L'altissimo
valico alpino collega la valle dell'Isère con quella
dell'Arc, affluente dello stesso Isère, attraverso un
fantastico scenario di grandi cime montuose e superbi ghiacciai,
all'interno del Parco nazionale della Vanoise. Il passo era
già frequentato nei secoli scorsi per i traffici locali,
ma la strada è stata inaugurata solo il 10 luglio 1937,
dopo 20 anni di lavori, dal presidente della repubblica francese
Albert Lebrun. Al momento della sua apertura ha sottratto lo
scettro di passo più alto d'Europa al Passo dello Stelvio,
prima di essere a sua volta detronizzato nel 1964 dal
connazionale Col de la Bonette (2802m). La strada è
interamente asfaltata, anche se il fondo della carreggiata
risulta abbastanza rovinato nella parte più elevata,
soggetta ad innevamento per molti mesi all'anno; le pendenze non
sono mai estremamente ripide, ma la lunghezza del percorso con il
consistente dislivello e le difficoltà climatiche legate
alla quota rendono molto duro l'impegno per il ciclista; su
entrambi i versanti la salita è divisa in due tratti
separati da una fase centrale in falsopiano.
Sul versante
settentrionale il percorso inizia a Bourg-Saint-Maurice (840m),
l'antica romana Bergintrum, oggi stazione turistica e commerciale
in felice posizione nella valle dell'Isère, capolinea
della ferrovia e nodo stradale; dal centro (840m) si scende
leggermente alla rotonda della stazione (813m), dove inizia a
sinistra la strada per il Cormet
de Roselend (1968m), ed alla successiva rotonda (809m) dove
si lascia a destra la strada di accesso alla stazione turistica
di Arc 2000
(2115m) e dove facciamo partire il chilometraggio. Dopo essere
usciti dalla cittadina si sale con pendenza moderata ma continua
fino a Séez (904m), dove si lascia a sinistra ad una
rotonda il percorso che conduce in Italia attraverso il Colle
del Piccolo San Bernardo (2188m) e si imbocca a destra la
strada dipartimentale D902 per Val d'Isère. Si procede
in leggera discesa fino al villaggio di Longefoy (854m), poi si
continua con dolci saliscendi fino ad una cava presso la quale
(926m) la strada si impenna e sale con 2 impegnativi tornanti a
Sainte-Foy-Tarentaise (1051m); si affrontano il 3° tornante
(1156m) ed il 4° tornante e si continua in sensibile ascesa
fino a La Thuile (1235m) mentre la valle si restringe e si
guadagna quota correndo in costa alti sul fondovalle dove scorre
l'Isère; dopo la Raie (1344m) la salita alterna lunghi
tratti impegnativi a qualche falsopiano. Dopo il bivio (1568m)
per Tignes-les-Brévières si affronta un tratto
molto duro in vista della diga di Tignes, che origina il grande
lago artificiale di Chevril; in questo tratto si incontra anche
una galleria, il Tunnel des Brévières (lungo 205
metri), che fortunatamente presenta una pendenza modesta. Si
oltrepassa lo svincolo con la strada dipartimentale D87A che
percorre la diga e conduce alle località turistiche di
Tignes-les-Boisses (1810m), Tignes-le-Lac
(2100m) e Val-Claret (2080m), nella splendida conca dominata dal
ghiacciaio della Grande Motte e deturpata dai grattacieli. Presso
la diga (1808m) sorge il villaggio di le Chevril; si percorre la
sponda del lago con dolci saliscendi attraversando il Tunnel du
Chevril (lungo 1320 metri), composto da tratti di semigalleria
aperta sul lato del lago e tratti di vera galleria
sufficientemente illuminata; ad un incrocio (1810m) in un breve
tratto all'aperto si lascia a sinistra la strada asfaltata per le
Villaret du Nial e le Saut (2280m) prima di percorrere il Tunnel
de Villaret du Nial (lungo 280 metri, di cui 223 metri di
galleria chiusa). Alla fine del bacino artificiale si penetra
nelle rocciose gole della Daille con una ulteriore serie di
gallerie, il Tunnel du Rossetti (lungo 281 metri), il Tunnel du
Franchet (400m) e, dopo una brevissima apertura, il Tunnel de la
Daille (285m) in curva. In leggera discesa si arriva a la
Daille (1795m), all'imbocco della grandiosa conca dove sorge Val
d'Isère (1820m alla prima rotonda), celebre stazione
sciistica che si attraversa in moderata ascesa; con pendenza più
accentuata si raggiunge l'antico villaggio di le Fornet (1927m),
dopo il quale si incontra la stazione di partenza della funivia
per l'Iseran; si procede in falsopiano lungo il maestoso vallone
dell'Isère che si chiude contro le montagne che
rappresentano il confine con l'Italia e lo spartiacque con la
valle dell'Orco. Al Pont Saint-Charles (2056m) si attraversa
l'Isère e si comincia a salire con severa pendenza ed il
primo e secondo (2094m) tornante (ricominciamo la numerazione
dopo Val d'Isère) seguiti da un lungo traversone lungo il
versante meridionale del vallone mentre la vista si apre sempre
più ampiamente sulle montagne che circondano Val
d'Isère. Dopo il 3° tornante (2225m) ed il 4°
tornante (2253m) si supera in località Chalet du Molard
(2325m) la stazione intermedia della funivia che sale da le
Fornet e si incontra una breve discesa seguita dalla rampa più
dura dell'intero percorso; si entra in una valletta laterale dove
dopo un parcheggio si affrontano il 5°, il 6° ed il 7°
tornante (2486m), in corrispondenza del quale si lascia a destra
la carreggiabile per il Lac de l'Ouillette, alternando tratti
impegnativi ad altri più dolci. Si ritorna nel vallone
dell'Isère raggiungendo il Belvedere de la Tarentaise
(2528m), splendido punto di osservazione dove è situata
una tavola di orientamento; si svolta entrando nel vallone che
conduce al valico correndo sotto la Crete des Lessières
con pendenza moderata che diventa più dura per affrontare
gli ultimi tornanti che in uno scenario suggestivo conducono al
passo.
