PASSO DEL VIVIONE, 1828m (Bergamo)



Accesso da Forno Allione 20 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Forno Allione(471)-5° tornante(593)

2,4

122

5,08

5° tornante(593)-Paisco municipio(849)

3,7

256

6,92

Paisco municipio(849)-bivio Loveno(1085)

3,9

236

6,05

bivio Loveno(1085)-confine provinciale(1418)

5,2

333

6,40

confine provinciale(1418)-12° tornante(1642)

2,4

224

9,33

12° tornante(1642)-Passo del Vivione(1828)

2,4

186

7,75





Accesso da Boario Terme 36,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Boario Terme(221)-Angolo Terme(420) 

4,0

199

4,97

Angolo Terme(420)-Dezzo(750)  

12,0

330

2,75

Dezzo(750)-Sant'Andrea(856)

1,9

106

5,58

Sant'Andrea(856)-bivio Vilmaggiore(1039)

2,5

183

7,32

bivio Vilmaggiore(1039)-ponte torrente(1066)

2,3

27

1,17

ponte torrente(1066)-Schilpario(1114)

1,8

48

2,67

Schilpario(1114)-i Fondi(1258)

4,0

144

3,60

i Fondi(1258)-Cimalbosco(1557)

3,6

299

8,31

Cimalbosco(1557)-Passo del Vivione(1828)

4,7

271

5,77




Il valico collega la Val Camonica e la Valle di Scalve, laterale della stessa Val Camonica; la strada ex militare, aperta nel 1917, risulta interamente asfaltata, ma risulta molto stretta ed insidiosa nel tratto più elevato con fondo talora rovinato ed assenza di protezioni verso valle in molti pezzi; in discesa occorre procedere con velocità molto ridotte prestando sempre la massima attenzione.
Il percorso è molto tranquillo e suggestivo: si svolge tra bellissime pinete tra Forno Allione e Schilpario, mentre tra Dezzo ed Angolo Terme si affrontano le strette e pittoresche gole della bassa Valle di Scalve; purtroppo in questo tratto si incontrano tre gallerie, di cui le due più a valle molto lunghe e pericolose anche se ora illuminate; il vecchio percorso esterno è stato in parte risistemato per il passaggio esclusivamente ciclistico e pedonale.
Su tutto il tragitto il traffico risulta scarso e si può godere di un gradevole contatto con una natura particolarmente rigogliosa.

Sul versante settentrionale il percorso inizia ad una rotonda a Forno Allione (471m), sede di un grosso insediamento industriale; dopo aver attraversato il fiume Oglio e la ferrovia si sale con i primi 4 severi tornanti ravvicinati tra i prati.
Quasi subito si entra nel bosco ed in corrispondenza del 5° tornante (593m) si lascia a destra una strada per Malonno; dopo essersi innalzati rimanendo in Val Camonica si penetra alti in costa nella stretta Val Paisco e si affrontano il 6° ed il 7° tornante; la strada sale con pendenza impegnativa ma non troppo severa e presenta con regolarità brevi tratti di falsopiano che consentono di rifiatare.
Si attraversa il paese di Paisco, capoluogo del comune di Paisco-Loveno, transitando davanti al municipio (849m) all'ingresso del centro abitato ed al Monumento ai Caduti (861m) presso la chiesa parrocchiale alla fine del villaggio.
Dopo un tratto di falsopiano e leggera ascesa fino al ponte (915m) su un torrentello laterale presso una casa in pietra si riprende a salire con pendenze dure e costanti oltrepassando le poche case di Starsinica (945m) e si arriva all'incrocio (1085m) dove si lascia a destra la strada a fondo chiuso che sale con 3 tornanti a Giumello (1258m) e Loveno (1314m).
Si inizia ora il tratto soggetto a chiusura invernale con sede stradale molto stretta; si continua nel bosco con salita moderata alternata a strappi più duri fino ad un pianoro dopo il quale la salita diventa costantemente severa.
Si affrontano l'ottavo tornante (1283m) ed lo stretto 9° tornante (1328m), il bosco diviene più rado e dopo due case isolate si supera il ponte (1418m) sull'impetuoso torrente che scende dalla Valle di Sellero e rappresenta il confine tra la provincia di Brescia e la provincia di Bergamo; la pendenza diventa molto severa e si affrontano il 10° tornante (1445m) e l'undicesimo tornante (1536m); si gode una bella vista su una notevole cascata, presso la quale si osserva la ripida pista a fondo naturale per la Malga Sellerino e la Malga Sellero (1983m) che si lascia a destra al successivo incrocio (1553m) in una radura.
Si procede in costa con pendenza molto dura e continua; la strada è tagliata nella roccia, sulla sinistra c'è il burrone e si gode una bella vista retrospettiva sulla Val Paisco.
Dopo gli stretti e ravvicinatissimi 12° tornante (1642m) e 13° tornante presso la Malga Vivione Inferiore si sbuca all'improvviso nella grande sella di prati e boschi sparsi che conduce al valico; mancano ancora 2 chilometri e la salita si mantiene molto dura fino a poche centinaia di metri dal rifugio che precede di poco il cartello segnaletico del valico, dove parte una carreggiabile pianeggiante per la Malga Gaffione (1822m).
L'ambiente è grandiosamente selvaggio con aspetto di alta montagna per l'asprezza delle cime circostanti, l'ampiezza dei valloni che discendono verso la sella del valico e la solitudine che caratterizza il luogo.

