PASSO DEL CIRONE, 1268m (Massa Carrara-Parma)



Accesso da Pontremoli 21,6 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Pontremoli(230)-bivio Cisa(362)

2,7

132

4,89

bivio Cisa(362)-Molinello(392)

4,3

30

0,70

Molinello(392)-Groppodalosio(532)

3,5

140

4,00

Groppodalosio(532)-Pracchiola(663)

2,1

131

6,24

Pracchiola(663)-Passo del Cirone(1268)

9,0

605

6,72





Accesso da Langhirano 42,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Langhirano(274)-Pastorello(349)
6,7

75

1,12

Pastorello(349)-Beduzzo(467)
6,4

118

1,84

Beduzzo(467)-Ghiare(502)
5,3

35

0,66

Ghiare(502)-Miano(567)
3,5

65

1,86

Miano(567)-centrale elettrica(628)
6,0

61

1,02

centrale elettrica(628)-Bosco(826)
4,8

198

4,12

Bosco(826)-bivio Sillara(911)
1,9

85

4,47

bivio Sillara(911)-tornante panoramico(1147)
3,6

236

6,56

tornante panoramico(1147)-Passo del Cirone(1268) 
2,0

121

6,05




Il valico collega la valle del torrente Parma con la Lunigiana mediante una tranquilla strada asfaltata; nella parte iniziale del versante toscano si segue la strada statale del Passo della Cisa.
Il passo è quotato 1255m dall'atlante TCI, 1266m dalla carta tecnica della regione Emilia Romagna e 1268m dalla carta tecnica della regione Toscana.

Sul versante toscano si parte da Pontremoli, storico capoluogo della Lunigiana; la strada statale della Cisa transita nella parte orientale della cittadina passando di fronte alla stazione ferroviaria (230m) e poco oltre superando l'incrocio (241m) presso il convento dei padri cappuccini dove si lascia a sinistra la strada per il centro storico.
Il tracciato sottopassa la ferrovia, attraversa il fiume e presso l'antica chiesa di San Giorgio (253m) lascia a destra l'ospedale; ad un incrocio (265m) si lascia a sinistra la strada provinciale 39 per Grondola ed il Passo del Brattello (953m), che collega Lunigiana e Val di Taro.
A Mignegno si attraversa il fiume su un ponte (290m) e si comincia a salire con pendenza impegnativa; in corrispondenza del 1° tornante (362m) della strada statale si svolta a destra lasciando a sinistra l'importante tracciato che conduce al Passo della Cisa (1039m).
Si imbocca la tranquilla strada provinciale 42 che scende a raggiungere il Magra a quota 328m e lo costeggia salendo dolcemente fino a quota 426m, poi si ridiscende fino a Molinello; all'inizio del centro abitato si lascia a sinistra ad un incrocio (392m) il tracciato per Cangalla e subito dopo si piega a destra attraversando su un ponte (392m) il torrente Civasola appena a monte della sua confluenza nel fiume Magra.
Subito dopo si piega a destra ai piedi del nucleo centrale di Molinello e si attraversa su un secondo ponte (394m) anche il fiume Magra.
Si comincia a salire decisamente affrontando nel bosco il 1° tornante (418m) ed il 2° tornante (431m) e dopo il ponticello (471m) sul Fosso Canè si oltrepassa un incrocio dove si ignora una diramazione a destra e si arriva a Casalina Valdantena (496m) dove si ignora la diramazione a sinistra per Barcola e Previde.
Si procede nel bosco tralasciando ad un incrocio (503m) la diramazione a destra per Casalina Superiore, si attraversa il fiume Magra su un ponte (505m), si lascia a sinistra la diramazione per Groppodalosio Inferiore e su strada molto stretta si raggiunge il 3° tornante (532m) dove si lascia a sinistra la frazione Groppodalosio (554m).
Si procede sul versante settentrionale della valle con tracciato solitario; dopo aver nuovamente attraversato il fiume Magra si arriva a Pracchiola attraversandone la parte bassa (663m).
Il percorso entra nel bosco in ambiente solitario con pendenze moderatamente impegnative affronta il 4° tornante (673m), il 5° tornante ed il 6° tornante (710m); dopo il ponte (765m) sul Fosso Boalenda si transita alti sopra Pracchiola e si procede a lungo in costa; dopo il 7° tornante si supera il ponte (904m) sul Fosso degli Acqualini prima del quale si distacca a destra una sterrata.
Si continua con pendenze che diventano gradualmente più dure e si affrontano l'ottavo tornante, il 9° tornante, il 10° tornante e l'undicesimo tornante (1101m), in corrispondenza del quale si distacca una strada sterrata a destra; in forte salita si superano il 12° ed il 13° tornante e si raggiunge il valico; la sterrata verso sud conduce in breve alla chiesetta della Madonna dell'Orsaro.

