PASSO DELLA CISA, 1039m (Parma-Massa Carrara)



Accesso da Ghiare 19,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Ghiare(289)-Roccaprebalza(561)
6,3

272

4,32

Roccaprebalza(561)-Poggio di Berceto(844)

5,0

283

5,66

Poggio di Berceto(844)-Passo della Cisa(1039)  

8,5

195

2,29





Accesso da Fornovo di Taro 38,4 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Fornovo di Taro(146)-Piantonia(277)

3,7

131

3,54

Piantonia(277)-Boschi di Bardone(599)

5,3

322

6,08

Boschi di Bardone(599)-Passo di Monte Cassio(910)

6,8

311

4,57

Passo di Monte Cassio(910)-Cassio(818)

2,3

-92

-4,00

Cassio(818)-Sella di Monte Marino(939)

9,3

121

1,30

Sella di Monte Marino(939)-Poggio di Berceto(844)

2,5

-95

-3,80

Poggio di Berceto(844)-Passo della Cisa(1039) 

8,5

195

2,29





Accesso da Pontremoli 18,5 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Pontremoli(230)-Montelungo(833)

13,0

6023

4,64

Montelungo(833)-Passo della Cisa(1039)  

5,5

206

3,75




Il valico collega la valle del fiume Taro con la Lunigiana mediante una facile strada asfaltata, la statale N. 62.
Alla sommità sorge il Santuario di Nostra Signora della Guardia, patrona degli sportivi.
Il passo è storicamente uno dei più importanti collegamenti fra l'Emilia e la pianura padana a nord e la Toscana con la costa tirrenica a sud; un breve traforo consente all'autostrada A15 di sottopassare il passo; a breve distanza, sotto il parallelo Passo del Brattello (953m) si trova il traforo ferroviario.
Sul versante emiliano la strada statale sale da Fornovo e si snoda in un lungo e panoramico itinerario di crinale tra la Val di Taro e la Val Baganza; la strada provinciale che sale da Ghiare, immettendosi sulla statale a Berceto, rappresenta invece la strada di valico vera e propria.

A) Sul versante emiliano l'ascesa diretta inizia a Ghiare (289m), dove si trova la stazione ferroviaria di Berceto, si lascia il fondovalle della Valle di Taro e si imbocca la strada provinciale 19 che sale moderatamente nella valle del torrente Manubiola, affluente del fiume Taro.
Si attraversa su un ponte (325m) il Rio di Campo Roberto e dopo il ponte (406m) sul Rio di Roccaprebalza si arriva ad un incrocio (409m) con la strada provinciale proveniente da Borgotaro dove si tiene a sinistra effettuando il 1° tornante; si affrontano ravvicinati il 2° tornante (418m), il 3° tornante (430m), il 4° tornante (435m), il 5° tornante (458m), il 6° tornante (470m), il 7° tornante (480m) e l'ottavo tornante prima di passare sopra il tracciato dell'autostrada nel punto in cui questo percorre una breve galleria.
Si sale con pendenza impegnativa ad un incrocio presso una pizzeria (575m) dove si lascia a sinistra la strada a fondo chiuso che conduce nel paese di Roccaprebalza (561m) e si procede con un rettilineo al cui termine si curva a destra per percorrere un ponticello (605m); in moderata salita si affrontano ravvicinati il 9° tornante (650m) ed il 10° tornante (657m) ed ad un incrocio (705m) si ignora una stradina sterrata a sinistra.
Si oltrepassa l'incrocio (754m) dove si lascia a sinistra la stradina per Torre di Sopra e dopo il cimitero (782m) si raggiungono le prime case di Berceto (808m); dopo aver attraversato il paese in sensibile ascesa si raggiunge Poggio di Berceto (844m) dove si sbuca sulla strada statale proveniente da Fornovo; si svolta a destra e subito si lascia a sinistra l'itinerario che consente di scendere in Val Baganza oppure di salire al Passo del Sillara (1199m).
Si continua senza difficoltà superando Case Brusini, la cantoniera Tugo (869m), Case Lussi (871m), il ponte (886m) sul Rio di Fulcara, l'incrocio (908m) con una stradina a sinistra presso il cartello del Km 60, l'Ostello della Cisa (978m) ricavato da una vecchia casa cantoniera e con pendenza più accentuata si arriva al Passo della Cisa.