Il panorama è grandioso: in ogni direzione
cime altissime e ghiacciai eterni si ergono nel loro maestoso
splendore; una stradina asfaltata ma con fondo rovinato conduce
in falospiano e leggera discesa ad un parcheggio (2758m) presso
gli impianti di risalita che consentono la pratica dello sci
estivo sul ghiacciaio del Grand Pissaillas. Al valico sorgono
un rifugio e la cappella di Notre Dame de Toute Prudence,
consacrata nell'agosto del 1939; a causa della quota elevata e
dell'orientamento nord-sud il passo può essere battuto da
raffiche violente di vento freddo anche con condizioni generali
di tempo buono.
Sul versante meridionale il percorso
inizia a Lanslebourg-Mont-Cenis (1399m), dove comincia anche la
strada per il Colle
del Moncenisio (2084m); si sale dolcemente a Lanslevillard
(1461m), dove si lascia a destra una seconda strada alternativa
per il Colle del Moncenisio. Si sale con impegnativa pendenza
ed ampi tornanti tra i prati fino ad un incrocio in località
Pré Clos (1691m) dove si diramano a sinistra due stradine:
la prima è una sterrata che si inerpica a la Fesse mentre
la seconda è una stradina asfaltata che valica il Col de
la Madeleine o le Collet (1752m), dove sorge un gruppo di baite,
per poi scendere a sbucare sulla strada
dipartimentale. Continuando invece lungo la strada
dipartimentale si raggiunge in breve il punto in cui si trova
erroneamente il cartello “Col de la Madeleine, 1746m”
in un punto che non rappresenta un valico geografico ma in cui la
strada termina di salire e comincia a scendere incontrando subito
l'incrocio (1725m) con la stradina che percorre il vero colle. Al
termine dalla dolce discesa si procede in falsopiano fino al
ponte (1687m) con il quale si attraversa l'Arc; subito dopo ad un
incrocio occorre scegliere se proseguire diritti lungo la strada
principale oppure svoltare a sinistra per attraversare il centro
di Bessans; seguendo il tracciato principale si sale
sensibilmente fino al Pont de Rafour (1738m) sul Torrent du Ribon
che scende dalla valle laterale ad oriente al confine con
l'Italia. Si procede senza difficoltà tra i prati nel
centro dell'ampia vallata e si arriva all'incrocio (1728m) dove
si lascia a sinistra una diramazione non segnalata per il centro
di Bessans che si vede sulla sinistra; poco più avanti si
oltrepassa l'incrocio (1732m) con il tracciato che attraversa il
paese. Dopo il Pont Neuf (1734m) sul Torrent d'Avérole
e la cappella di Notre-Dame des Graces (1735m) si procede senza
difficoltà e dopo il ponte (1782m) sul torrente si arriva
a Bonneval-sur-Arc (1793m), base per numerose escursioni, dove si
abbandona il fondovalle ed il fiume Arc che nasce dal ghiacciaio
ai piedi della Levanna, sul confine con l'Italia; la strada
principale transita lungo il torrente a breve distanza dal centro
del borgo accessibile con brevi deviazioni. Si affronta la
dura salita finale che supera con ampi tornanti la parete
montuosa che chiude la valle verso nord; dopo il primo ampio
tornante (1808m) a sinistra presso un nucleo di case si passa con
un traversone sopra il centro abitato di Bonneval e si affronta
il secondo tornante (1958m) prima di un altro traversone ed un
ampio curvone a sinistra ai piedi della Grande Feiche (2305m). Si
entra nel Vallon de la Lenta e si percorre lo stretto passaggio
delle Gorges de la Lenta attraversando il torrente Lenta su un
ponte (2138m) presso la Chapelle Saint-Barthélémy;
subito dopo si superano la Pertette ed un tornante; dopo un lungo
traversone si affronta un tornante in località Pied-Montet
(2274m). Dopo un tornante a quota 2370m si attraversa il
Ruisseau du Plan de la Montagne al Pont de l'Ouiletta (2476m) e
dopo una breve galleria (2492m) si riattraversa il torrente Lenta
al Pont de la Neige (2503m); si percorre in costa con forte
pendenza tutta la parete sotto la Pointe des Lessières
(3041m) e dopo l'ultimo tornante (2710m) si affronta il ripido
strappo finale che conduce al passo.
(Itinerario percorso
il 30/07/1989 dal versante nord)
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