MONTE SACCARELLO, 2200m (Cuneo-Imperia-Alpes Maritimes)



Accesso da Monesi 11,2 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Monesi bassa(1310)-Monesi alta (1375) 
A

1,5

65

4,33

Monesi alta(1375)-confine regionale(1670)
N A

3,6

295

8,19

confine regionale(1670)-bivio Navette(1843)
N A

1,9

173

9,11

bivio Navette(1843)-bivio Tanarello(1996)
N A

1,8

153

8,50

bivio Tanarello(1996)-Monte Saccarello(2200) 
N A

2,4

204

8,50




Il Monte Saccarello (2200m) è la cima più alta della Liguria ed anche il punto di incontro delle valli Argentina, del Tanaro e del Roia e, sotto l'aspetto amministrativo, delle province di Imperia e Cuneo e del dipartimento delle Alpi Marittime.
Il Monte Saccarello è una punta triangolare con due versanti imponenti e ripidissimi verso la Valle Argentina a sud e verso la valle del Roia ad ovest, mentre a nord degrada dolcemente nella valle del Tanaro.
L'accesso risulta possibile solo sul versante settentrionale tramite una strada non asfaltata ex-militare, facente parte del sistema di percorsi colleganti le numerose fortificazioni, ormai completamente abbandonate, della zona di confine.

Da Monesi bassa, o Monesi di Mendatica (1310m), piccola località turistica della provincia di Imperia, si scende leggermente fino al bivio (1297m) per Piaggia, dove si svolta a sinistra e si inizia a salire in un vallone; dopo il ponte sul torrente (1341m) si affrontano gli stretti e ravvicinati 1° tornante (1344m) e 2° tornante e si raggiunge Monesi alta, o Monesi di Triora (1375m), frazione turistica posta alla base delle piste di sci dove si trova una fontana.
Si continua su stretta strada asfaltata che sale ripida nel bosco con 6 tornanti incrociando più volte il tracciato degli impianti di risalita; si affrontano il 3° tornante (1402m), il 4° tornante (1443m), il 5° tornante (1473m), il 6° tornante (1496m), il 7° tornante e l'ottavo tornante (1542m) dopo il quale termina il tratto asfaltato e si procede con fondo cementato per alcune centinaia di metri.
La pendenza diminuisce per breve tratto e si procede su fondo naturale sempre ciclabile affrontando poi altri 4 duri tornanti ancora nel bosco con qualche rampa decisamente ripida, il 9° tornante (1589m), il 10° tornante (1594m), l'undicesimo tornante (1606m) ed il 12° tornante (1619m).
Si esce dal bosco, si percorre un ponte (1670m) su un torrentello entrando in provincia di Cuneo e si percorre un tratto in costa tra i pascoli su fondo cementato; dopo due tornanti si attraversa il torrentello che scende dal Monte Saccarello (2200m) e si continua a salire su fondo cementato fino ad alcune costruzioni ad uso degli allevatori presso le quali si incontra un bivio (1843m).
Si svolta a sinistra abbandonando la strada non asfaltata che percorre il Bosco delle Navette, raggiunge il Colle delle Selle Vecchie (2097m) e dopo un lunghissimo giro lungo il crinale supera il Colletto Campanino (2142m) e raggiunge il Colle di Tenda.
Si affrontano in 1,8 Km 10 duri e spettacolari tornanti con buon fondo in terra battuta e si arriva ad un incrocio (1996m) dove si lascia destra la strada che dopo circa 600 metri raggiunge il Passo di Tanarello (2042m).
Si continua in costa alla base del Monte Tanarello (2094m); la strada raggiunge il crinale al Passo Basera (2036m), dove per un attimo si apre un'ampia e spettacolare vista sul versante francese.
In forte salita su fondo abbastanza sconnesso si raggiunge la base del monte, dove devono arrestarsi le autovetture, mentre le mountain-bike possono seguire senza problemi il sentiero che raggiunge la vetta dove sorge l'obelisco; nei pressi ci sono resti di fortificazioni.
Il panorama è strepitoso ed impressionante; a sud i paesi della Valle Argentina sono visibili vicini in linea d'aria ma oltre 1000 metri più in basso, ad ovest la valle del Roia è dominata dalle cime più alte delle Alpi Marittime, a nord svettano i monti della valle del Tanaro.
Su un rilievo vicino (2164m), pure raggiungibile in mountain-bike, sorge la grandiosa statua del Redentore, eretta nel 1901 e visibile da grande distanza, a simbolo e protezione delle Alpi Marittime.

(Itinerario percorso il 11/08/1993)



La vetta del Saccarello vista dalla Punta del Redentore

La grande statua del Redentore

Panorama dal Monte Saccarello verso sud sui monti della displuviale Argentina-Roia

Verdeggia e lo strapiombante versante sud del Monte Saccarello

Realdo e lo strapiombante versante sud del Monte Saccarello

Panorama dal M.Ceppo verso l'alta Valle Argentina ed il M.Saccarello a nord

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