PASSO VALLETTE DI CECI, 1125m (Pavia-Piacenza)



Accesso da Varzi/Pregola 18,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Varzi(416)-bivio Giovà(550)

5,5

134

2,44

bivio Giovà(550)-Sala(669)

3,0

119

3,97

Sala(669)-Santa Margherita(763)

3,1

94

3,03

Santa Margherita(763)-bivio Brallo(890)

3,8

127

3,34

bivio Brallo(890)-Pregola(983)
0,8

93

11,62

Pregola(983)-Passo Vallette di Ceci(1125)

2,5

142

5,68





Accesso da Bobbio/Ceci 13,6 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bobbio(272)-ponte(499)

3,9

227

5,82

ponte(499)-Rio dei Daini(701)

4,4

202

4,59

Rio dei Daini(701)-Ceci(887)

2,3

186

8,09

Ceci(887)-Passo Vallette di Ceci(1125)

3,0

238

7,93




Il passo si trova sullo spartiacque tra la Val Trebbia ad est e la Val Staffora ad ovest ed è attraversato da una strada asfaltata alle pendici nord-occidentali della Costa della Valletta (1143m).
La situazione orografica ed amministrativa del territorio è piuttosto complessa perché i confini amministrativi non seguono le linee di cresta orografiche e ci sono aree appartenenti alla provincia di Piacenza in Valle Staffora ed aree appartenenti alla provincia di Pavia nel bacino della Val Trebbia.

Sul versante occidentale lombardo si parte da Varzi (416m), principale centro abitato della Valle Staffora, famoso per i suoi salumi; si segue in moderata ascesa la strada del Passo del Penice (1149m) per 1,6 Km; dopo il Ponte dei Sospiri (450m) ad un incrocio ben segnalato (454m) si svolta a destra e, dopo un tratto pianeggiante, si continua in leggera ascesa su strada comoda e larga che attraversa le frazioni di Ranzi (459m), Case Boriani (463m) e San Martino (492m).
Un tratto di falsopiano conduce al ponte (512m) sul torrente Aronchio, affluente dello Staffora; subito dopo si lascia a sinistra la strada per Canova, Menconico ed il Passo Scarparina (1108m); poi si riprende a salire lentamente fino al bivio (550m) dove si tiene a sinistra seguendo le indicazioni per Brallo e si lascia a destra il tracciato per Casanova Staffora (546m), capoluogo del comune di Santa Margherita di Staffora, ed il Passo del Giovà (1368m).
Si risale il fianco della valle con salita dapprima dolce, poi impegnativa fino alle frazioni di Vallechiara (645m) e Sala (669m); all'uscita del paese di Sala si affrontano ravvicinati il 1° tornante ed il 2° tornante (720m).
Si procede poi in leggera ascesa o falsopiano con bella vista sulla chiesa di Santa Margherita, eretta in posizione dominante, fino al bivio (736m) dopo un ponte dove si lascia a sinistra la prima strada di accesso a Massinigo (765m), paese che si trova poco a monte della strada provinciale e dal quale parte un secondo itinerario di accesso al Passo Scarparina; dopo l'incrocio (737m) con la seconda strada di accesso a Massinigo si incontra un breve tratto di leggera discesa fino al ponte sul Fosso di Massinigo.
Si sale decisamente per breve tratto prima di scendere brevemente ma con sensibile pendenza al bivio (763m) per il centro storico di Santa Margherita; la strada, sempre ampia e comoda, riprende a salire impegnativa con ampi curvoni; dopo il bivio per Casone si raggiunge facilmente un ponte (830m) su un torrentello laterale.
Si continua in moderata ascesa fino all'incrocio (890m) dove si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Pregola e si abbandona la strada provinciale 186 che conduce a Brallo di Pregola (951m), rinomata località di villeggiatura situata sul Passo del Brallo, valico che collega la Valle Staffora ad occidente con la valle del torrente Avagnone, affluente del fiume Trebbia ad est; è comunque possibile raggiungere il Passo del Brallo dove si svolta a sinistra per raggiungere Pregola con tracciato molto meno difficile.
Il percorso diretto è più interessante perché dopo l'incrocio si affronta una rampa di 800 metri con pendenze molto ripide che si snoda solitaria nel bosco fino all'incrocio (983m) dove si lascia a destra la stradina che entra tra le case di Pregola; dopo un brevissimo falsopiano si incontra un'altra dura rampa che conduce all'incrocio (1013m) subito a nord del centro abitato di Pregola dove si sbuca sulla strada provinciale 89 e si tiene a sinistra seguendo le indicazioni per il Passo del Penice.
Dopo un breve tratto facile un'altra rampa conduce ai campi del centro federale di tennis.
Si entra nel bosco con il primo tornante (1038m) e la salita diventa impegnativa ma regolare; dopo un tratto in costa si supera il 2° tornante (1080m) e poi si svolta a destra in corrispondenza del 3° tornante (1118m) del percorso che si lascia a sinistra per il Passo Scarparina (1108m) ed il Passo del Penice (1149m).
Si seguono le indicazioni per Bobbio e Ceci e con un centinaio di metri nel bosco in impegnativa ascesa si arriva al valico, dove si distaccano sia a destra che a sinistra due carreggiabili; il luogo è molto solitario e tranquillo ma senza panorama perché immerso tra gli alberi.

