Il
valico collega la Vallarsa, laterale trentina della valle
dell'Adige, con la valle del torrente Leogra e la zona di Vicenza
mediante una frequentata strada asfaltata, la ex statale N.46; il
versante veneto è il più difficile con pendenze
elevate mentre sul versante trentino il percorso risulta lungo
con pendenze moderate e presenta alcune contropendenze.
Sul
versante trentino si esce da Rovereto (204m) seguendo le
indicazioni stradali per Vicenza; dopo un paio di chilometri si
lascia a sinistra la strada per la Val Terragnolo ed il Passo
della Borcola (1216m). Dopo una breve galleria si percorre
il Ponte di San Colombano (280m), gettato sul profondo vallone in
cui scorre il torrente Leno di Terragnolo, e si continua in forte
salita nella valle stretta e rocciosa. Quasi in piano si
raggiunge il piccolo abitato di Spino (419m), dopo il quale si
riprende a salire con pendenze impegnative lungo l'impervio
versante settentrionale della valle. Si percorre un tratto di
discesa e si riprende a salire mentre sulla sinistra si apre lo
splendido scenario delle Piccole Dolomiti; dopo Valmorbia (643m)
e Zocchio (685m) la valle si allarga e si scende dolcemente ad
Anghébeni (632m), dove perviene anche un'altra strada che
da Rovereto percorre la valle lungo la sponda sinistra del
torrente Leno. Si effettua una profonda diversione nella valle
laterale del Rio Foxi, che si supera sul ponte a quota 658m, si
supera il piccolo borgo di Foxi (674m), si ritorna nella valle
principale e si raggiunge Raossi (724m), capoluogo del comune di
Vallarsa. Subito dopo il paese si dirama a destra una strada
asfaltata che scende a Spéccheri (680m), attraversa il
torrente, sale con alcuni tornanti a Camposilvano (1005m) e si
ricollega al percorso principale poco prima del passo. La
strada continua attraversando Parrocchia (813m) e Piano (895m) e
guadagna quota con un paio di duri tornanti; sempre in forte
salita si costeggia il profondo burrone in fondo al quale si vede
il lago artificiale di Spéccheri, poi si effettua una
diversione nella laterale Valle di Repeson e si procede con
ripide pendenze. Dopo la casa cantoniera ed un albergo la
salita diventa più facile ed in breve si raggiunge il
valico, dove sorgono due bar-ristoranti; una prima strada si
distacca a destra biforcandosi in seguito per il Passo
di Campogrosso a sinistra e per Camposilvano a destra; presso
il cartello del valico una seconda strada asfaltata conduce al
Sacrario Militare del Pasubio (1221m).
Sul versante veneto
il percorso inizia a Schio (194m alla rotonda con monumento
davanti alla chiesa di Sant'Antonio Abate subito a monte della
stazione ferroviaria), importante centro industriale e
commerciale a 23 Km da Vicenza; si segue la ex strada statale del
Pasubio in leggera ascesa con solo due rampette più
impegnative; si attraversa con una strettoia il lungo abitato di
Torrebelvicino (262m al semaforo dove si distacca a sinistra la
strada per la chiesa e le scuole) e si procede in falsopiano dopo
una breve discesina. Si attraversa due volte il torrente
Leogra; prima del secondo ponte appare di fronte la maestosa mole
rocciosa del Pasubio e subito dopo il ponte (297m) si inizia a
salire con pendenza impegnativa per breve tratto oltrepassando
Ponte Croce (322m) e Pieriboni (341m). Si raggiunge Valli del
Pasubio (350m), dove all'incrocio (342m) presso l'ufficio postale
alla base della chiesa parrocchiale si lascia a sinistra la
strada che conduce a Recoaro Terme attraverso il Passo di Xon
(667m); dopo il municipio (355m) si esce dal centro abitato e si
inizia una moderata salita nel bosco; dopo Gisbenti (412m) si
procede ancora senza difficoltà mentre la valle si apre in
un ampia conca dominata dal Pasubio. Un cartello indicante
pendenza al 12% indica l'inizio del tratto duro che raggiunge il
paese di Sant'Antonio (551m),
dove si incontra una fontana in fondo al piazzale parcheggio. La
pendenza non diminuisce nell'attraversamento di Sant'Antonio
e nei primi
due tornanti all'uscita del paese (584m e 598m); dopo il secondo
tornante anzi aumenta raggiungendo il 15% e si deve percorrere un
tratto molto duro; solo fra il 3° tornante (722m) ed il 4°
tornante (735m) si incontra un breve attimo di respiro. Dopo
il 5° tornante (800m) ed il ravvicinatissimo 6° tornante
si incontra un altro cartello del 12%, si percorre un tratto
roccioso, si attraversa il torrente e si affrontano 4 duri e
ravvicinati tornanti; presso il Ponte Verde (904m) si lascia a
destra la strada per il Passo
di Xomo (1059m). Si affrontano i ripidi undicesimo
tornante e 12° tornante (957m) fra i prati con splendida
vista sulle ardite vette del Pasubio e si entra in una stretta
valletta; il cartello indicante pendenza del 15% precede il 13°
tornante (1077m) presso la vecchia cantoniera ed un
bar-ristorante. All'uscita del 14° tornante si passa di
fronte alla chiesetta di San Marco, che si trova esattamente a
1050 metri dal passo: per 650 metri si affrontano durissime
pendenze nel bosco fino al punto in cui la strada entra
nell'insellatura del valico e spiana per gli ultimi facili 400
metri: si supera il confine regionale e l'imbocco della strada a
fondo naturale per il Monte Pasubio (2081m) e si raggiunge la
sommità del passo, indicata dal cartello e da una
stele.
(Itinerario percorso il 15/10/2005)
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