si lascia a sinistra la strada che sale
direttamente da Tirano. Si percorre la vasta conca di Trivigno
superando in forte salita la chiesa di San Gaetano (1698m) e
varie costruzione sparse; gli edifici più alti si trovano
presso un bivio (1780m); si sale ripidamente lungo le pendici
occidentali del Monte Padrio con ampia vista sul massiccio del
Bernina poi ci si porta sul lato meridionale del monte fino a
quota 1863m. Si scende dolcemente in costa con vista stupenda
sull'Adamello e le Alpi Orobie fino al Valico
di Baite Salena (1798m), dove si lascia a destra la strada
diretta per Edolo (sconsigliabile per la discesa per le sue
terribili pendenze). Si scende ancora moderatamente nel bosco
poi si riprende a salire nella valle di Corteno fino al Passo del
Picco (1870m) ai piedi del Sasso del Picco (1934m); dopo un
costone si scende con una ripida rampa seguita da un falsopiano e
da un'altra ripida rampa in discesa; presso un laghetto al Passo
di Guspessa (1824m) si incontra un punto di ristoro e si penetra
in alcune incantevoli vallette laterali riprendendo a salire
decisamente con quattro tornanti. Ci si porta sul versante
valtellinese mentre riappare anche il Bernina; si continua in
costa tra splendidi boschi con alcuni saliscendi; nella zona più
rocciosa occorre fare molta attenzione per la presenza di sassi e
ghiaia sulla sede stradale; nei tratti più aperti si vede
il fondovalle (1400 metri più in basso) tra Tirano e
Grosio, solcato dal nastro argenteo dell'Adda. Con un ultimo
tratto quasi pianeggiante si raggiunge il Passo della
Foppa.
(Itinerario percorso il 09/07/1988 salendo da Monno
e scendendo all'Aprica)
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