Il
villaggio di Juf, il più alto abitato permanente della
Svizzera, si trova in una bella conca tra i ghiacciai alla
testata della tranquilla e suggestiva Val d'Avers, continuazione
della Val Ferrera, laterale della valle del Reno, e risulta
raggiungibile mediante una strada asfaltata, in qualche tratto
decisamente ardita ed impegnativa, che si distacca dalla strada
del Passo dello Spluga nelle gole della Rofla.
Il percorso
inizia a Thusis (723m), facilmente raggiungibile da Coira (585m),
capoluogo del cantone dei Grigioni, per strada, autostrada o
ferrovia; nella valle si trovano sia la strada normale che
l'autostrada e bisogna fare attenzione ai segnali stradali per
non sbagliarsi entrando in autostrada ricordandosi che le
indicazioni per l'autostrada sono in colore verde mentre quelle
per la strada cantonale percorribile in bicicletta sono di colore
blu. Alla rotonda all'estremità meridionale di Thusis
si imbocca il tracciato che entra in forte salita nelle
strettissime e selvagge gole della Viamala, caratterizzate da
enormi e verticali pareti rocciose che sovrastano la strada; in
fondo alla gola corre strepitando l'Hinterrhein; si percorrono la
galleria Rongellen I (lunga 220 metri e ben illuminata) , il
primo tratto delle gole ancora abbastanza alberate e la galleria
Rongellen II (lunga 650 metri e ben illuminata) al cui termine
presso il villaggio di Rongellen (880m) la salita si interrompe
mentre la valle si apre in una breve conca. Dopo una severa
rampetta si imbocca la galleria Trogli (440 metri) in decisa
discesa fino ad un ponte che immette nel tratto più
selvaggio ed impressionante delle gole della Viamala, si passa
presso il parcheggio del punto di accesso pedonale alle gole, si
percorre una galleria artificiale e si riattraversa il fiume, si
sale leggermente, si discende moderatamente e si attraversa
nuovamente il fiume in località Raina (883m); dopo aver
costeggiato un campeggio e superato lo svincolo dell'autostrada
si arriva a Zillis (944m). La strada cantonale prosegue
diritta ma i ciclisti seguono le segnalazioni del “percorso
6” per raggiungere la pista ciclabile e svoltano a destra
passando nella parte bassa di Zillis ed arrivando al ponte sul
fiume; subito dopo il ponte si lascia a destra la strada per
Donat, Mathon e l'Alp
Anarosa (2348m) e si imbocca a sinistra la pista ciclabile
che sottopassa l'autostrada e prosegue con alcuni saliscendi fino
a riattraversare il fiume su una passerella di legno ricavata
sotto il viadotto dell'autostrada; si costeggia il fiume in
falsopiano poi la pista ciclabile continua affiancata alla strada
cantonale fino ad Andeer (981m). Si può decidere se
attraversare il paese con fondo in pavè oppure seguire la
strada cantonale che raggiunge uno svincolo dell'autostrada e
ridiscende ad incontrare la strada che attraversa il centro
abitato; si sottopassa l'autostrada con una ripida rampa e si
affronta uno stretto tornante a destra poi si sale con sensibile
pendenza a Barenburg (1047m) e si continua fino ad una centrale
elettrica; la salita si interrompe presso una diga che genera un
laghetto che si costeggia con una breve discesa, poi si riprende
a salire duramente nella gole della Rofla e si incontra l'isolata
Gasthaus Roflaschlucht (1094m); dopo 150 metri ad un tornante si
lascia la strada per il Passo
dello Spluga (2118m) ed il Passo
di San Bernardino (2065m) e si svolta a sinistra imboccando
la strada della Val Ferrera, che deve il nome alle sue antiche
miniere di ferro. Dopo 200 metri facili si comincia a salire
duramente presso una cava e si incontra lo svincolo
dell'autostrada (1151m), poi si attraversa il torrente su un alto
e moderno ponte (Averser Brucke) e si procede con impegnativa
pendenza; dopo i segnali indicatori per il bosco magico la
pendenza diminuisce, si incontrano alcune gallerie artificiali
paravalanghe e si arriva ad Ausserferrera (1300m), dove si trova
una fontana. Dopo il paese si sale sensibilmente per 1,5 Km
percorrendo una stretta gola in cui il torrente scende formando
