Il
valico collega la valle del torrente Parma con la Lunigiana
mediante una tranquilla strada asfaltata; nella parte iniziale
del versante toscano si segue la strada statale del Passo della
Cisa. Il passo è quotato 1255m dall'atlante TCI, 1266m
dalla carta tecnica della regione Emilia Romagna e 1268m dalla
carta tecnica della regione Toscana.
Sul versante toscano
si parte da Pontremoli, storico capoluogo della Lunigiana; la
strada statale della Cisa transita nella parte orientale della
cittadina passando di fronte alla stazione ferroviaria (230m) e
poco oltre superando l'incrocio (241m) presso il convento dei
padri cappuccini dove si lascia a sinistra la strada per il
centro storico. Il tracciato sottopassa la ferrovia,
attraversa il fiume e presso l'antica chiesa di San Giorgio
(253m) lascia a destra l'ospedale; ad un incrocio (265m) si
lascia a sinistra la strada provinciale 39 per Grondola ed il
Passo del Brattello (953m), che collega Lunigiana e Val di
Taro. A Mignegno si attraversa il fiume su un ponte (290m) e
si comincia a salire con pendenza impegnativa; in corrispondenza
del 1° tornante (362m) della strada statale si svolta a
destra lasciando a sinistra l'importante tracciato che conduce al
Passo della
Cisa (1039m). Si imbocca la tranquilla strada provinciale
42 che scende a raggiungere il Magra a quota 328m e lo costeggia
salendo dolcemente fino a quota 426m, poi si ridiscende fino a
Molinello; all'inizio del centro abitato si lascia a sinistra ad
un incrocio (392m) il tracciato per Cangalla e subito dopo si
piega a destra attraversando su un ponte (392m) il torrente
Civasola appena a monte della sua confluenza nel fiume
Magra. Subito dopo si piega a destra ai piedi del nucleo
centrale di Molinello e si attraversa su un secondo ponte (394m)
anche il fiume Magra. Si comincia a salire decisamente
affrontando nel bosco il 1° tornante (418m) ed il 2°
tornante (431m) e dopo il ponticello (471m) sul Fosso Canè
si oltrepassa un incrocio dove si ignora una diramazione a destra
e si arriva a Casalina Valdantena (496m) dove si ignora la
diramazione a sinistra per Barcola e Previde. Si procede nel
bosco tralasciando ad un incrocio (503m) la diramazione a destra
per Casalina Superiore, si attraversa il fiume Magra su un ponte
(505m), si lascia a sinistra la diramazione per Groppodalosio
Inferiore e su strada molto stretta si raggiunge il 3°
tornante (532m) dove si lascia a sinistra la frazione
Groppodalosio (554m). Si procede sul versante settentrionale
della valle con tracciato solitario; dopo aver nuovamente
attraversato il fiume Magra si arriva a Pracchiola
attraversandone la parte bassa (663m). Il percorso entra nel
bosco in ambiente solitario con pendenze moderatamente
impegnative affronta il 4° tornante (673m), il 5°
tornante ed il 6° tornante (710m); dopo il ponte (765m) sul
Fosso Boalenda si transita alti sopra Pracchiola e si procede a
lungo in costa; dopo il 7° tornante si supera il ponte (904m)
sul Fosso degli Acqualini prima del quale si distacca a destra
una sterrata. Si continua con pendenze che diventano
gradualmente più dure e si affrontano l'ottavo tornante,
il 9° tornante, il 10° tornante e l'undicesimo tornante
(1101m), in corrispondenza del quale si distacca una strada
sterrata a destra; in forte salita si superano il 12° ed il
13° tornante e si raggiunge il valico; la sterrata verso sud
conduce in breve alla chiesetta della Madonna dell'Orsaro.
