Il laghetto
naturale si trova nell'alta valle del torrente Gesso e risulta
raggiungibile mediante una stretta strada asfaltata; la strada
che continua con lunghe gallerie fino alla diga che genera il
lago del Chiotas (2010m), di proprietà dell'Enel, è
però interdetta al traffico sia motorizzato che ciclistico
e pedonale.
Da Borgo San Dalmazzo (636m) si segue
inizialmente la strada per il Colle di Tenda transitando davanti
alla stazione ferroviaria; poco dopo si incontra una rotonda
(633m), dove si lascia a sinistra il percorso per Limone Piemonte
ed il Colle
di Tenda (1871m) e si svolta a destra seguendo le indicazioni
per Valdieri. Si imbocca la valle del torrente Gesso che si
risale alternando falsopiani e tratti di moderata salita e si
oltrepassa il piccolo abitato di Madonna Bruna. Dopo aver
superato la stretta di Andonno, dove si percorre una semigalleria
artificiale, si continua nella valle ritornata larga e dopo
l'incrocio (712m) per Roaschia a sinistra si transita nella parte
bassa del paese di Andonno lasciando sulla destra il centro che
si trova ad una quota più elevata. Nella piazza di
Valdieri (774m), dove si trova una fontana, si lascia a destra la
ripida strada per il valico di del Madonna
del Colletto (1305m); si scende brevemente e si risale ad una
rotonda (803m) dove si svolta a sinistra per Entracque lasciando
a destra la strada asfaltata per Terme di Valdieri e non
asfaltata per il Piano
della Casa del Re (1768m). Si attraversa il torrente Gesso
della Valletta appena a monte del punto in cui confluendo con il
torrente Gesso di Entracque forma il torrente Gesso. Dopo un
rettilineo in moderata ascesa ad un incrocio si lascia a sinistra
la strada per Entracque, che comunque fornisce una possibile
alternativa, e si tiene a destra con pendenza molto dura; dopo un
centro naturalistico si procede con falsopiani e brevi rampe fino
a quando si vede la diga che genera il Lago della Piastra presso
la centrale idroelettrica di Entracque e si incontra la strada
che transita da Entracque ed attraversa il ponte della Piastra
(897m), situato alla base della diga; diversi cartelli
esplicativi presentano il sistema di dighe e centrali della
valle. Appena prima di arrivare alla diga che genera il Lago
della Piastra si raggiunge un incrocio (928m) senza indicazioni
dove si lascia a destra la Strada comunale Monte
Ray (1854m). In forte salita si raggiunge la diga del Lago
della Piastra (950m); si costeggia il bacino con una leggera
discesa al suo termine. Si incontra un bivio e si trascura la
strada per San Giacomo a sinistra imboccando a destra una strada
stretta che sale costantemente ripida nel bosco; si superano
alcune case isolate e si affrontano 2 tornanti. Si continua
nella valle molto stretta con lunghe gallerie paravalanghe che
riparano dal sole ma non creano alcun problema di visibilità;
di fronte appare la grande diga del Chiotas. Dopo aver
superato il pendio franoso di una valletta laterale si affrontano
altri due tornanti; dopo un'ampia risvolta si supera una stretta
gola e si entra nel bacino del Lago della Rovina, piccolo
specchio d'acqua naturale frequentato dai pescatori e dai
gitanti. La strada diventa pianeggiante, lascia a destra la
strada dell'Enel per il Chiotas interdetta a tutti e raggiunge
l'area attrezzata in fondo al lago con bar e parcheggio a
pagamento per le autovetture dove termina il fondo asfaltato. La
vecchia strada di cantiere che risaliva a tornanti la ripida
parete orientale risulta ormai ridotta ad un sentiero solo
pedonale perché piena di sassi e franata in diversi
punti. La diga del Chiotas ed una bella cascata dominano il
laghetto.
(Itinerario percorso il 19/08/2003).
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