Il
valico collega con una bella strada asfaltata la bassa valle di
Susa con la valle di Viù attraverso i primi contrafforti
montani della zona che si stende a nord-ovest di
Torino. L'impegnativo percorso si snoda in due valli
tranquille e ricche di boschi, punteggiate di piccoli borghi
sparsi.
Sul versante meridionale ad Avigliana (352m) si
abbandona la frequentata strada del Moncenisio, e si attraversa
in piano la valle fino ad Almese (364m), che si sfiora
percorrendo la circonvallazione. Subito dopo il semaforo
all'incrocio con la strada Almese-Villar Dora, paese che si
lascia sulla sinistra, si comincia a salire con impegnativa
pendenza tra ville immerse nel verde e gli ampi 1° tornante
(393m), 2° tornante (437m), 3° tornante (459m) in
frazione Malatrait, poi si affrontano in rapida successione i
ravvicinatissimi 4° tornante, 5° tornante, 6°
tornante e 7° tornante. Un ampio panorama si apre sulla
valle di Susa ed in particolare sulla Sacra di San Michele che
svetta in cima allo sperone roccioso del Monte Pinchirano
sull'opposto versante della valle. Dopo la fine delle ville di
Almese la strada effettua l'ampio 8° tornante (538m) nei
pressi di una cabina elettrica in località Soffietti Bolle
e si inoltra nella valle snodandosi senza difficoltà tra i
boschi fino a sbucare nella conca di Rubiana; si attraversa con
strettoie il vecchio centro del paese affrontando il 9°
tornante nella piazza principale (639m), il 10° tornante
(654m) poco dopo, l'undicesimo tornante (671m) in borgata Ruatta
ed il 12° tornante (699m) presso la Residenza Nostra Signora
di Lourdes transitando fra le numerose ville con ripida pendenza,
intervallata ogni tanto da brevi falsopiani. Si percorre un
tratto nel bosco e la salita si interrompe ad una curva (791m)
dove sorgono la cappella della Madonna Vico ed un ristorante e si
procede in falsopiano e leggera discesa per breve pezzo superando
la borgata Mollarbrunatto (799m). In corrispondenza del
ponticello (788m) sul Rio dell'Inverso il tracciato riprende a
salire con dure pendenze e dopo il borgo di Ferro presenta gli
stretti e ravvicinati 13° e 14° tornante (820m), dove si
lascia a sinistra l'accesso a borgata Grandi. Dopo l'incrocio
(885m) per Favella a sinistra, il bivio (907m) per Girardi a
destra e l'incrocio (933m) per Bertassi a sinistra il tracciato
procede nel bosco e dopo il ponte sul torrente Messa prosegue
tortuoso con il 15° ed il 16° tornante (1025m) ed
oltrepassa la borgata Sardurando (1034m). La strada aggira la
testata del vallone raggiungendo Mompellato (1100m), frazione in
splendida posizione panoramica su un crinale roccioso; ad un
incrocio (1140m) si lascia a destra una diramazione per alcune
frazioni ed il Santuario della Madonna della Bassa. La salita
continua ripida in un vallone sito più ad oriente
transitando presso Miande Isabello e Miande Perotto e dopo il 17°
tornante (1256m) la strada entra nel parco montano realizzato
nella zona grazie ad interventi di rimboschimento; con un lungo
rettilineo si raggiunge finalmente il passo. Il valico, sella
aperta tra il Monte Arpone (1600m) ad est ed il Monte Pelà
(1444m) ad ovest, è un bel punto panoramico su entrambe le
valli; vi si trova un ampio piazzale-parcheggio e vi sorgono un
bar e la torre a memoria dei partigiani della zona; nei dintorni
sono state realizzate alcune sciovie.