Sul
versante emiliano si parte da Langhirano (274m), principale
centro abitato della valle del torrente Parma, seguendo in
moderata ma costante salita la trafficata strada provinciale 665
che oltrepassa la località Berzola (312m); dopo Chiastrone
e Giarretto (344m) si prosegue in falsopiano e si raggiunge dopo
una breve discesa Pastorello (349m), dove ad una rotonda si
lascia a sinistra il tracciato per Tizzano e Monchio che
attraversa il torrente mentre si seguono a destra le indicazioni
per Bosco e Corniglio. Si imbocca la strada provinciale 13 e
dopo un tratto di moderata salita si prosegue senza difficoltà
nell'ampia vallata superando case sparse; si attraversa il lungo
centro abitato di Beduzzo (467m) e si incontrano alcuni gruppi di
case; dopo il ponte sul Rio di Vestola (491m) si incontra il
villaggio di Vestola e dopo il ponte sul Rio Lucconi (486m) si
attraversa il centro abitato sparso di Ghiare (502m). Nel
paese si inizia una dura salita di 1,5 Km che oltrepassa le poche
case di Moretta, poi si procede in falsopiano e con una breve
discesa si arriva ad un incrocio (567m) in località Miano
dove si può scegliere se imboccare a destra la strada
provinciale 166 che segue il fondovalle oppure proseguire a
sinistra sulla strada provinciale 13. Questo tracciato
alternativo attraversa il torrente e sale a Corniglio (690m),
capoluogo comunale e principale paese dell'alta valle del
torrente Parma; il tracciato, seguendo la strada provinciale 40,
supera le frazioni di Lago (761m), Polita (847m) e Mossale Strada
(824m), dove si lascia a sinistra la diramazione per Mossale
Inferiore e Mossale Superiore appena prima di transitare davanti
alla chiesa, e scende ad incontrare la strada provinciale 116 di
fondovalle; questa alternativa provoca un allungamento di 3
Km. Seguendo invece le indicazioni per Bosco e Marra e
prendendo a destra si affronta una ripida rampa lunga 100 metri,
poi si procede alternando tratti facili ad altri di sensibile
salita ed incontrando anche un paio di brevi ma sensibili
discese; si percorre il ponte sul Rio Ventana e dopo la breve
galleria Doneto, lunga 66 metri e leggermente in curva ma
illuminata, si discende per 800 metri con pendenze segnalate al
valore 8% da un cartello attraversando inizialmente il Rio Grosso
di Graiana; in questo tratto è interessante osservare i
fenomeni erosivi nei valloni dei torrenti laterali. La discesa
termina in località Ponte Romano ad un incrocio di fronte
ad un salumificio dove si lascia a sinistra un altro percorso per
Corniglio che attraversa il torrente su un moderno ponte che si
trova poco a monte del cosiddetto ponte romano che in realtà
risulta molto meno antico di quanto potrebbe far supporre il suo
nome. Si procede a saliscendi in una zona disabitata
costeggiando il torrente Parma fino ad una centrale idroelettrica
(628m) dove si affronta una breve ma dura rampa, poi si
attraversa il torrente e si incontra la galleria Canetolo, lunga
76 metri e leggermente in curva ma illuminata. Dopo aver
lasciato a sinistra una strada interpoderale si procede in
falsopiano nella stretta valle e si riattraversa il torrente due
volte, poi si sale con forti pendenze all'incrocio con
l'itinerario alternativo che transita da Corniglio. Si scende
decisamente per 250 metri e si attraversa il torrente Parma su un
ponte presso una seconda centrale idroelettrica; si risale per
650 metri con impegnativa pendenza al 1° tornante (826m), in
corrispondenza del quale si trova un incrocio dove si lascia a
destra il tracciato che conduce nell'esteso centro abitato di
Bosco (841m); prendendo a sinistra si segue la strada provinciale
40 che percorre con dure pendenze la circonvallazione di Bosco,
effettua il 2° tornante (895m) e subito dopo il successivo
ravvicinato 3° tornante (909m) arriva all'incrocio (913m)
dove si lascia a sinistra la strada per Lagdei
(1236m). Si svolta a destra per arrivare in breve ad un altro
incrocio (897m) dove si incontra la strada che attraversa
l'esteso centro abitato di Bosco (841m) se si tiene a destra al
tornante (826m) all'inizio del paese. Seguendo le indicazioni
per Berceto e Marra si imbocca la strada provinciale 74 e si
procede nel bosco senza difficoltà fino al ponte sul Rio
della Costa dove si affronta una breve ma impegnativa rampa che
conduce a Costa (905m); si continua senza difficoltà fino
ad un bivio (911m) dove si tiene a sinistra lasciando a destra il
tracciato che conduce a Berceto attraverso il Passo
del Sillara (1199m). Subito dopo al successivo incrocio
(920m) si lascia a sinistra la diramazione a fondo chiuso per il
paese di Cirone e si prosegue diritti passando davanti alla
chiesa di San Lorenzo ed al cimitero subito dopo il quale si
effettua un tornante (938m). La strada provinciale 108 sale
impegnativa tra prati e cespugli; dopo un tornante (1025m) ed il
successivo ravvicinato tornante si attraversa su un ponte (1052m)
il Rio di Butti; la salita diventa più impegnativa e si
affronta un tornante (1078m) in una zona rocciosa; si affrontano
un ampio tornante destrorso (1123m) ed un panoramico tornante
sinistrorso (1147m), si procede con tracciato solitario e si
affrontano un altro tornante ed il vicino successivo tornante
(1210m) presso il quale sorge una cappellina. La pendenza
diminuisce e si procede comodamente; ad un incrocio (1253m) si
lascia a destra una stradina sterrata e dopo il cartello di
valico ed una grande casa sulla destra si scende leggermente fino
alla sommità del valico dove si trova il confine
regionale.
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