PASSO DI MONTE LAGO, 1096m (Pavia-Piacenza)



Accesso da Varzi/Brallo di Pregola 20 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Varzi(416)-bivio Giovà(550)
A

5,5

134

2,44

bivio Giovà(550)-Sala(669)
A

3,0

119

3,97

Sala(669)-Santa Margherita(763)
A

3,1

94

3,03

Santa Margherita(763)-bivio Pregola(890)
A

3,8

127

3,34

bivio Pregola(890)-Brallo(951)
A

1,8

61

3,39

Brallo(951)-incrocio(1067)
A

1,3

116

8,92

incrocio(1067)-Passo di Monte Lago(1096) 
A

1,5

29

1,93






Accesso da Bobbio/Dezza 12,8 Km NON ASFALTATA

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bobbio(264)-Cernaglia inferiore(758)
A

8,1

494

6,10

Cernaglia inferiore(758)-Dezza(782)
A

1,1

24

2,18

Dezza(782)-Passo di Monte Lago(1096) 
N A

3,6

314

8,72




Il passo si trova sullo spartiacque tra la Val Trebbia ad est e la valle del torrente Avagnone, affluente della stessa Val Trebbia, ad ovest ed è raggiunto da una strada asfaltata solo dal versante occidentale lombardo.
La situazione orografica ed amministrativa del territorio è piuttosto complessa perché i confini amministrativi non seguono le linee di cresta orografiche e ci sono aree appartenenti alla provincia di Piacenza in Valle Staffora ed aree appartenenti alla provincia di Pavia nel bacino della Val Trebbia.
Il valico si apre alle pendici sud-orientali del Monte Lago (1123m) lungo la costiera fra il Monte Lago e la Cima delle Scalette (1177m); una piccola prominenza (1098m) lo separa dal parallelo Passo dei Ramari (1085m) a sud del quale si apre un terzo valico, il Colle dell'Arpeselle (1068m), raggiunto dal Passo dei Ramari mediante una stradina a fondo naturale.

Sul versante occidentale si parte da Varzi (416m), principale centro abitato della Valle Staffora, famoso per i suoi salumi; si segue in moderata ascesa la strada del Passo del Penice (1149m) per 1,6 Km; dopo il Ponte dei Sospiri (450m) ad un incrocio ben segnalato (454m) si svolta a destra e, dopo un tratto pianeggiante, si continua in leggera ascesa su strada comoda e larga che attraversa le frazioni di Ranzi (459m), Case Boriani (463m) e San Martino (492m).
Un tratto di falsopiano conduce al ponte (512m) sul torrente Aronchio, affluente dello Staffora; subito dopo si lascia a sinistra la strada per Canova, Menconico ed il Passo Scarparina (1108m); poi si riprende a salire lentamente fino al bivio (550m) dove si tiene a sinistra seguendo le indicazioni per Brallo e si lascia a destra il tracciato per Casanova Staffora (546m), capoluogo del comune di Santa Margherita di Staffora, ed il Passo del Giovà (1368m).
Si risale il fianco della valle con salita dapprima dolce, poi impegnativa fino alle frazioni di Vallechiara (645m) e Sala (669m); all'uscita del paese di Sala si affrontano ravvicinati il 1° tornante ed il 2° tornante (720m).
Si procede poi in leggera ascesa o falsopiano con bella vista sulla chiesa di Santa Margherita, eretta in posizione dominante, fino al bivio (736m) dopo un ponte dove si lascia a sinistra la prima strada di accesso a Massinigo (765m), paese che si trova poco a monte della strada provinciale e dal quale parte un secondo itinerario di accesso al Passo Scarparina; dopo l'incrocio (737m) con la seconda strada di accesso a Massinigo si incontra un breve tratto di leggera discesa fino al ponte sul Fosso di Massinigo.
Si sale decisamente per breve tratto prima di scendere brevemente ma con sensibile pendenza al bivio (763m) per il centro storico di Santa Margherita; la strada, sempre ampia e comoda, riprende a salire impegnativa con ampi curvoni; dopo il bivio per Casone si raggiunge facilmente un ponte (830m) su un torrentello laterale.
Si continua in moderata ascesa fino all'incrocio (890m) dove si lascia a sinistra la diramazione per Pregola e si continua in falsopiano attraverso una bella zona boscosa; si riprende a salire sensibilmente, si affrontano il 3° tornante (918m) ed il 4° tornante (929m) e si perviene in breve a Brallo di Pregola (951m), rinomata località di villeggiatura situata sul Passo del Brallo, valico che collega la Valle Staffora ad occidente con la valle del torrente Avagnone, affluente del fiume Trebbia ad est; il valico è situato sul crinale tra il Monte Penice (1460m) a nord ed il Monte Lesima (1720m) a sud.
Nel centro del paese si procede diritti alla rotonda transitando davanti al municipio e subito dopo si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Passo Penice, Pregola e Dezza; si sale duramente tra le case passando di fronte alla chiesa fino al successivo incrocio (967m) dove si abbandona la strada principale a sinistra per il Passo del Penice a si tiene a destra seguendo le indicazioni per Dezza.
Si imbocca una stradina asfaltata molto stretta e solitaria che sale con pendenza ripidissima per 300 metri prima di incontrare 100 metri che consentono di rifiatare; si affronta un'altra rampa di 300 metri molto dura, ma meno della precedente, che si snoda nel fitto bosco che forma un'autentica galleria vegetale.
Dopo una radura con fondo dissestato dove si lascia a sinistra una carreggiabile si affronta una breve rampa fino ad un incrocio (1067m) dove si deve tenere a destra per procedere in falsopiano nel Piano della Faggetta e raggiungere presso un isolato campo di calcio un incrocio dove si lascia a destra una stradina per Feligara (1063m); nei tratti più aperti si gode il panorama verso sud con vista sul ben individuabile Monte Lesima.
Dopo 200 metri pianeggianti si riprende a salire sensibilmente fino a raggiungere un incrocio (1087m); a destra una stradina non asfaltata raggiunge in circa 200 metri il Passo dei Ramari (1085m) dove convergono 3 carreggiabili: la prima lo congiunge con Feligara, la seconda si snoda lungo il crinale fino al Colle dell'Arpeselle (1068m) e la terza raggiunge in breve la Fontana dei Ramari.
Prendendo a sinistra in 180 metri di moderata ascesa si raggiunge rapidamente il Passo di Monte Lago, difficile da individuare nel folto della vegetazione; il punto di valico è quello in cui la strada piega a sinistra mentre a destra una carreggiabile penetra tra gli alberi e compare un cartello della Provincia di Piacenza per delimitare la zona di caccia; il panorama è inesistente a causa del fitto bosco.

