Il
valico collega la Val Camonica con la Val di Sole, in Trentino, e
rappresenta un importante collegamento tra le due regioni; la
strada risulta interamente asfaltata, larga e ben tenuta; le
pendenze sono impegnative ma non particolarmente dure. La
descrizione riguarda la strada statale 42 però su entrambi
i versanti sono stati realizzati tratti di pista ciclabile ed
altri sono in fase di realizzazione, quindi bisogna verificare
sul posto in quali tratti è possibile percorrere la pista
ciclabile al posto della strada statale.
Sul versante
occidentale lombardo da Edolo (699m) si inizia una moderata
salita con una breve galleria; dopo due ampi tornanti (783m e
787m) ed un albergo-ristorante isolato (822m) si incontra
l'incrocio ben segnalato (891m) dove si lascia a sinistra la
strada per Monno, il Passo
Carette di Val Bighera (2130m), il Passo
del Mortirolo (1852m) ed il Passo
della Foppa (1889m). Subito dopo si attraversa il fiume su
un ponte (890m) e si raggiunge senza difficoltà Incudine
(912m al semaforo presso il ponte); si riattraversa il fiume
Oglio al Ponte Salto del lupo (938m) e si continua in moderata
ascesa lasciando a destra ad un ampio incrocio (954m) la strada
molto impegnativa che risale la Val Paghera, asfaltata fino al
Rifugio alla Cascata (1453m) e sterrata fino al Roccolo Pornina
(1733m). Si oltrepassa la piccola frazione Davena (991m) e si
arriva a Vezza d'Oglio (1056m); nel centro del paese la salita si
interrompe e si procede in falsopiano. Si continua nell'ampia
e verde vallata sfiorando piccoli nuclei rurali; dopo Stadolina
(1091m), Temù (1155m) e Pontagna (1165m) si raggiunge
senza difficoltà Ponte di Legno (1258m), importante
stazione turistica invernale ed estiva; la moderna
circonvallazione evita il centro del paese; seguendo invece il
vecchio tracciato si attraversa l'abitato e si inizia a salire
incontrando l'incrocio (1365m) dove si lascia a sinistra la
strada per per il celeberrimo Passo
di Gavia (2621m). Si sale con pendenza sensibile ma molto
regolare nel bosco con numerosi ampi tornanti ben strutturati; la
strada su questo versante risale al 1880 ed è stata in
seguito ben rimodernata; si affrontano il 1° tornante (1382m)
presso una baita, il vicino 2° tornante (1401m), dove sorge
una cappellina e lo stretto 3° tornante (1461m), in
corrispondenza del quale si distacca a sinistra una carreggiabile
sbarrata. Si percorre un lungo traversone incontrando un ponte
(1528m) su un torrentello laterale, la Cassina Modi (1594m), una
cappellina (1602m), un edificio sulla destra (1609m) ed un
albergo-ristorante (1618m) sulla sinistra prima di arrivare al 4°
tornante (1633m), in corrispondenza del quale si ignora a destra
la stradina che raggiunge la vicina stazione intermedia della
cabinovia, ed al vicino 5° tornante (1654m). Si
oltrepassano l'edificio della Casa Alpina (1698m), un fabbricato
rurale (1717m), il ponte sul torrente della Val di Lares (1730m),
alcune case sparse, l'albergo Chalet Alpino appena prima del
ponte (1771m) su un torrente, una vecchia cantoniera (1772m) ed
un moderno albergo-ristorante (1780m) e si aggira la testata
della valletta lasciando a sinistra (1784m) un ampio parcheggio
alla partenza di un impianto di risalita e sottopassando con un
curvone a destra una pista da sci. Con impegnativa tracciato
panoramico si imbocca la sella di valico e dopo il cartello
“Passo Tonale” si transita di fronte alla stazione di
partenza (1852m) della cabinovia Paradiso e passando tra moderni
edifici si raggiunge la sommità del passo, lunga sella
prativa tra i gruppi dell'Ortles-Cevedale e
dell'Adamello-Presanella, di fronte al monumento-ossario che
ricorda i combattimenti della prima guerra mondiale svoltisi
nella zona. In inverno il valico risulta molto frequentato per
la pratica dello sci grazie ai suoi numerosi impianti di
risalita; in estate la cabinovia consente di accedere al
ghiacciaio della Presanella per la pratica dello sci estivo e per
effettuare numerose passeggiate in alta quota; numerosi alberghi,
ristoranti e bar dotano il luogo di una buona capacità
ricettiva.
Sul versante trentino si parte da Malé
(738m) percorrendo senza difficoltà la strada pianeggiante
che si snoda ampia e comoda nell'ampio fondovalle passando per
Croviana (721m) e rasentando Monclassico (770m); a Dimaro (766m)
si lascia a sinistra la strada che raggiunge Madonna di Campiglio
e le Valli Giudicarie attraverso il Passo Campo
Carlo Magno (1681m). In leggera salita si superano gli
abitati di Mastellina (811m), Mestriago (850m), sede del comune
di Commezzadura, Piano (860m) ed in salita più sensibile
si raggiunge Mezzana (941m). Si procede senza difficoltà
nell'ampia e popolosa vallata; ad un incrocio (930m) si lascia a
sinistra la strada che attraversa il torrente Noce raggiungendo
il centro di Pellizzano (925m) da dove si può affrontare
la ripida ascesa a Fazzon-Lago
dei Caprioli (1307m). Si attraversa Cusiano (943m) e si
lascia a destra la strada per la valle di Peio ad un incrocio
(957m) appena prima di Fucine (962m); alla fine del paese il
tracciato cambia aspetto e comincia la lunga ed impegnativa
salita al valico. Si sale con sensibili pendenze transitando
nella parte bassa (1181m) della frazione Cortina e nel centro di
Fraviano (1261m), capoluogo del comune di Vermiglio; la valle
cambia aspetto, diventa solitaria e boscosa e incomincia a
restringersi; la salita è molto impegnativa e si snoda in
costa con bella vista sul ghiacciaio della Presanella; in fase di
discesa occorre prestare molta attenzione perché il
tracciato è molto filante e bisogna evitare di raggiungere
velocità eccessive. Ad un incrocio (1436m) dopo un
albergo si lascia a sinistra la strada per Velòn e Stavel;
dopo l'ex-forte Velòn si percorre una breve semigalleria
artificiale in curva (1540m); più avanti si percorrono
un'altra semigalleria artificiale in curva (1691m) in
corrispondenza della valletta del Rio Negazzano ed una successiva
(1732m) in corrispondenza della valletta del Rio del Merlo. Dopo
un lungo tratto di elevate pendenze la salita diventa meno
impegnativa e dopo un gruppo di case sparse la strada imbocca la
conca del valico; in moderata ascesa si raggiunge la sommità
del passo.
(Itinerario percorso il 19/09/1976 salendo dal
versante lombardo e scendendo dal versante trentino)
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