Il
valico collega le valli dei torrenti Parma e Baganza mediante una
stretta e tranquilla strada asfaltata.
Sul versante
orientale si parte da Langhirano (274m), principale centro
abitato della valle del torrente Parma, seguendo in moderata ma
costante salita la trafficata strada provinciale 665 che
oltrepassa la località Berzola (312m); dopo Chiastrone e
Giarretto (344m) si prosegue in falsopiano e si raggiunge dopo
una breve discesa Pastorello (349m), dove ad una rotonda si
lascia a sinistra il tracciato per Tizzano e Monchio che
attraversa il torrente mentre si seguono a destra le indicazioni
per Bosco e Corniglio. Si imbocca la strada provinciale 13 e
dopo un tratto di moderata salita si prosegue senza difficoltà
nell'ampia vallata superando case sparse; si attraversa il lungo
centro abitato di Beduzzo (467m) e si incontrano alcuni gruppi di
case; dopo il ponte sul Rio di Vestola (491m) si incontra il
villaggio di Vestola e dopo il ponte sul Rio Lucconi (486m) si
attraversa il centro abitato sparso di Ghiare (502m). Nel
paese si inizia una dura salita di 1,5 Km che oltrepassa le poche
case di Moretta, poi si procede in falsopiano e con una breve
discesa si arriva ad un incrocio (567m) in località Miano
dove si può scegliere se imboccare a destra la strada
provinciale 166 che segue il fondovalle oppure proseguire a
sinistra sulla strada provinciale 13. Questo tracciato
alternativo attraversa il torrente e sale a Corniglio (690m),
capoluogo comunale e principale paese dell'alta valle del
torrente Parma; il tracciato, seguendo la strada provinciale 40,
supera le frazioni di Lago (761m), Polita (847m) e Mossale Strada
(824m), dove si lascia a sinistra la diramazione per Mossale
Inferiore e Mossale Superiore appena prima di transitare davanti
alla chiesa, e scende ad incontrare la strada provinciale 116 di
fondovalle; questa alternativa provoca un allungamento di 3
Km. Seguendo invece le indicazioni per Bosco e Marra e
prendendo a destra si affronta una ripida rampa lunga 100 metri,
poi si procede alternando tratti facili ad altri di sensibile
salita ed incontrando anche un paio di brevi ma sensibili
discese; si percorre il ponte sul Rio Ventana e dopo la breve
galleria Doneto, lunga 66 metri e leggermente in curva ma
illuminata, si discende per 800 metri con pendenze segnalate al
valore 8% da un cartello attraversando inizialmente il Rio Grosso
di Graiana; in questo tratto è interessante osservare i
fenomeni erosivi nei valloni dei torrenti laterali. La discesa
termina in località Ponte Romano ad un incrocio di fronte
ad un salumificio dove si lascia a sinistra un altro percorso per
Corniglio che attraversa il torrente su un moderno ponte che si
trova poco a monte del cosiddetto ponte romano che in realtà
risulta molto meno antico di quanto potrebbe far supporre il suo
nome. Si procede a saliscendi in una zona disabitata
costeggiando il torrente Parma fino ad una centrale idroelettrica
(628m) dove si affronta una breve ma dura rampa, poi si
attraversa il torrente e si incontra la galleria Canetolo, lunga
76 metri e leggermente in curva ma illuminata. Dopo aver
lasciato a sinistra una strada interpoderale si procede in
falsopiano nella stretta valle e si riattraversa il torrente due
volte, poi si sale con forti pendenze all'incrocio con
l'itinerario alternativo che transita da Corniglio. Si scende
decisamente per 250 metri e si attraversa il torrente Parma su un
ponte presso una seconda centrale idroelettrica; si risale per
650 metri con impegnativa pendenza al 1° tornante (826m), in
corrispondenza del quale si trova un incrocio dove si lascia a
destra il tracciato che conduce nell'esteso centro abitato di
Bosco (841m); prendendo a sinistra si segue la strada provinciale
40 che percorre con dure pendenze la circonvallazione di Bosco,
effettua il 2° tornante (895m) e subito dopo il successivo
ravvicinato 3° tornante (909m) arriva all'incrocio (913m)
dove si lascia a sinistra la strada per Lagdei
(1236m). Si svolta a destra per arrivare in breve ad un altro
incrocio (897m) dove si incontra la strada che attraversa
l'esteso centro abitato di Bosco (841m) se si svolta a destra al
tornante (826m) all'inizio del paese. Seguendo le indicazioni
per Berceto e Marra si imbocca la strada provinciale 74 e si
procede nel bosco senza difficoltà fino al ponte sul Rio
della Costa dove si affronta una breve ma impegnativa rampa che
conduce a Costa (905m); si continua senza difficoltà fino
ad un bivio (911m) dove si tiene a destra lasciando a sinistra il
percorso per il Passo
del Cirone (1268m). Dopo un tratto di falsopiano si scende
con 2 tornanti (885m e 878m) al ponte (873m) sul rio Acque Assai
e si continua a scendere fino ad un tornante (831m) presso il
borgo di Staiola; si scende ancora fino ad un ponte (806m) e si
risale dolcemente a Marra (856m); all'uscita del paese (884m)
presso una cappella si lascia a destra il tracciato per Miano. Si
sale duramente nel bosco, si affrontano un tornante (902m) ed il
successivo ravvicinato e si continua su buona e solitaria strada
con pendenze che si addolciscono nel finale per arrivare al
valico.
Sul versante occidentale si risale la tranquilla e
solitaria Val Baganza partendo da Calestano (417m); dopo un
tratto di leggera salita e falsopiano si entra in forte salita
nelle spettacolari gole dalle pareti soggette a forti fenomeni di
erosione e si guadagna quota rispetto al torrente nel
fondovalle. Si attraversa il nucleo basso di Ravarano (686m),
dominato dall'imponente castello, e si continua con salita
moderata, tratti di falsopiano e leggere contropendenze; si
attraversa il fronte di un ampio movimento franoso e si raggiunge
in leggera ascesa Casaselvatica (835m), frazione di Berceto
all'inizio di un ampio altopiano; vi si trova una fontana. Si
continua in falsopiano con leggere contropendenze su strada
solitaria e tranquilla; dopo Fugazzolo (825m) si scende
leggermente, poi si riprende a salire dolcemente e si raggiunge
l'incrocio (803m) con la strada proveniente da Berceto; si svolta
a sinistra e si sale sensibilmente superando Case Pra Berto
(851m), poi si entra nel bosco e si affrontano tre impegnativi
tornanti (ultimo a 955m) che conducono ad un crinale. Si entra
nel bacino superiore della Val Baganza e si percorre un breve
tratto facile, poi la pendenza aumenta e diventa molto dura in
una valletta boscosa; si aggira un costone e si comincia a vedere
il valico mentre la salita diventa meno ripida; dopo aver
incrociato il tracciato di un metanodotto si arriva al solitario
passo, dove sorgono solo i due cartelli di
valico.
Un'alternativa può essere rappresentata dal
percorso che si stacca a Poggio di Berceto (847m) dalla strada
statale che conduce al Passo
della Cisa (1039m) e scende per 900 metri fino a varcare su
un ponte (804m) il torrente Baganza ed incontrare (803m) il
tracciato proveniente da Calestano sul quale si immette per il
tratto finale.
(Itinerario percorso il 24/04/2006 dal
versante occidentale)
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