Il
passo si apre tra il Monte Monte Ebro (1699m) ad ovest ed il
Monte Chiappo (1700m) ad est sullo spartiacque tra la valle del
Curone a nord e la Val Borbera a sud nella zona più
elevata dell'Appennino Alessandrino ed è raggiungibile
solo dal versante settentrionale mediante una buona strada non
asfaltata.
Da Tortona (122m) si risale senza difficoltà
la Val Curone fino a San Sebastiano Curone (342m) percorrendo la
strada provinciale 100; dopo aver lasciato sulla destra la strada
per Dernice e la Val Borbera si procede in leggera salita lungo
il fondovalle superando case sparse ed il piccolo nucleo di
Sant'Antonio. Con tracciato pianeggiante si raggiunge il ponte
sul torrente Curone e si entra in Gremiasco (400m) dove si
affronta un impegnativo tratto di salita che conduce a Colombassi
(432m); si scende brevemente e dolcemente a Molino di Colombassi
dove si affronta una rampa con pendenza moderata; in falsopiano
si arriva a Fabbrica Curone (474m); all'inizio del paese si
lascia a sinistra la strada per Varzi e la Val Staffora, poi si
sale moderatamente attraversando il centro abitato ed arrivando
in breve alla località Cà Bastardini (500m). Dopo
aver attraversato il torrente Curone a Ponte del Mulino (521m) la
strada cambia aspetto e si innalza rispetto al fondovalle
affrontando 7 impegnativi tornanti; il 1° tornante è
subito tra le case del borgo Ponte del Mulino mentre in
corrispondenza del 2° tornante (550m) si lascia a sinistra il
tracciato per Lumassi e Brentassi, poi si affrontano il 3°
tornante, il 4° tornante, il 5° tornante (584m), il 6°
tornante ed il 7° tornante e, dopo un campeggio sulla
sinistra, con pendenza impegnativa si raggiunge Morigliassi
(658m), dove si lascia a destra un'altra strada per Giarolo e la
Val Borbera. Dopo un tratto facile si sale decisamente alla
piccola località Case Ciossa (680m) e con pendenza
moderata si arriva a Garadassi (702m), sede del municipio del
comune di Fabbrica Curone, il cui territorio occupa tutta l'alta
valle del Curone, poi si affrontano gli ampi e duri ottavo e 9°
tornante. Ad un incrocio (794m) si abbandona il percorso
principale per Caldirola
(strada provinciale 100) seguendo a sinistra le indicazioni per
Salogni e Bruggi ed imboccando la strada provinciale 113; si
procede in falsopiano e leggera discesa, poi si sale
sensibilmente per arrivare a Montecapraro (829m) che si
attraversa senza difficoltà. Si continua in falsopiano
e leggera discesa fino al ponte su un torrente laterale poi si
riprende a salire con pendenza impegnativa; dopo il successivo
ponte su un altro torrente laterale si trova sulla destra una
piccola area attrezzata con una bella fontana. Con un breve
falsopiano si arriva al ponte sul Rio Maestro (932m) e dopo 100
metri si arriva nella piazzetta di fronte alla chiesa
parrocchiale di Salogni (941m) dove si affronta il 10°
tornante e la strada si impenna; ripidamente si supera il
ravvicinato 11° tornante al limite del centro abitato e si
transita nella parte alta della frazione. Dopo una cappellina
in posizione panoramica si continua in leggera ascesa; 350 metri
dopo la cappellina, ad un incrocio (975m) senza segnalazioni
tranne un piccolo cartello per il Rifugio Ezio Orsi (1387m), si
abbandona il percorso per Bruggi e si svolta a destra su stretta
strada ancora asfaltata. Il tracciato sale molto ripido e
solitario immerso nel bosco con fondo asfaltato ma pieno di
buche, anche profonde, e ricoperto spesso di ghiaia; dopo un
tratto in costa affronta ravvicinati il 12° tornante (1080m),
il 13° tornante ed il 14° tornante (1109m). Si
prosegue con un lungo traversone e dopo un tratto meno duro si
aggira il crinale passando dalla valle del Curone a quello del
suo affluente Rio Maestro; la pendenza ridiventa molto ripida e
si affrontano con buona ombreggiatura nel fitto bosco altri 3
tornanti ravvicinati: il 15° tornante (1185m), il 16°
tornante (1206m) e dopo un cancello generalmente aperto il 17°
ed ultimo tornante (1267m) dal quale si gode un ampio panorama
verso la bassa valle. Si aggira nuovamente il crinale
rientrando nell'alta valle del Curone e sempre in dura ascesa si
raggiunge il Pian delle Fontane dove non c'è nulla di
pianeggiante e dove è sconsigliato approvvigionarsi di
acqua alle fontane. In località Stalle di Salogni
(1375m), dove si dirama a destra il sentiero per il rifugio Orsi,
termina il tratto asfaltato e si imbocca il tratto conclusivo con
fondo abbastanza sassoso ed impegnativo ma interamente
ciclabile. Il tracciato si snoda nel bosco che consente una
parziale ombreggiatura con pendenza molto impegnativa ma non
ripida come nel tratto asfaltato; a qualche tratto dalla pendenza
meno dura segue una rampa più ripida; ad un certo punto
appare il passo e si segue con lo sguardo il lungo traversone che
lo raggiunge. Si esce dal bosco e dopo una rampa ripida si
procede con pendenza moderata fino al valico; vi si trova la
barriera di separazione con filo spinato dei pascoli della Val
Curone a nord con quelli della Val Borbera a sud che può
essere attraversata con un cancelletto che occorre aver la cura
di richiudere. Si gode un ampio panorama verso nord fino alla
Pianura Padana; ad est si scorge in lontananza il Monte Penice
con le sue antenne; delle mulattiere di crinale, non ciclabili in
salita, conducono al Monte Ebro ed al Monte Chiappo. Sul
versante meridionale esiste una carreggiabile che si distacca
dalla strada di accesso a Capanne
di Cosola (1493m) e che può essere percorsa con molta
attenzione in discesa mentre in salita la pendenza ed il fondo
dissestato ne precludono la ciclabilità.
(Itinerario
percorso il 16 giugno 2018)
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