PASSO DI SAN BERNARDINO, 2065m (Grigioni)



Accesso da Bellinzona 52,2 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bellinzona(229)-Castione(241)
3,1

12

0,39

Castione(241)-Lumino(268) 

1,7

27

1,59

Lumino(268)-Grono(332)
7,3

64

0,87

Grono(332)-Leggia(337) 

2,3

5

0,22

Leggia(337)-Cama(355)

1,0

18

1,80

Cama(355)-Lo Stallo(423)

5,7

68

1,19

Lostallo(423)-Mesocco(791) 

9,8

368

3,76

Mesocco(791)-5° tornante(1032)

3,0

241

8,03

5° tornante(1032)-Pian San Giacomo(1170) 

1,7

138

8,12

Pian San Giacomo(1170)-fine piano(1178)   

0,9

8

0,89

fine piano(1178)-22° tornante(1538)

4,9

360

7,35

22° tornante(1538)-bivio Lago Dosso(1662)

1,5

124

8,27

bivio Lago Dosso(1662)-San Bernardino(1608)

1,8

-54

-3,00

San Bernardino(1608)-29° tornante(1784)

2,5

176

7,04

29° tornante(1784)-42° tornante(1995)

3,2

211

6,59

42° tornante(1995)-Passo di San Bernardino(2065)

1,8

70

3,89





Accesso da Thusis 45,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Thusis(723)-Rongellen(880)
2,2

157

7,14

Rongellen(880)-Rania(883)
3,1

3

0,10

Rania(883)-Zillis(944) 
2,5

61

2,44

Zillis(944)-Andeer(981)
3,3

37

1,12

Andeer(981)-Barenburg(1047) 

1,8

66

3,67

Barenburg(1047)-Roflaschlucht(1094) 

1,5

47

3,13

Roflaschlucht(1094)-Sufers(1406)
7,0

312

4,46

Sufers(1406)-Splugen(1457)
4,2

51

1,21

Splugen(1457)-Hinterrhein(1618)  
10,4

161

1,55

Hinterrhein(1618)-imbocco traforo(1611)
1,2

-7

-0,58

imbocco traforo(1611)-12° tornante(1768)

2,8

157

5,61

12° tornante(1768)-20° tornante(1939)

3,0

171

5,70

20° tornante(1939)-Passo di San Bernardino(2065)

2,3

126

5,48




Il passo, posto sullo spartiacque principale alpino, collega la Val Mesolcina, una delle principali vallate della Svizzera italiana, con l'alta valle del Reno (Hinterrhein); la Val Mesolcina, pur essendo di lingua e cultura italiana e situata a sud dello spartiacque, appartiene amministrativamente ai Grigioni e non al Canton Ticino.
Nel 1967 è stato aperto al traffico il traforo che, passando sotto il valico, collega San Bernardino ed Hinterrhein e fa parte dell'autostrada Bellinzona-Coira che corre parallela alla strada lungo le vallate di accesso; la strada è interamente asfaltata, relativamente larga nel frequentato tratto più elevato, stretta e talora disagevole quando è affiancata dall'autostrada, che comunque assorbe gran parte del traffico garantendo una certa tranquillità ai ciclisti; gli attraversamenti dei paesi presentano frequentemente il fondo in pavè; nella valle si trovano sia la strada normale che l'autostrada e bisogna fare attenzione ai segnali stradali per non sbagliarsi entrando in autostrada ricordandosi che le indicazioni per l'autostrada sono in colore verde mentre quelle per la strada cantonale percorribile in bicicletta sono di colore blu.