Sul versante meridionale si parte da Boario Terme (221m) imboccando una salita moderata su strada ampia e ben asfaltata che presenta un vasto panorama sulla Val Camonica; dopo una breve, ma severa, contropendenza si attraversa il ponte sul torrente e si raggiunge Angolo Terme (420m).
Si continua in forte salita e si penetra nelle strette gole della Valle di Scalve dove si incontrano due gallerie molto lunghe ed ora in genere illuminate; è possibile imboccare il vecchio tracciato esterno che è stato in parte risistemato per il passaggio esclusivamente ciclistico e pedonale.
Dopo un'ultima breve galleria non illuminata si affronta in moderata ascesa un tratto scavato nella roccia e si esce dalle gole.
Si lascia a destra ad un incrocio (742m) la strada per la Croce di Salven (1108m) e Borno ed al successivo incrocio (750m) si incontra a sinistra il tracciato per il Passo della Presolana (1297m) e si arriva a Dezzo di Scalve (750m), piccolo centro ricostruito dopo essere stato completamente distrutto nel 1923 dall'onda di piena causata dal cedimento della diga del Gleno.
Si transita presso il Santuario della Madonnina di Colere (780m) e si continua a salire con sensibile pendenza superando la frazione Sant'Andrea (856m) dopo la quale ad un incrocio (862m) si lascia a sinistra la strada provinciale per Vilminore di Scalve.
Si oltrepassa Dezzolo (880m) e dopo il bivio (1039m) per Vilmaggiore si superano Barzesto (1079m) e Ronco (1075m) e si scende brevemente fino al ponte (1066m) sul torrente per poi procedere in falsopiano e leggera ascesa fino a Schilpario, principale centro turistico della valle.
Ad un incrocio (1105m) all'inizio del paese si lascia a sinistra la strada per il centro che si restringe per percorrere in pavè la via principale a senso unico e si tiene a destra lungo il moderno e scorrevole tracciato che si snoda alla paese del paese; all'incrocio (1114m) per Pradella ed Azzone a destra si tiene a sinistra e subito dopo a destra in corrispondenza dello sbocco della strada centrale sulla sinistra.
Con strada ampia e pendenza moderata si procede nel fondovalle tra i boschi fino alla località di Fondi (1258m), antico centro minerario abbandonato, ora riutilizzato con vocazione turistica.
Il tracciato cambia aspetto, diventa molto stretto ed inizia ad inerpicarsi con i numerosi tornanti, stretti, ripidi e molto insidiosi che consentono di guadagnare quota entrando nella splendida conca dominata dal Cimone della Bagozza (2409m).
Si affrontano ravvicinati il 1° tornante, il 2° tornante, il 3° tornante (1285m), il 4° tornante (1295m), il 5° tornante (1341m), il 6° tornante (1352m), il 7° tornante (1392m), l'ottavo tornante (1405m), il 9° tornante (1419m), il 10° tornante (1428m), l'undicesimo tornante (1483m), il 12° tornante (1493m), il 13° tornante (1508m) ed il 14° tornante (1514m).
Dopo il 15° tornante (1550m) si oltrepassano in località Cimalbosco un bar a sinistra e l'incrocio (1557m) dove si lascia a destra la pista inizialmente cementata e poi sterrata per il Passo di Campelli (1886m).
Si affrontano il 16° tornante (1607m) ed il 17° tornante (1630m) e si inizia il lunghissimo traversone conclusivo in forte salita su strada stretta, ripida e piena di curve che rasenta un profondo burrone e presenta tratti di asfalto sconnesso; la visione del fondovalle 600 metri a picco in basso è sicuramente impressionante ed invita ad una continua prudenza ed attenzione soprattutto quando si è in fase di discesa; con pendenze progressivamente meno dure si arriva finalmente al passo.

Tra Boario Terme e Forno Allione ci sono 31 chilometri di fondovalle; risulta quindi possibile realizzare il circuito completo percorrendo entrambi i versanti.

(Itinerario percorso il 08/07/1989 salendo da Forno Allione e scendendo in Val di Scalve)



Il cartello alla sommità del passo

Il passo visto arrivando dalla Val Camonica (Foto D.L.)

Il rifugio alla sommità del passo (Foto D.L.)

Il laghetto nella conca del passo (Foto D.L.)

Premi per tornare all'elenco dei passi o clicca per tornare alla HOME Page