B) Sul versante emiliano il percorso principale inizia a Fornovo di Taro (146m): si segue il fondovalle costeggiando la ferrovia fino ad una rotonda in località La Salita (152m) dove si tiene a sinistra lasciando a destra la strada di fondovalle per Borgotaro; dopo un breve tratto di falsopiano si comincia a salire con moderata pendenza e dopo due ampi curvoni si affronta il 1° tornante (198m).
Dopo la frazione Piantonia (277m) la salita diventa decisamente impegnativa e si raggiunge il crinale della Val di Taro con 6 ampi tornanti : il 2° tornante, il 3° tornante (326m), il 4° tornante (362m), il 5° tornante (387m), il 6° tornante (405m) ed il ravvicinato 7° tornante; si continua con pendenze severe ed ampio panorama lungo il lato occidentale del Monte Prinzera (736m), tutelato da una riserva naturale, superando la località Belvedere (450m).
La salita salita si interrompe ed un tratto di falsopiano conduce all'ampia insellatura a sud del Monte Prinzera dove sorgono le case sparse di Boschi di Bardone (599m); si riprende a salire lasciando a sinistra ad un incrocio (657m) una diramazione che scende al capoluogo del comune di Terenzo.
Dopo un tratto di salita impegnativa sul versante della Val di Taro si discende leggermente fino ad una sella ed in falsopiano si raggiunge una trattoria (800m) dove si lascia a sinistra la diramazione per Casola e si riprende a salire con dure pendenze per 1,8 Km fino all'insellatura del Passo di Monte Cassio (910m) alle pendici settentrionali dell'omonima vetta, identificabile per un ripetitore.
Si sale leggermente per breve tratto sul versante della Val Baganza, poi si inizia a scendere dapprima dolcemente e poi ripidamente tra ampi boschi fino al paese di Cassio (818m); in leggera discesa e falsopiano si percorre un tratto molto panoramico sul crinale.
In località Cavazzola (722m) si riprende a salire sensibilmente sul versante della Val di Taro, si supera una cantoniera abbandonata (837m) e si passa ai piedi (878m) del borgo di Castellonchio (911m), a cui si accede mediante una breve diramazione; dopo l'incrocio si affrontano i facili 8° tornante (932m) e 9° tornante (938m) ed in moderata ascesa sul versante della Val Baganza si raggiunge la Sella di Monte Marino (939m) dove si lascia a destra una strada che scende a Pagazzano ed al fondovalle della Val di Taro.
Si inizia una discesa moderata con bel panorama sulle cime appenniniche, si supera una cantoniera abbandonata (892m) e si raggiunge Poggio di Berceto (844m), frazione di crinale situata appena sopra la storica località di Berceto (808m); un primo incrocio consente di scendere a Berceto ed a Ghiare nel fondovalle (itinerario A); un secondo a sinistra consente di scendere in Val Baganza oppure di salire al Passo del Sillara (1199m).
Si continua senza difficoltà superando Case Brusini, la cantoniera Tugo (869m), Case Lussi (871m), il ponte (886m) sul Rio di Fulcara, l'incrocio (908m) con una stradina a sinistra presso il cartello del Km 60, l'Ostello della Cisa (978m) ricavato da una vecchia casa cantoniera e con pendenza più accentuata si arriva al Passo della Cisa.

C) Sul versante toscano si parte da Pontremoli, storico capoluogo della Lunigiana; la strada statale della Cisa transita nella parte orientale della cittadina passando di fronte alla stazione ferroviaria (230m) e poco oltre superando l'incrocio (241m) presso il convento dei padri cappuccini dove si lascia a sinistra la strada per il centro storico.
Il tracciato sottopassa la ferrovia, attraversa il fiume e presso l'antica chiesa di San Giorgio (253m) lascia a destra l'ospedale; ad un incrocio (265m) si lascia a sinistra la strada provinciale 39 per Grondola ed il Passo del Brattello (953m), che collega anch'esso Lunigiana e Val di Taro.
A Mignegno si attraversa il fiume su un ponte (290m) e si comincia a salire con pendenza impegnativa; in corrispondenza del 1° tornante (362m) si lascia a destra la strada per il Passo del Cirone (1268m).
Si affrontano il 2° tornante (406m), il 3° tornante (463m), il 4° tornante (479m), il 5° tornante (506m) ed il 6° tornante (519m) con ampio panorama sulla Lunigiana; si passa alti (608m) sulle case di Scalicciola e dopo aver lasciato a destra la stretta diramazione per Cargalla si arriva in località Mano di San Lorenzo (605m) dove si trovano una casa ed una cappellina e si lascia a sinistra la diramazione per Montecastro.
Dopo un tratto su un crinale si supera l'incrocio (643m) dove si lascia a sinistra il tracciato per Bramapane e Roncobadino; in località Casa Rotelli (678m) si lascia a sinistra la strada per Succisa; si procede con ampio panorama ed in corrispondenza di una curva (708m) si ignora una strada a sinistra senza indicazioni.
Si transita sopra l'autostrada senza vederla perché si snoda in galleria e dopo una casa isolata (730m) ed un incrocio (745m) si arriva a Montelungo Inferiore (756m); dopo il 7° tornante (791m) e 2 curve a sinistra si attraversa il centro abitato di Montelungo (833m).
Dopo il paese si affrontano l'ottavo tornante (849m), il ravvicinato 9° tornante (858m) e gli ampi 10° tornante ed undicesimo tornante (871m); dopo aver lasciato a sinistra una stradina ad un incrocio (891m) in località Ghiacciaia si raggiunge con un tratto di dura salita il Passo del Righetto o Righedo (972m) dove si effettua il 12° tornante.
Si continua con tracciato panoramico e dopo il ponte (984m) sul Fosso della Rossina si lascia sulla destra la diramazione per un agriturismo; si superano la Fontana della Borella (999m) ed un ristorante e, poco dopo, un altro bar-ristorante (1009m) di fronte ad un ampio parcheggio ed una casa cantoniera (1013m); ad un incrocio (1017m) si lascia a destra la strada provinciale per Gravagna e Valdantena e con l'ultimo tratto di moderata ascesa si raggiunge il Passo della Cisa.



Premi per tornare all'elenco dei passi o clicca per tornare alla HOME Page