Il
valico collega la valle Argentina
ad ovest e la Valle Arroscia ad est mediante
un'impegnativa
strada asfaltata nel 2002; si tratta di un tracciato di origine
militare, oggi gestito dalla provincia. Il percorso è
di grande interesse paesistico, il traffico quasi inesistente nel
tratto più elevato; occorre fare attenzione
all'esposizione al sole di gran parte del tracciato sul versante
della Valle Argentina ed evitare di percorrerlo nelle ore più
calde della stagione estiva.
Sul versante occidentale si
inizia la salita ad un quadrivio (456m) presso una fontana
all'ingresso di Molini di Triora: a sinistra si lascia la strada
per la Colla
Melosa (1540m) ed il Monte
Ceppo (1505m) ed al centro la strada per il centro del paese,
Triora e l'alta valle. Svoltando a destra lo stretto tracciato
sale con forte pendenza affrontando nel bosco il 1° tornante
(562m), il 2° tornante (593m), il 3° tornante, il 4°
tornante ed il 5° tornante (652m) ed arriva ad Andagna
(713m), antico borgo arroccato, di cui si sfiora soltanto il
nucleo storico al quale si accede con una diramazione in
corrispondenza del 6° tornante, presso il quale si trova una
fontana. Dopo Andagna la salita molto ripida conduce alla
chiesetta di San Bernardo (759m) e, dopo aver aggirato un costone
della montagna, al santuario di Santa Brigida (901m), in bella
posizione panoramica su un valico con la Valle di Corte che però
non si attraversa. Si continua affrontando due facili tornanti
(920m e 931m), poi la strada sale sensibilmente in costa alla
base di ripide pareti rocciose, stretta e spesso priva di
protezione verso il fianco scosceso della valle. La strada
diventa quasi piana passando presso lo sperone della Rocca di
Drego (1080m), posizione panoramica e strategica frequentata fin
dall'antichità; si passa in un'altra valletta laterale
della valle Argentina, ricca di pascoli, e si incontrano alcuni
casolari sparsi. La salita riprende molto dura con un lungo
tratto in costa fino fino all'ultimo tornante (1348m) tra i
prati; con un ultimo breve pezzo di salita si perviene al valico
con ampio panorama nella direzione della valle Argentina fino al
mare e verso le vette delle Alpi Marittime; non vi sorge nulla,
tranne il cippo miliare.
Sul versante orientale il
percorso inizia a Pieve di Teco (240m), principale centro abitato
della media Valle Arroscia e nodo di comunicazioni all'incrocio
fra la strada che collega Imperia a Torino attraverso il Colle
San Bartolomeo (612m) ed il Colle di Nava (941m), e la strada che
risale da Albenga la Valle Arroscia. Dal centro di Pieve di
Teco si segue la strada per Imperia fino ad un incrocio dove si
svolta seguendo le indicazioni per Rezzo e si imbocca una strada
asfaltata che sottopassa la strada per Imperia prima di imboccare
la stretta Valle di Rezzo in moderata ascesa. Si lascia sulla
sinistra l'abitato di Lavina (350m) e sulla destra la diramazione
per Cenova (558m) ed in sensibile salita si raggiunge Rezzo
(578m), principale centro della valle. Si sale con forti
pendenze e strada esposta al sole sul versante settentrionale
della valle; dopo essere entrati nel bosco si incontra un lungo
falsopiano fino al Ponte dei Passi (744m), dove si supera il
torrente in una posizione particolarmente stretta della valle. Si
riprende a salire con molti tornanti nel fitto e rinomato bosco
di Rezzo con pendenza sempre impegnativa ed a tratti decisamente
ripida. In località Piani di Andora (1035m) si lascia a
destra una carreggiabile che conduce ai casolari sparsi sulla
montagna mentre il tracciato diventa quasi pianeggiante; si
arriva ad un incrocio (1021m), dove si svolta a destra
abbandonando la strada che procede pianeggiante fino a San
Bernardo di Conio (986m), sul crinale fra le valli di Rezzo e del
Maro, sul percorso della strada asfaltata della Colla
d'Oggia (1167m). Si sale nel fitto bosco con tre duri e
ravvicinati tornanti seguiti da un lungo traversone dalla
pendenza meno severa fino al penultimo tornante (1172m) dal quale
inizia un lungo e ripido tratto in costa sul versante
settentrionale in posizione ombrosa e fresca con fondo alquanto
rovinato; dopo una fattoria isolata (Case Fenaira, 1280m) si
percorre un duro tratto nel bosco e subito dopo l'ultimo tornante
(1384m) si raggiunge il passo.
Un parziale itinerario
circolare è realizzabile ritornando in Valle Argentina
attraverso la parallela Colla d'Oggia. Un più lungo
itinerario circolare è realizzabile percorrendo la costa
da Arma di Taggia ad Imperia per 18 Km, la strada tra Imperia e
Pieve di Teco superando il Colle San Bartolomeo (612m) per 26 Km
e la Valle Argentina tra Arma di Taggia e Molini di Triora per 24
Km per un totale di circa 103 Km.
(Itinerario percorso in
data 13/08/2019)
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