JUF, 2126m (Grigioni)



Accesso da Thusis 39 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Thusis(723)-Rongellen(880)
2,2

157

7,14

Rongellen(880)-Rania(883)
3,1

3

0,10

Rania(883)-Zillis(944) 
2,5

61

2,44

Zillis(944)-Andeer(981)
3,3

37

1,12

Andeer(981)-Barenburg(1047) 

1,8

66

3,67

Barenburg(1047)-Roflaschlucht(1094) 

1,5

47

3,13

Roflaschlucht(1094)-Ausserferrera(1300)
4,0

206

5,15

Ausserferrera(1300)-Innerferrera(1480)
4,5

180

4,00

Innerferrera(1480)-ponte Val digl Uors(1553)

1,6

73

4,56

ponte Val digl Uors(1553)-Pont d'Avers(1595)

1,3

42

3,23

Pont d'Avers(1595)-bivio Val di Lei(1674)

1,6

79

4,94

bivio Val di Lei(1674)-Campsut(1669)

1,1

-5

-0,45

Campsut(1669)-Crot(1715)

1,2

46

3,83

Crot(1715)-Cresta(1959) 

3,0

244

8,13

Cresta(1959)-Purd(1921)

1,4

-38

-2,71

Purd(1921)-Am Bach(1959)

1,2

38

3,17

Am Bach(1959)-Juppa(2004)

1,1

45

4,09

Juppa(2004)-Podenstatenhaus(2042)

0,9

38

4,22

Podenstatenhaus(2042)-Juf(2126) 

1,7

84

4,94




Il villaggio di Juf, il più alto abitato permanente della Svizzera, si trova in una bella conca tra i ghiacciai alla testata della tranquilla e suggestiva Val d'Avers, continuazione della Val Ferrera, laterale della valle del Reno, e risulta raggiungibile mediante una strada asfaltata, in qualche tratto decisamente ardita ed impegnativa, che si distacca dalla strada del Passo dello Spluga nelle gole della Rofla.