Sul versante meridionale si parte da Bellinzona (229m), capoluogo del Ticino, seguendo la strada del Passo del San Gottardo; dopo Arbedo (251m) si attraversa il ponte sulla Moesa e si sottopassa l'autostrada; a Castione(241) si svolta verso est per imboccare la Val Mesolcina, ampia e coltivata; in leggera ascesa si raggiunge il paese di Lumino (268m), dopo il quale si entra nel cantone dei Grigioni.
Si continua con strada di fondovalle in sostanziale leggera salita con brevi tratti di dolce discesa e qualche rampetta più sensibile.
Il tracciato attraversa i centri abitati di San Vittore (280m), Roveredo (292m), Grono (332m); la valle volge verso nord e si restringe diventando più solitaria e boscosa; dopo Grono si incontra un tratto di discesa, poi si riprende con salita a tratti leggermente più sensibile attraversando i piccoli centri di Leggia (337m), Cama (355m) e Piani di Verdabbio.
Si superano Lostallo (423m) e Cabbiolo e si procede in salita leggera ma continua; presso il bivio (564m) per Soazza (620m), paese situato in alto sul pendio, la salita comincia a diventare più sensibile e, dopo aver sottopassato l'autostrada, molto impegnativa; dopo aver sfiorato l'altura su cui sorgono le rovine del castello e la chiesetta di San Carpoforo si raggiunge Mesocco (791m), borgo caratteristico, dominato dalla parrocchiale, che si attraversa in ripida ascesa sul pavè.
Dopo il paese si oltrepassa l'uscita dell'autostrada e si sale sul lato occidentale della valle affrontando con dura pendenza il 1° tornante, il ravvicinato 2° tornante (909m), il 3° ed il 4° tornante.
Si percorre un lungo traversone verso nord prima di incontrare il 5° tornante (1032m), il 6° tornante, il 7° tornante e l'ottavo tornante e dopo il 9° ed il 10° tornante si sbuca nell'amena conca di Pian San Giacomo (1170m), località frequentata per villeggiatura.
Dopo 900 metri quasi piani la salita riprende impegnativa nel bosco ad un incrocio (1178m) dove si ignora la strada a sinistra; si affrontano 4 tornanti ravvicinati e si raggiunge una conca con alcune baite dove si incontrano altri 2 tornanti; dopo i 5 duri tornanti che consentono di superare la ripida parete che chiude la valle si sottopassa l'autostrada e si entra con pendenza moderata in una conca di pascoli dove si trova il 17° tornante (1467m).
Si affrontano altri 4 tornanti nel bosco e dopo il 22° tornante (1538m) si percorre un traversone che diventa molto duro fino a superare il crinale ad un piccolo valico denominato Forcola (1662m); si entra così nella conca di San Bernardino; subito dopo si incontra l'incrocio per il Lago Dosso (1652m), poi si percorre un tratto di leggera discesa che conduce all'importante centro turistico (1608m).
Dopo aver attraversato il paese ed il ponte sul torrente Moesa si perviene con una rampetta allo svincolo dell'autostrada (1630m) presso l'imbocco meridionale del traforo (1634m); il transito nel traforo, lungo 6,6 Km, aperto al traffico nel 1967, risulta naturalmente vietato alle biciclette.
Presso lo svincolo inizia il tratto conclusivo della salita con dure pendenze; si affronta subito il 23° tornante e dopo un campeggio e la sbarra di chiusura invernale si incontrano in località Pian Casuleta i vicinissimi 24° e 25° tornante (1703m), in corrispondenza del quale si ignora una stradina asfaltata a sinistra.
Dopo un traversone fra i boschi si attraversa il torrente con un ponte (1748m) e si affrontano i ravvicinati 26° tornante, 27° tornante, 28° tornante presso gli ultimi alberi ad alto fusto, 29° tornante (1784m), 30° tornante, 31° tornante e 32° tornante in mezzo ad una vegetazione ormai cespugliosa.
Si superano altri due tornanti e si percorre un lungo rettilineo; dopo una vecchia casa cantoniera in un ambiente ormai di prati di alta montagna si affrontano lo stretto 35° tornante, i vicini 36° e 37° tornante, il 38° tornante, il 39° tornante ed il 40° tornante (1961m) presso gli impianti di aerazione del traforo.
Poco più avanti si incontrano gli ultimi 3 tornanti: il 41° tornante, il 42° tornante (1995m) ed il 43° tornante; si aggira una conca e presso un piccolo spiazzo (2056m) si entra con pendenza moderata nel lungo altopiano del valico; costeggiando in piano il lago Moèsola si perviene al passo, all'estremità settentrionale del bacino, dove sorge l'ospizio, costruito nel 1820; si gode un ampio panorama su molte vette e diversi piccoli ghiacciai.

