Il
valico, in tedesco Nigerpass, collega la Val di Tires con la
parallela Val d'Ega, dove transita la strada del Passo
di Costalunga (1751m) mediante una strada asfaltata molto
impegnativa. Il valico non rappresenta il punto culminante del
tracciato che sale in costa fino al Rifugio Pistoia (1774m) da
dove si scende al Passo di Costalunga; in pratica la salita al
passo è solo quella dal versante della Val di Tires perché
dal versante meridionale si arriva in discesa dal più
elevato Passo di Costalunga. Fra l'imbocco delle due valli ci
sono solo solo 5 chilometri di facile pista ciclabile nel
fondovalle per cui l'itinerario circolare risulta facilmente
effettuabile.
A Prato all'Isarco/Blumau (315m) si lascia
il fondovalle si lascia il fondovalle e bisogna scegliere il
percorso. Per imboccare la strada vecchia occorre cercare tra
le case una stradina con un minuscolo cartello per Brié/Breien
che penetra nelle strette e rocciose gole terminali della Val di
Tires con rampe molto ripide alternate a brevi tratti che
consentono di rifiatare; dopo 2 rampe alla micidiale pendenza 24%
si raggiunge Brié/Breien (655m), poi si continua con
pendenza costantemente molto ripida fino ad incontrare la strada
nuova poco prima di Tires/Tiers. Se si sceglie la strada nuova
si seguono le indicazioni e si imbocca il tracciato che percorre
una galleria lunga 140 metri a senso unico e poi sale in costa
con dure pendenze sul fianco orientale della valle dell'Isarco su
tracciato abbastanza ampio, sia pur con alcune strettoie, ma
molto trafficato; al mattino questo tratto è ben
ombreggiato; dopo 2,1 Km di salita, subito dopo un albergo, ad un
incrocio (485m) si
lascia a sinistra la strada per Fiè allo Sciliar/Vols am
Schlern (880m), Siusi/Seis am Schlern (998m) e l'Alpe
di Siusi (2014m) e si svolta a destra imboccando la ben più
tranquilla strada della Val di Tires. Si sale duramente con
ampi tornanti; dopo il 1° tornante (543m) si percorre una
galleria illuminata lunga 190 metri e dopo il 2° tornante
(662m) ed un tratto duro si incontrano 800 metri pedalabili fino
a superare il panoramico 3° tornante (735m); presso la
fermata dell'autobus di Aica di Sotto/Unteraicha e l'incrocio con
la diramazione a destra che la raggunge si riprende a salire
duramente nel bosco. In corrispondenza del 4° tornante
(882m), dal quale si gode un bel panorama su Fiè allo
Sciliar e verso nord, si lascia a sinistra la strada per Presule;
poco dopo si supera un valico innominato ed inquotato, si entra
nella Val di Tires dopo 7,7 Km di salita e si comincia a scendere
dolcemente lasciando a destra una diramazione per Aica di Fié
(873m) Si effettua una diversione in una
valletta laterale
(913m) e
dopo il bar Wagner si percorre una galleria di 70 metri, poi si
riprende a salire moderatamente arrivando a Santa Caterina da
dove si gode un ampio panorama; in particolare è possibile
osservare la ristrettezza delle profonde gole iniziali della
Valle di Tires dove si snoda il vecchio tracciato. Si lascia a
sinistra una stretta stradina asfaltata che sottopassa il
tracciato, passa presso Maso Oberpatigl/Oberpatigl Hof e scende
ripidamente a Brié; si riprende a salire sensibilmente e
dopo una galleria di 140 metri si incontra la strada vecchia che
sale ripida dal fondovalle. Dopo alcuni saliscendi si procede
in decisa salita fino a Tires/Tiers (1028m), principale centro
della valle dominato dal Catinaccio (2981m), che si attraversa
con una ripida rampa seguita da un falsopiano che conduce alla
chiesa. Si continua tra i prati alternando falsopiani e rampe
impegnative fino a San Cipriano/St.Cyprian (1071m); presso la
cappella di San Cipriano si lascia a sinistra la diramazione per
Lavina Bianca/Weisslahnbad e si scende decisamente per 200 metri
prima di affrontare il punto più duro della salita, un
muro di 250 metri con pendenze vicine al 20% seguito da un ripido
rettilineo esposto al sole tra i prati fino al 1° tornante;
sono 1350 metri veramente difficili. Da questo punto i
tornanti sono segnalati e numerati. Dopo il 1° tornante si
può rifiatare brevemente ma dopo il vicino 2° tornante
(1227m) si imbocca un ripido rettilineo con pendenza segnalata al
14% e dopo il 3° tornante (1279m) si procede con pendenze che
gradualmente si addolciscono; dopo un parcheggio presso l'imbocco
di una strada forestale a sinistra si attraversa un ponte (1368m)
e con grande panorama sulla bassa valle e le montagne verso ovest
si raggiunge il 4° tornante. In forte salita si arriva al
5° tornante (1420m) poi si procede con pendenze meno ripide
ancorché sempre impegnative; si aggira la testata della
valle ai piedi del Catinaccio affrontando altri tornanti e nel
bosco si arriva al passo, dove è segnalato il 12°
tornante. Il valico è riconoscibile per la presenza del
cartello di valico e del rifugio Passo Nigra ma la strada
continua a salire; la parte centrale della sella è
occupata da un parcheggio, la visuale verso sud è impedita
dal fitto bosco però si gode una splendida vista sul
vicino Catinaccio.
Dopo il passo si continua in facile
ascesa nel bosco e poi tra i prati arrivando a Malga Frommer
(1740m), dove si trovano ampi parcheggi ed impianti di risalita;
si sale sempre leggermente con ampia vista sul Latemar (2842m)
fino al Rifugio Pistoia/Tscheiner Hutte (1774m). Si continua
con un tratto di falsopiano e con una leggera discesa si
raggiunge la strada statale che conduce al Passo
di Costalunga (1751m) 500 metri ad ovest del passo; svoltando
a sinistra si sale al Passo di Costalunga che conduce in Val di
Fassa mentre a destra si discende la Val d'Ega verso
Bolzano.
(Itinerario percorso il 9 settembre 2016
percorrendo la strada nuova della Val di Tires)
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