Il percorso inizia a Thusis (723m), facilmente raggiungibile da Coira (585m), capoluogo del cantone dei Grigioni, per strada, autostrada o ferrovia; nella valle si trovano sia la strada normale che l'autostrada e bisogna fare attenzione ai segnali stradali per non sbagliarsi entrando in autostrada ricordandosi che le indicazioni per l'autostrada sono in colore verde mentre quelle per la strada cantonale percorribile in bicicletta sono di colore blu.
Alla rotonda all'estremità meridionale di Thusis si imbocca il tracciato che entra in forte salita nelle strettissime e selvagge gole della Viamala, caratterizzate da enormi e verticali pareti rocciose che sovrastano la strada; in fondo alla gola corre strepitando l'Hinterrhein; si percorrono la galleria Rongellen I (lunga 220 metri e ben illuminata) , il primo tratto delle gole ancora abbastanza alberate e la galleria Rongellen II (lunga 650 metri e ben illuminata) al cui termine presso il villaggio di Rongellen (880m) la salita si interrompe mentre la valle si apre in una breve conca.
Dopo una severa rampetta si imbocca la galleria Trogli (440 metri) in decisa discesa fino ad un ponte che immette nel tratto più selvaggio ed impressionante delle gole della Viamala, si passa presso il parcheggio del punto di accesso pedonale alle gole, si percorre una galleria artificiale e si riattraversa il fiume, si sale leggermente, si discende moderatamente e si attraversa nuovamente il fiume in località Raina (883m); dopo aver costeggiato un campeggio e superato lo svincolo dell'autostrada si arriva a Zillis (944m).
La strada cantonale prosegue diritta ma i ciclisti seguono le segnalazioni del “percorso 6” per raggiungere la pista ciclabile e svoltano a destra passando nella parte bassa di Zillis ed arrivando al ponte sul fiume; subito dopo il ponte si lascia a destra la strada per Donat, Mathon e l'Alp Anarosa (2348m) e si imbocca a sinistra la pista ciclabile che sottopassa l'autostrada e prosegue con alcuni saliscendi fino a riattraversare il fiume su una passerella di legno ricavata sotto il viadotto dell'autostrada; si costeggia il fiume in falsopiano poi la pista ciclabile continua affiancata alla strada cantonale fino ad Andeer (981m).
Si può decidere se attraversare il paese con fondo in pavè oppure seguire la strada cantonale che raggiunge uno svincolo dell'autostrada e ridiscende ad incontrare la strada che attraversa il centro abitato; si sottopassa l'autostrada con una ripida rampa e si affronta uno stretto tornante a destra poi si sale con sensibile pendenza a Barenburg (1047m) e si continua fino ad una centrale elettrica; la salita si interrompe presso una diga che genera un laghetto che si costeggia con una breve discesa, poi si riprende a salire duramente nella gole della Rofla e si incontra l'isolata Gasthaus Roflaschlucht (1094m); dopo 150 metri ad un tornante si lascia la strada per il Passo dello Spluga (2118m) ed il Passo di San Bernardino (2065m) e si svolta a sinistra imboccando la strada della Val Ferrera, che deve il nome alle sue antiche miniere di ferro.
Dopo 200 metri facili si comincia a salire duramente presso una cava e si incontra lo svincolo dell'autostrada (1151m), poi si attraversa il torrente su un alto e moderno ponte (Averser Brucke) e si procede con impegnativa pendenza; dopo i segnali indicatori per il bosco magico la pendenza diminuisce, si incontrano alcune gallerie artificiali paravalanghe e si arriva ad Ausserferrera (1300m), dove si trova una fontana.
Dopo il paese si sale sensibilmente per 1,5 Km percorrendo una stretta gola in cui il torrente scende formando delle cascatelle poi si procede in leggera ascesa fino al Punt Martegn (1413m), ponte di accesso alla centrale elettrica Ferrera; con una rampetta si raggiunge una piccola diga (1442m) che genera un laghetto artificiale che si costeggia senza difficoltà; dopo aver aggirato un roccione si arriva ad Innerferrera (1480m) dove si può scegliere se attraversare il paese oppure percorrere la strada principale che aggira il centro abitato.
Si scende brevemente fino ad un ponte e si risale con forte pendenza percorrendo la galleria Innerferrera (lunga 140 metri); dopo una semigalleria artificiale paravalanghe si percorre un breve ponte (1553m) sul torrente laterale che percorre la Val digl Uors; la pendenza poi diminuisce ed in leggera ascesa si arriva ad una stretta gola; si lascia a sinistra la vecchia strada che si snoda nel fondo della gola e risulta ancora percorribile a piedi o in mountain-bike quando non è interrotta da qualche frana e si imbocca (1570m) la galleria Starlera, lunga 470 metri, ben illuminata, ma fredda ed umida per le infiltrazioni d'acqua che provocano un fondo perennemente bagnato per cui bisogna prestare molta attenzione soprattutto in fase di discesa.
All'uscita della galleria si percorre il Ponte d'Avers (1595m), ardito manufatto gettato a grande altezza sullo sbocco della strettissima ed impraticabile gola conclusiva della Val di Lei; dal ponte si gode un panorama mozzafiato sulle gole sottostanti e sulla cascata con cui la Val Starlera confluisce sull'opposto versante.
Subito dopo il ponte si entra in forte salita nella galleria Val di Lei, lunga 290 metri, anch'essa ben illuminata ma con il fondo bagnato; dopo la galleria si sale ancora fortemente ma poi la pendenza diminuisce gradualmente e dopo aver ignorato ad un incrocio (1660m) una diramazione a fondo naturale a destra si arriva all'incrocio a quota 1674m dove si lascia a destra la stradina che con una lunga galleria (954m) sotto il Passo del Scengio (2167m) raggiunge la diga (1932m) che genera il Lago di Lei e lo costeggia; il lago artificiale è utilizzato dalla Svizzera pur essendo quasi interamente in territorio italiano.
La valle prende ora il nome di Val d'Avers e si procede in falsopiano fino al villaggio di Campsut (1669m) dove si affronta una ripida rampa di 350 metri seguita da un falsopiano con il quale si raggiunge Crot (1715m), allo sbocco della Val Madris, risalita da una stretta strada asfaltata fino a Stadtli.
A Crot inizia il tratto più ripido ed ardito: all'inizio del paese si affrontano due tornanti, poi si attraversa una prima volta l'Averserrhein e si superano altri tre ripidi tornanti; dopo 1,35 Km la salita si interrompe, si riattraversa il fiume a grande altezza su un ponte arditissimo (1846m) e si procede su un aereo tracciato letteralmente appeso alla ripida parete rocciosa e fiancheggiato da un profondo abisso.
900 metri dopo il ponte si affronta la ripida rampa di 750 metri che conduce a Cresta (1959m), principale centro della valle, dove si trova una fontana; si sale ancora fin presso la chiesa poi si discende decisamente a Purd (1921m) e si continua in moderata ascesa tra ampie praterie superando i piccoli centri di Am Bach (1959m) e Juppa (2004m), dove si apre verso sud un'ampia valle dominata dal Gletscherhorn (3107m); con pendenza più impegnativa si raggiungono le poche case che sorgono intorno alla Podenstatenhaus (2042m), costruita nel 1664 da Augustin Strub, podestà di Teglio, comune della Valtellina allora sotto il dominio dei Grigioni, poi si continua in severa ascesa per 1 chilometro finché appare Juf che si raggiunge con 700 metri di falsopiano.
Dopo il cartello indicatore si raggiunge il primo gruppo di case del tranquillo villaggio di Juf (2126m), situato in una bella conca dominata dal Piz Piot (3053m), poi la strada discende leggermente ad un secondo gruppo e termina al parcheggio presso il torrente; vi si trova possibilità di ristoro.

(Itinerario percorso il 1 agosto 2011)



Panorama da Juppa verso il Gletscherhorn

Il cartello di Juf e panorama sul Piz Piot

Vista retrospettiva da Juf sull'ultimo tratto di salita

Panorama sulla Valle d'Avers dal Passo del Scengio

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