Sul versante settentrionale il percorso inizia a Thusis (723m), facilmente raggiungibile da Coira (585m), capoluogo del cantone dei Grigioni, per strada, autostrada o ferrovia: alla rotonda all'estremità meridionale di Thusis si imbocca il tracciato che entra in forte salita nelle strettissime e selvagge gole della Viamala, caratterizzate da enormi e verticali pareti rocciose che sovrastano la strada; in fondo alla gola corre strepitando l'Hinterrhein; si percorrono la galleria Rongellen I (lunga 220 metri e ben illuminata) , il primo tratto delle gole ancora abbastanza alberate e la galleria Rongellen II (lunga 650 metri e ben illuminata) al cui termine presso il villaggio di Rongellen (880m) la salita si interrompe mentre la valle si apre in una breve conca.
Dopo una severa rampetta si imbocca la galleria Trogli (440 metri) in decisa discesa fino ad un ponte che immette nel tratto più selvaggio ed impressionante delle gole della Viamala, si passa presso il parcheggio del punto di accesso pedonale alle gole, si percorre una galleria artificiale e si riattraversa il fiume, si sale leggermente, si discende moderatamente e si attraversa nuovamente il fiume in località Raina (883m); dopo aver costeggiato un campeggio e superato lo svincolo dell'autostrada si arriva a Zillis (944m).
La strada cantonale prosegue diritta ma i ciclisti seguono le segnalazioni del “percorso 6” per raggiungere la pista ciclabile e svoltano a destra passando nella parte bassa di Zillis ed arrivando al ponte sul fiume; subito dopo il ponte si lascia a destra la strada per Donat, Mathon e l'Alp Anarosa (2348m) e si imbocca a sinistra la pista ciclabile che sottopassa l'autostrada e prosegue con alcuni saliscendi fino a riattraversare il fiume su una passerella di legno ricavata sotto il viadotto dell'autostrada; si costeggia il fiume in falsopiano poi la pista ciclabile continua affiancata alla strada cantonale fino ad Andeer (981m).
Si può decidere se attraversare il paese con fondo in pavè oppure seguire la strada cantonale che raggiunge uno svincolo dell'autostrada e ridiscende ad incontrare la strada che attraversa il centro abitato; si sottopassa l'autostrada con una ripida rampa e si affronta lo stretto 1° tornante a destra poi si sale con sensibile pendenza a Barenburg (1047m) e si continua fino ad una centrale elettrica.
La salita si interrompe presso una diga che genera un laghetto che si costeggia con una breve discesa, poi si riprende a salire duramente nella gole della Rofla e presso il 2° tornante si incontra l'isolata Gasthaus Roflaschlucht (1094m); dopo 150 metri in corrispondenza del 3° tornante si lascia a sinistra il percorso per l'appartata Val Ferrera, che la strada asfaltata risale fino al villaggio di Juf (2126m).
Si affrontano altri 4 impegnativi tornanti nel bosco, poi la valle piega verso ovest e si incontra un breve falsopiano seguito da una ripida ascesa fino ad un ponte, dopo il quale si procede in falsopiano mentre la valle si allarga; si vede di fronte la diga e la salita ritorna impegnativa, presenta l'ottavo ed il 9° tornante (1371m), sottopassa l'autostrada ed arriva alla diga che genera l'ampio Sufner see; si costeggia il lago e si raggiunge lo svincolo di Sufers (1406m) dove si sovrappassa l'autostrada e si lascia a destra la stradina per il paese (1429m) e per il Lai da Vons (2030m).
Il percorso scende leggermente sottopassando l'autostrada ed arriva ad un ponte dal quale si gode una splendida vista su Sufers ed il lago da una parte e sulla gola in cui scorre l'Hinterrhein dall'altra; dopo un tornante si sale decisamente su tracciato stretto e tortuoso, poi si procede a saliscendi fino in vista di Splugen (1457m) che si raggiunge in sensibile ascesa e fondo in pavè; in centro al paese si lascia a sinistra il percorso per il Passo dello Spluga (2118m).
Si prosegue con un lungo e facile rettilineo, poi si affronta una rampetta che conduce allo svincolo di Medels, villaggio che resta poco più in alto e risulta raggiungibile mediante una breve diramazione; si continua con tranquilli saliscendi fino a Nufenen (1569m), dove si lascia a destra la ripida e non segnalata strada asfaltata per Steinigboda (2049m), si attraversa il paese e presso una fontana si svolta a sinistra, si supera lo svincolo autostradale e si svolta a destra scendendo in mezzo alla valle, poi si risale moderatamente a Hinterrhein (1618m), ultimo centro abitato della vallata.
Si discende dolcemente con bel panorama sull'Adula (3402m) ed i tornanti che salgono al passo fino allo svincolo presso l'imbocco settentrionale del traforo autostradale ed al ponte sul fiume (1611m), si procede ancora in piano per 400 metri e finalmente si inizia la salita conclusiva al passo che presenta continui impegnativi tornanti sul versante meridionale della valle del Reno tra alberi che consentono una parziale ombreggiatura; il percorso è più frequentato e trafficato che nel tratto inferiore, dove l'autostrada assorbe la maggior parte dei mezzi a motore.
Si affrontano in rapida successione il 1° tornante, il 2° tornante (1653), il 3° tornante (1673m), lo stretto 4° tornante, il vicino 5° tornante, il 6° tornante (1716m), il 7° tornante, l'ottavo tornante, il 9° tornante, il 10° tornante e l'undicesimo tornante (1755m).
Dopo il 12° tornante (1768m) la salita diventa moderata mentre il panorama risulta sempre più ampio e grandioso e si incontrano il 13° tornante (1780m), il 14° tornante (1793m) ed il 15° tornante (1810m); dopo il 16° tornante (1826m), dove si lascia a sinistra una carreggiabile, la salita ritorna impegnativa e si esce dal bosco rimanendo sempre esposti al sole.
Si oltrepassano due edifici in località Durrabuel (1861m) ed un ponticello sul torrente Maseggbach (1877m); dopo il 17° tornante si supera una cava e si lascia la parete della valle imboccando il vallone che conduce al passo; ad un incrocio (1912m) presso una fermata di autobus si lascia a sinistra la breve pista per la Tallialp.
Si affrontano ravvicinati tra i prati il 18° ed il 19° tornante (1929m) e poco più avanti il 20° tornante (1939m), dove si ignora a sinistra una breve carreggiabile, ed il 21° tornante; dopo altre 2 coppie di tornanti si superano gli impianti di areazione del sottostante traforo.
Dopo il 26° ed ultimo tornante (2042m) si affronta una ripida ma breve rampa, poi con minore pendenza si effettua un'ampia curva a sinistra ormai in vista della sommità del valico che si raggiunge con gli ultimi metri di salita.

(Itinerario percorso il 14/07/1984 dal versante sud, il 31/07/2011 dal versante nord)



Il Lago Moèsola visto dal passo con panorama verso sud

L'ospizio ed il passo all'estremità del lago visti arrivando dal versante sud

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