delle cascatelle poi si procede in leggera ascesa fino al Punt
Martegn (1413m), ponte di accesso alla centrale elettrica
Ferrera; con una rampetta si raggiunge una piccola diga (1442m)
che genera un laghetto artificiale che si costeggia senza
difficoltà; dopo aver aggirato un roccione si arriva ad
Innerferrera (1480m) dove si può scegliere se attraversare
il paese oppure percorrere la strada principale che aggira il
centro abitato. Si scende brevemente fino ad un ponte e si
risale con forte pendenza percorrendo la galleria Innerferrera
(lunga 140 metri); dopo una semigalleria artificiale paravalanghe
si percorre un breve ponte (1553m) sul torrente laterale che
percorre la Val digl Uors; la pendenza poi diminuisce ed in
leggera ascesa si arriva ad una stretta gola; si lascia a
sinistra la vecchia strada che si snoda nel fondo della gola e
risulta ancora percorribile a piedi o in mountain-bike quando non
è interrotta da qualche frana e si imbocca (1570m) la
galleria Starlera, lunga 470 metri, ben illuminata, ma fredda ed
umida per le infiltrazioni d'acqua che provocano un fondo
perennemente bagnato per cui bisogna prestare molta attenzione
soprattutto in fase di discesa. All'uscita della galleria si
percorre il Ponte d'Avers (1595m), ardito manufatto gettato a
grande altezza sullo sbocco della strettissima ed impraticabile
gola conclusiva della Val di Lei; dal ponte si gode un panorama
mozzafiato sulle gole sottostanti e sulla cascata con cui la Val
Starlera confluisce sull'opposto versante. Subito dopo il
ponte si entra in forte salita nella galleria Val di Lei, lunga
290 metri, anch'essa ben illuminata ma con il fondo bagnato; dopo
la galleria si sale ancora fortemente ma poi la pendenza
diminuisce gradualmente e dopo aver ignorato ad un incrocio
(1660m) una diramazione a fondo naturale a destra si arriva
all'incrocio a quota 1674m dove si lascia a destra la stradina
che con una lunga galleria (954m) sotto il Passo
del Scengio (2167m) raggiunge la diga (1932m) che genera il
Lago di Lei e lo costeggia; il lago artificiale è
utilizzato dalla Svizzera pur essendo quasi interamente in
territorio italiano. La valle prende ora il nome di Val
d'Avers e si procede in falsopiano fino al villaggio di Campsut
(1669m) dove si affronta una ripida rampa di 350 metri seguita da
un falsopiano con il quale si raggiunge Crot (1715m), allo sbocco
della Val Madris, risalita da una stretta strada asfaltata fino a
Stadtli. A Crot inizia il tratto più ripido ed ardito:
all'inizio del paese si affrontano due tornanti, poi si
attraversa una prima volta l'Averserrhein e si superano altri tre
ripidi tornanti; dopo 1,35 Km la salita si interrompe, si
riattraversa il fiume a grande altezza su un ponte arditissimo
(1846m) e si procede su un aereo tracciato letteralmente appeso
alla ripida parete rocciosa e fiancheggiato da un profondo
abisso. 900 metri dopo il ponte si affronta la ripida rampa di
750 metri che conduce a Cresta (1959m), principale centro della
valle, dove si trova una fontana; si sale ancora fin presso la
chiesa poi si discende decisamente a Purd (1921m) e si continua
in moderata ascesa tra ampie praterie superando i piccoli centri
di Am Bach (1959m) e Juppa (2004m), dove si apre verso sud
un'ampia valle dominata dal Gletscherhorn (3107m); con pendenza
più impegnativa si raggiungono le poche case che sorgono
intorno alla Podenstatenhaus (2042m), costruita nel 1664 da
Augustin Strub, podestà di Teglio, comune della Valtellina
allora sotto il dominio dei Grigioni, poi si continua in severa
ascesa per 1 chilometro finché appare Juf che si raggiunge
con 700 metri di falsopiano. Dopo il cartello indicatore si
raggiunge il primo gruppo di case del tranquillo villaggio di Juf
(2126m), situato in una bella conca dominata dal Piz Piot
(3053m), poi la strada discende leggermente ad un secondo gruppo
e termina al parcheggio presso il torrente; vi si trova
possibilità di ristoro.
(Itinerario percorso il 1
agosto 2011)
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