Il
valico, sito alle pendici del Monte Penice (1460m), collega
l'Oltrepò pavese con la valle del Trebbia; sul versante
lombardo ci sono due strade, una proveniente dalla valle della
Staffora ed una della Val Tidone, che si chiude proprio al Monte
Penice. In realtà si incontrano dunque due spartiacque,
il primo tra la valle della Staffora e quella del Tidone a quota
1101m, ed il secondo tra la valle del Tidone e quella del Trebbia
a quota 1149m; quest'ultimo rappresenta il vero e proprio Passo
del Penice. Il percorso è interamente asfaltato ed
abbastanza tranquillo, ad eccezione che nei giorni festivi; se il
tempo è limpido il panorama verso la pianura padana e le
cime appenniniche risulta grandioso, mentre in lontananza è
possibile anche scorgere l'arco alpino. La salita risulta
tecnicamente abbastanza agevole sui versanti della Staffora e del
Tidone, anche se non mancano alcuni tratti impegnativi, molto più
dura dalla Val Trebbia. La strada moderna fu costruita nel
1852, ma il valico era utilizzato già da molti secoli come
dimostrano i numerosi ricoveri per viandanti; infatti la zona è,
per la sua particolare configurazione orografica, soggetta ad
improvvise e violente bufere.
Accesso
da Varzi
: sul
versante occidentale della Val Staffora da Varzi (416m) si
procede in leggera ascesa con ampie curve; dopo il Ponte dei
Sospiri (450m) e l'incrocio a destra in località Case Ien
per il Passo del Brallo (951m) e per il Passo
Scarparina (1108m) la salita presenta i primi 4 impegnativi
tornanti tra i prati e la vista si apre sull'alta valle della
Staffora. In sensibile salita si arriva a San Pietro Casasco
(645m), dove inizia un tratto di falsopiano lungo 3 Km nel quale
si attraversano le varie frazioni del comune di Menconico:
Giarola (664m), Cà del Bosco (676m) e Collegio (697m),
dove si lascia a destra la strada per Menconico capoluogo. Si
riprende a salire con pendenza impegnativa e si affrontano tra i
prati il 5° tornante (718m), il ravvicinato 6° tornante
(729m), il 7° tornante e l'ottavo tornante, poi la strada
entra nel bosco e si snoda tortuosamente lungo il versante
settentrionale della valle effettuando due diversioni in vallette
laterali. Con altri 2 ravvicinati tornanti si raggiunge la
località Case Ciocca e poco dopo si arriva al cartello di
Piano Margarino, dove si lascia a destra una stradina a fondo
chiuso per le baite sottostanti; poco più avanti sulla
sinistra si incontra una bellissima fontana e la pendenza diventa
moderata. Si raggiunge l'Oratorio dell'Ospitaletto (1101m) in
località Piazza o Tre Passi, sullo spartiacque tra le
valli della Staffora e del Tidone; a sinistra converge la strada
che sale da Nibbiano attraverso la Val Tidone; dopo 170 metri si
lascia a destra la strada che percorrendo in costa il versante
occidentale del Monte Penice raggiunge il Passo Scarparina ed il
Passo del Brallo. Si continua in leggera salita nel fitto
bosco e si raggiunge in breve il Passo del Penice
(1149m).
Accesso
da Nibbiano:
da Nibbiano (284m)
si risale senza difficoltà la valle del Tidone incontrando
l'abitato di Caminata (355m); si sale leggermente per raggiungere
la diga che genera il lago di Trebecco, che si costeggia con
molte curve ma senza difficoltà altimetriche; a Casa
Marchese (375m) si incontra la strada proveniente da Broni; dopo
la frazione di Moline si sale facilmente per un breve tratto, poi
si affrontano alcuni saliscendi senza problemi e quindi si
procede in leggera ascesa fino a Romagnese (635m). Con bella
vista sulla parte alta della valle, il valico ed il Monte Penice
si affronta con forte pendenza e molti tornanti il tratto di
strada che tocca Canedo e Casa Matti (969m), dove si lascia a
sinistra una deviazione che raggiunge la strada per Bobbio sotto
il passo. Attraverso una fitta vegetazione cespugliosa si sale
a tornanti all'Oratorio dell'Ospitaletto (1101m) dove si sbuca
sulla strada proveniente da Varzi e si svolta a sinistra per
raggiungere facilmente il valico .
Accesso
da Bobbio:
sul
versante orientale si parte da Bobbio (272m) ad un incrocio ben
segnalato presso il Santuario della Madonna dell'Aiuto; si
imbocca la strada provinciale 461 e si sale con pendenza subito
impegnativa attraversando la parte alta del centro abitato; dopo
il cartello di fine del paese si affronta una curva dopo la quale
compare di fronte l'imponente e boscoso Monte Penice. Si
continua con molte ampie curve ed alcuni tornanti tra campi
coltivati e case sparse; la strada sale con pendenza
costantemente molto impegnativa mentre lo sguardo spazia sul
bacino della Val Trebbia. Dopo un breve falsopiano la strada
riprende a salire, sfiora le poche case di Campore ed affronta il
ripido ed ampio 1° tornante, dove si lascia a sinistra la
strada per Ceci e per il Passo
Scarparina (1108m). Si supera l'incrocio con la
diramazione a sinistra per le vicine case di Brugnoni (550m) e si
incontra un tratto severo che conduce al 2° tornante in
frazione Valle (581m), seguito da alcune curve più
pedalabili; dopo l'incrocio con il tracciato che a sinistra
conduce alla frazione Santa Maria si procede con larghe curve tra
i prati ed un breve falsopiano precede il 3° tornante (765m)
presso la frazione di Vaccarezza; si entra nel bosco ceduo e si
affronta il tratto più duro del percorso; dopo un
ristorante si incontra un tratto di salita moderata, che consente
di rifiatare, e si entra nel fitto bosco di conifere. In vista
dell'incrocio con la scorciatoia per Casa Matti (vedi sopra) la
salita torna a presentare una pendenza alquanto impegnativa;
finalmente si affronta l'ultimo tornante e la strada spiana per
sbucare sull'ampio piazzale del passo, dove sorgono due
bar-ristoranti e la grande statua dedicata a San Colombano.
Una
strada asfaltata sale ripidamente in 3,7 Km alla cima del Monte
Penice (1460m), dove sorge il Santuario della Madonna di
Monte Penice, originario del VII secolo, ma ampiamente
rimaneggiato, e dove si erge una folta selva di antenne
radiotelevisive; con tempo limpido il panorama risulta
eccezionale.
(Itinerario percorso il 19/05/2007 versante
Varzi, 08/10/1988 versanti Bobbio e Nibbiano)
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