Sul versante emiliano occorre essere dotati di mountain-bike per percorrere il tracciato, asfaltato da Bobbio a Dezza ma non asfaltato da Dezza al passo.
Il percorso si distacca dalla strada statale 45, che percorre il fondovalle del Trebbia collegando Piacenza e Genova, appena a sud di Bobbio ad un incrocio (264m) presso il parcheggio che si trova vicino alla statua di Sant'Antonio Maria Gianelli, vescovo di Bobbio; si seguono le indicazioni per San Cristoforo e Dezza e si imbocca la Via del Bargo iniziando a salire decisamente con bella vista sul sottostante centro abitato di Bobbio.
Dopo le Cascine Bargo Inferiore (322m) si affronta il 1° tornante (346m) e subito dopo l'incrocio (388m) per la Cascina Bargo Superiore si supera il 2° tornante; si procede nel bosco che si apre in radure coltivate.
Dopo aver scavalcato un crinale ed aggirato la Cascina Panarone si prosegue con tracciato solitario nel bosco ed in corrispondenza del 3° tornante (461m) si lascia a sinistra la strada comunale per San Cristoforo seguendo le indicazioni per Dezza a destra.
In corrispondenza del 4° tornante (487m) si ignora una carreggiabile a destra; si percorre un lungo traversone nel bosco; ad un incrocio (762m) si lascia a sinistra il tracciato per Cernaglia superiore e subito dopo si raggiunge Cernaglia inferiore (758m).
Dopo un ponte si raggiunge Dezza (782m), isolata frazione di Bobbio; si continua su strada ancora asfaltata che supera il 5° tornante (823m) e raggiunge la frazione Fornacioni (853m); dopo il 6° tornante (873m) si lasciano a destra (893m) le case di Pra Martello; ad un incrocio (907m) si lascia a destra la carreggiabile per la Cascina Martello.
La parte di strada asfaltata termina e si percorre un tracciato a fondo naturale che affronta il 7° tornante (1022m) ed il ravvicinato ottavo tornante ed immerso nel fitto bosco raggiunge il punto in cui ricompare l'asfalto e si comincia a scendere per 80 metri fino al passo.

(Itinerario percorso in data 15/06/2019 dal versante lombardo)



La sommità del passo tra i boschi

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