Sul versante orientale emiliano si parte da Bobbio (272m) ad un incrocio ben segnalato presso il Santuario della Madonna dell'Aiuto; si imbocca la strada provinciale 461 per il Passo del Penice (1149m) e si sale con pendenza subito impegnativa attraversando la parte alta del centro abitato; dopo il cartello di fine del paese si affronta una curva dopo la quale compare di fronte l'imponente e boscoso Monte Penice.
Si continua con molte ampie curve ed alcuni tornanti tra campi coltivati e case sparse; la strada sale con pendenza costantemente molto impegnativa mentre lo sguardo spazia sul bacino della Val Trebbia.
Dopo un breve falsopiano la strada riprende a salire e sfiora le poche case di Campore; in corrispondenza del ripido ed ampio 1° tornante (508m) della salita del Passo del Penice si svolta a sinistra ad un incrocio ben segnalato e si imbocca la stretta strada provinciale 69 che procede in falsopiano fino al ponte (499m) su un torrente laterale.
Si continua in leggera salita e si ignorano una diramazione a sinistra appena prima di due case ed una seconda diramazione per la località Zanacchi in corrispondenza del 1° tornante (531m); dopo il vicino 2° tornante (537m) si percorre una conca con case sparse e si affrontano i ravvicinati 3° e 4° tornante in località Bronzini.
Si procede con moderata pendenza lungo la stretta e tortuosa strada asfaltata e dopo la diramazione a fondo chiuso a destra per la Cascina Colombera si percorre un ponticello (701m) sul Rio dei Daini e si oltrepassano a sinistra le Case Paini; in impegnativa ascesa si supera il bivio per Avegni a destra e con tracciato sempre molto tortuoso si arriva al cartello di inizio della frazione Ceci; subito dopo le prime case in località Casone e prima di arrivare nella parte centrale della frazione si arriva ad un incrocio (887m) non segnalato di fronte ad un pannello dove si procede diritti ignorando a destra il tracciato per il Passo Scarparina.
Dopo il ponte su un torrente si entra nel nucleo centrale di Ceci, frazione di Bobbio situata in un'ampia conca soleggiata alle pendici sud-orientali del Monte Penice, ignorando ad un incrocio (896m) la strada che scende alla chiesa parrocchiale di San Policarpo (879m).
Dopo il paese si percorre con impegnativa pendenza un lungo traversone, si affrontano il 5° tornante (1024m) ed il 6° tornante (1055m), dove si lascia a destra una pista a fondo naturale, si oltrepassa un rifugio presso le piste di sci nordico e dopo l'ultima curva, da dove si gode il panorama sul Monte Penice, si arriva al passo.

(Itinerario percorso in data 18/05/2022 dal versante lombardo)



La sommità del passo tra i boschi

Vista sul Monte Penice all'ultima curva del versante emiliano

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