Sul versante
settentrionale il percorso inizia a Lanzo Torinese (471m alla
stazione ferroviaria), località facilmente raggiungibile
da Torino e centro principale delle valli che ne prendono il
nome, situato in una strettoia all'imbocco delle valli; la strada
principale di accesso alle valli non è percorribile in
bicicletta perché presenta una lunga galleria interdetta
ai ciclisti, che quindi devono passare per il centro abitato, da
cui si esce in moderata discesa su strada stretta e tortuosa che
confluisce sul tracciato principale proveniente da Torino e Ciriè
a monte della galleria. Si percorre senza difficoltà la
strada che segue l'ampia ansa della valle che si apre nella vasta
conca di Germagnano (485m alla chiesa, 483m alla stazione
ferroviaria); dopo aver sottopassato la ferrovia si arriva ad una
rotonda (491m) dove si tiene a destra e subito dopo si svolta a
sinistra lasciando a destra la strada per Ceres, il Pian
della Mussa (1850m) e le altre valli di Lanzo per
attraversare la Stura su un ponte del 1791. Subito dopo si
sbuca sul moderno raccordo con la strada proveniente da Torino
attraverso una lunga galleria da evitare per i ciclisti. Dopo
l'impegnativo 1° tornante (510m) si superano le poche case di
Pian Bausano (539m) e si imbocca in leggera ascesa l'impervia Val
di Viù; si procede con falsopiani nelle gole in cui si
stringe la valle nel suo tratto iniziale e dopo la località
San Giovanni (593m) si scende dolcemente a varcare il torrente
sul ponte Barolo (573m). Si riprende a salire sensibilmente
sull'opposto versante e si raggiunge Borgo (591m), ultima
frazione di Germagnano; si sale moderatamente superando Fubina
(719m) e raggiungendo le Porte di Viù, passaggio fra le
rocce dopo il quale appare Viù; si scende dolcemente fino
ad avvicinarsi al paese e dopo il ponte sul Rio di Viù con
una sensibile salita si raggiunge la piazza del municipio (769m)
di Viù dove si trova una fontana. Il tracciato sale
ancora fino al termine del paese dove, dopo una fontana a destra,
si piega a sinistra in corrispondenza di un incrocio (785m)
lasciando a destra la strada per Tornetti ed il Colle
della Dieta (1451m) e dopo un tratto di falsopiano si scende
decisamente a Versino (758m). Dopo aver attraversato con una
strettoia la frazione si scende dolcemente entrando in una
valletta laterale e dopo il ponte (734m) sul Rio della Viana si
scende fortemente fino alla frazione di Fucine (715m), dove si
lascia a destra la strada di fondovalle che risale la Valle di
Viù fino ad Usseglio ed al Lago
di Malciaussià (1810m) dopo una strettoia tra le
case. Si imbocca la strada provinciale 197 che percorre il
ponte sul torrente Stura di Viù e riprende a salire
stretta e con pendenze impegnative; in corrispondenza del 2°
tornante destrorso (776m) si ignora a sinistra la diramazione per
Tuberghengo, Chiaberge, Aires e Crotti e si attraversa la
frazione Molar o Mollar lasciando a sinistra l'accesso alla
chiesa in corrispondenza del 3° tornante, ancora
destrorso. Il tracciato affronta il 4° tornante (800m) ed
i ravvicinati 5°, 6°, 7° ed 8° tornante (896m);
in località Biolai si incontrano il 9° tornante, dove
si lascia a sinistra la diramazione per Richiaglio, ed i vicini
10° ed 11° tornante (994m). La strada continua
tortuosa e solitaria con pendenze impegnative nel bosco e dopo il
12° tornante arriva a Col San Giovanni (1118m) dove si aggira
il crinale passando dalla valle del torrente Stura di Viù
alla valle del suo affluente Rio Ricchiaglio. Dopo un tratto
di falsopiano si riprende a salire moderatamente; ad un incrocio
(1141m) si lascia a destra la diramazione per Ambrosinera e
Miciotera e si continua senza difficoltà fino al bivio
(1142m) dove si lascia a sinistra la breve diramazione a fondo
chiuso che scende a Bertesseno (1113m). In leggera ascesa si
raggiunge Niquidetto (1181m) e dopo il paese si riprende a salire
con pendenza impegnativa aggirando tra i boschi la testata della
valle fino a raggiungere il passo.
Tra Almese e Lanzo
Torinese ci sono 34 chilometri alla base delle montagne per cui
l'itinerario circolare risulta realizzabile con un chilometraggio
abbastanza contenuto.
(Itinerario percorso il 13/07/1985
dal versante sud)
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