Sul versante emiliano si parte da Langhirano (274m), principale centro abitato della valle del torrente Parma, seguendo in moderata ma costante salita la trafficata strada provinciale 665 che oltrepassa la località Berzola (312m); dopo Chiastrone e Giarretto (344m) si prosegue in falsopiano e si raggiunge dopo una breve discesa Pastorello (349m), dove ad una rotonda si lascia a sinistra il tracciato per Tizzano e Monchio che attraversa il torrente mentre si seguono a destra le indicazioni per Bosco e Corniglio.
Si imbocca la strada provinciale 13 e dopo un tratto di moderata salita si prosegue senza difficoltà nell'ampia vallata superando case sparse; si attraversa il lungo centro abitato di Beduzzo (467m) e si incontrano alcuni gruppi di case; dopo il ponte sul Rio di Vestola (491m) si incontra il villaggio di Vestola e dopo il ponte sul Rio Lucconi (486m) si attraversa il centro abitato sparso di Ghiare (502m).
Nel paese si inizia una dura salita di 1,5 Km che oltrepassa le poche case di Moretta, poi si procede in falsopiano e con una breve discesa si arriva ad un incrocio (567m) in località Miano dove si può scegliere se imboccare a destra la strada provinciale 166 che segue il fondovalle oppure proseguire a sinistra sulla strada provinciale 13.
Questo tracciato alternativo attraversa il torrente e sale a Corniglio (690m), capoluogo comunale e principale paese dell'alta valle del torrente Parma; il tracciato, seguendo la strada provinciale 40, supera le frazioni di Lago (761m), Polita (847m) e Mossale Strada (824m), dove si lascia a sinistra la diramazione per Mossale Inferiore e Mossale Superiore appena prima di transitare davanti alla chiesa, e scende ad incontrare la strada provinciale 116 di fondovalle; questa alternativa provoca un allungamento di 3 Km.
Seguendo invece le indicazioni per Bosco e Marra e prendendo a destra si affronta una ripida rampa lunga 100 metri, poi si procede alternando tratti facili ad altri di sensibile salita ed incontrando anche un paio di brevi ma sensibili discese; si percorre il ponte sul Rio Ventana e dopo la breve galleria Doneto, lunga 66 metri e leggermente in curva ma illuminata, si discende per 800 metri con pendenze segnalate al valore 8% da un cartello attraversando inizialmente il Rio Grosso di Graiana; in questo tratto è interessante osservare i fenomeni erosivi nei valloni dei torrenti laterali.
La discesa termina in località Ponte Romano ad un incrocio di fronte ad un salumificio dove si lascia a sinistra un altro percorso per Corniglio che attraversa il torrente su un moderno ponte che si trova poco a monte del cosiddetto ponte romano che in realtà risulta molto meno antico di quanto potrebbe far supporre il suo nome.
Si procede a saliscendi in una zona disabitata costeggiando il torrente Parma fino ad una centrale idroelettrica (628m) dove si affronta una breve ma dura rampa, poi si attraversa il torrente e si incontra la galleria Canetolo, lunga 76 metri e leggermente in curva ma illuminata.
Dopo aver lasciato a sinistra una strada interpoderale si procede in falsopiano nella stretta valle e si riattraversa il torrente due volte, poi si sale con forti pendenze all'incrocio con l'itinerario alternativo che transita da Corniglio.
Si scende decisamente per 250 metri e si attraversa il torrente Parma su un ponte presso una seconda centrale idroelettrica; si risale per 650 metri con impegnativa pendenza al 1° tornante (826m), in corrispondenza del quale si trova un incrocio dove si lascia a destra il tracciato che conduce nell'esteso centro abitato di Bosco (841m); prendendo a sinistra si segue la strada provinciale 40 che percorre con dure pendenze la circonvallazione di Bosco, effettua il 2° tornante (895m) e subito dopo il successivo ravvicinato 3° tornante (909m) arriva all'incrocio (913m) dove si lascia a sinistra la strada per Lagdei (1236m).
Si svolta a destra per arrivare in breve ad un altro incrocio (897m) dove si incontra la strada che attraversa l'esteso centro abitato di Bosco (841m) se si tiene a destra al tornante (826m) all'inizio del paese.
Seguendo le indicazioni per Berceto e Marra si imbocca la strada provinciale 74 e si procede nel bosco senza difficoltà fino al ponte sul Rio della Costa dove si affronta una breve ma impegnativa rampa che conduce a Costa (905m); si continua senza difficoltà fino ad un bivio (911m) dove si tiene a sinistra lasciando a destra il tracciato che conduce a Berceto attraverso il Passo del Sillara (1199m).
Subito dopo al successivo incrocio (920m) si lascia a sinistra la diramazione a fondo chiuso per il paese di Cirone e si prosegue diritti passando davanti alla chiesa di San Lorenzo ed al cimitero subito dopo il quale si effettua un tornante (938m).
La strada provinciale 108 sale impegnativa tra prati e cespugli; dopo un tornante (1025m) ed il successivo ravvicinato tornante si attraversa su un ponte (1052m) il Rio di Butti; la salita diventa più impegnativa e si affronta un tornante (1078m) in una zona rocciosa; si affrontano un ampio tornante destrorso (1123m) ed un panoramico tornante sinistrorso (1147m), si procede con tracciato solitario e si affrontano un altro tornante ed il vicino successivo tornante (1210m) presso il quale sorge una cappellina.
La pendenza diminuisce e si procede comodamente; ad un incrocio (1253m) si lascia a destra una stradina sterrata e dopo il cartello di valico ed una grande casa sulla destra si scende leggermente fino alla sommità del valico dove si trova il confine regionale.



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